Le recenti proposte della Commissione europea in materia di agricoltura e alimentazione hanno suscitato una forte critica da parte di Legacoop Agroalimentare. Cristian Maretti, presidente dell’associazione, ha espresso il suo disappunto al termine di un incontro con i rappresentanti delle principali cooperative del settore, durante il quale sono stati discussi i temi europei che riguardano l’agroalimentare. Maretti ha sottolineato come le nuove misure non rispondano adeguatamente alle necessità del settore e non valorizzino l’importanza strategica dell’agroalimentare e della pesca per l’economia italiana.
Le criticità evidenziate da Legacoop Agroalimentare
Maretti ha messo in evidenza due principali criticità nelle proposte europee:
- Taglio delle risorse destinate al settore agroalimentare, un tema che preoccupa non solo Legacoop ma anche molte altre organizzazioni del settore.
- Mancata valorizzazione della strategicità dell’agroalimentare, che gioca un ruolo cruciale non solo per l’economia, ma anche per la sicurezza alimentare e la sostenibilità ambientale.
Maretti ha affermato: «È il minimo indispensabile – e ci impegniamo a sostenerne la riattivazione nei prossimi mesi». Questo impegno è fondamentale, considerando le sfide crescenti che il settore deve affrontare, dalla concorrenza internazionale alle crisi climatiche. Oltre a questi punti, Maretti ha anche sottolineato che l’agroalimentare è un settore strategico per l’occupazione e per lo sviluppo rurale. Le cooperative rappresentano una forma di organizzazione economica che può contribuire a garantire una gestione più sostenibile delle risorse e un maggiore sostegno ai produttori locali. Tuttavia, senza le risorse adeguate, queste iniziative rischiano di essere compromesse.
Mercosur e la richiesta di salvaguardie automatiche
Un altro tema cruciale sollevato da Maretti riguarda l’accordo commerciale tra l’Unione Europea e il Mercosur, un blocco economico che comprende Brasile, Argentina, Paraguay e Uruguay. Sebbene l’approvazione di questo accordo sia considerata fondamentale per aprire nuovi mercati alle esportazioni europee, Maretti ha avvertito che è necessario prevedere salvaguardie automatiche per le produzioni agricole più a rischio. «Non possiamo accontentarci di clausole teoriche – ha ribadito Maretti – servono meccanismi rapidi e concreti». Queste salvaguardie sono essenziali per proteggere le produzioni europee da eventuali flussi di importazione che potrebbero danneggiare i produttori locali.
L’importanza di tali misure è accentuata dall’andamento dei mercati globali, dove la concorrenza è sempre più agguerrita. Maretti ha richiamato l’attenzione sulla necessità di una risposta unitaria e coesa da parte dell’Unione Europea, sottolineando che il contesto internazionale sta cambiando rapidamente, con nuove alleanze strategiche tra potenze come Cina, Russia e India. In questo scenario, l’UE deve evitare di frammentarsi in politiche nazionali, ma piuttosto deve presentarsi in modo federale e unito.
Una politica agricola europea più solida
Maretti ha inoltre evidenziato che l’accordo UE–Mercosur non può essere esaminato solo sotto l’aspetto economico, valutando chi guadagna e chi perde. Secondo lui, è fondamentale considerare il contesto globale in evoluzione e l’importanza di stabilire un equilibrio geopolitico che non danneggi l’agricoltura europea. Le cooperative, che rappresentano una parte importante del tessuto agricolo italiano, hanno bisogno di un sostegno concreto e di politiche che favoriscano la crescita e la sostenibilità.
In questo contesto, Legacoop Agroalimentare sta lavorando per promuovere una politica agricola europea più forte e condivisa, capace di sostenere le filiere produttive e rispondere con strumenti adeguati alle nuove sfide globali. Maretti ha affermato che è necessario un approccio coordinato che tenga conto delle specificità locali, ma che allo stesso tempo si integri in una strategia europea complessiva.
È evidente che le cooperazioni agricole devono essere messe al centro delle politiche agroalimentari europee, non solo per garantire la sostenibilità economica, ma anche per preservare il patrimonio culturale e gastronomico europeo. Le cooperative sono infatti il motore di molte realtà locali e contribuiscono a mantenere viva la tradizione alimentare del continente.
Mentre la Commissione europea continua a sviluppare le sue proposte, Legacoop Agroalimentare si impegna a vigilare su questi temi, affinché le esigenze del settore agroalimentare non vengano trascurate e affinché si possa costruire un futuro migliore per le cooperative e per l’intero comparto.