
L'enoturismo spinge il consumo di vino: il Prosecco in testa alla classifica
L’anno 2024 si preannuncia come un periodo di grande fermento per il turismo e il consumo di vino in Italia. Con l’arrivo previsto di circa 26,3 milioni di turisti stranieri, il settore vinicolo potrebbe beneficiare enormemente da questo afflusso. Secondo Assoturismo Confesercenti, il trimestre estivo diventerà un momento cruciale per le vendite di vini bianchi, rossi e rosé italiani. Edoardo Freddi, CEO di Edoardo Freddi International, ha sottolineato come i turisti stessi siano diventati veri e propri ambasciatori del vino italiano all’estero, contribuendo in modo significativo all’export.
I dati dell’export
Il 2023 ha rappresentato una sfida per l’export di vini italiani, con un calo del 7,3% in valore e del 4,4% nei volumi. Questo declino è stato influenzato da fattori come i cambiamenti climatici e le tensioni geopolitiche. Le principali nazioni importatrici, tra cui Stati Uniti, Germania, Regno Unito, Canada e Giappone, hanno avuto un ruolo fondamentale in questa flessione. Tuttavia, i dati del primo quadrimestre del 2024 mostrano un’inversione di tendenza:
- Incremento del 5,8% nei volumi.
- Aumento del 7% nei valori, superando i 2,5 miliardi di euro.
Questa ripresa è in gran parte attribuita alle scorte accumulate dai distributori russi in previsione dell’aumento delle accise sugli alcolici. Anche il Giappone ha registrato un aumento dell’importazione di vino, grazie a riforme nel settore dell’autotrasporto.
Nonostante i segnali positivi, permane un certo scetticismo. Il 2023 è stato definito un “annus horribilis” per i vini rossi, mentre i bianchi e le bollicine hanno mostrato una crescita significativa, con un incremento del 7,3% in volume nei primi tre mesi del 2024. Secondo il report di Mediobanca, si prevede un aumento del 6,8% nell’export di vini bianchi e bollicine nel 2024, evidenziando la crescente preferenza dei consumatori.
L’influenza del turismo
L’enoturismo in Italia ha raggiunto un valore di 2,9 miliardi di euro, con una crescita del 16% rispetto al 2023. Questo fenomeno non è solo un riflesso della bellezza dei paesaggi vinicoli italiani, ma anche del cambiamento nei gusti dei consumatori. Freddi ha dichiarato che durante l’estate del 2024 ci si aspetta un aumento del numero di turisti stranieri che visiteranno le nostre città e consumeranno vino nei ristoranti. Si stima che almeno il 34% dell’export di vino italiano sarà influenzato dal turismo.
Tra i vini più richiesti, il Prosecco continua a dominare il mercato, rappresentando il 44% delle preferenze. Al secondo posto troviamo:
- Chardonnay (40%).
- Pinot Grigio (30%).
- Lugana (22%).
- Lambrusco (16%).
Altri vini noti come il Trento DOC, il Montepulciano, l’Aglianico e il Chianti Classico mantengono una presenza significativa nel mercato, riflettendo la diversità e la qualità dell’offerta vinicola italiana.
La vendemmia 2024
Le previsioni per la vendemmia 2024 sono interessanti, con Freddi che descrive un evento a “due velocità”. Al sud, la vendemmia sarà anticipata a causa delle alte temperature e della siccità, mentre nel settentrione ci si aspetta una vendemmia “normale” o addirittura ritardata a causa di forti perturbazioni climatiche. Questo scenario comporterà inevitabilmente un rallentamento nella maturazione delle uve. Tuttavia, i produttori stanno cercando di organizzarsi per rispettare le tradizioni, con:
- Raccolta dei bianchi prevista per la metà di agosto.
- Raccolta dei rossi a metà settembre.
L’attenzione alla qualità e alla tradizione rimane fondamentale per i produttori italiani, che si preparano a soddisfare le aspettative di un mercato sempre più globale e competitivo. La crescente popolarità dei vini a bassa gradazione alcolica, come il Pinot Grigio, il Timorasso e il Vermentino, dimostra come il settore si stia adattando ai cambiamenti nei gusti dei consumatori, rispondendo a una domanda di prodotti più leggeri e freschi, particolarmente apprezzati durante i mesi estivi.
Con il turismo che continua a risollevarsi e il mercato vinicolo che mostra segni di ripresa, il 2024 si prospetta come un anno ricco di opportunità per il settore, con il Prosecco in prima linea a rappresentare il meglio dell’enogastronomia italiana.