Le colline del Soave: un viaggio nel vino che conquista la Russia

Le colline del Soave: un viaggio nel vino che conquista la Russia

Le colline del Soave: un viaggio nel vino che conquista la Russia

Redazione Vinamundi

20 Agosto 2025

Le colline del Soave, famose per la produzione di uno dei vini bianchi italiani più apprezzati, stanno vivendo un momento di grande fermento grazie all’arrivo di una delegazione di buyer russi. Da mercoledì e fino a questa sera, un gruppo selezionato di operatori del mercato russo è impegnato in un tour approfondito della zona di produzione, con l’obiettivo di scoprire e valutare i vini del Soave per potenziali importazioni in Russia.

Questo evento, organizzato dal Consorzio del Soave in collaborazione con il Consorzio del Valpolicella e il Banco Popolare di Verona, rappresenta un’importante iniziativa promozionale. L’obiettivo è valorizzare il Soave nei mercati esteri, in particolare al di fuori dell’Europa, dove l’interesse per i vini italiani sta crescendo in modo esponenziale. La Russia, in questo contesto, rappresenta un mercato strategico, con un crescente appetito per prodotti di alta qualità come il Soave.

Un tour dedicato alla scoperta del Soave

Per prepararsi a questo incontro, il Consorzio ha sviluppato un nuovo strumento editoriale, realizzato da Anna Alekseyeva, esperta del mercato russo e guida enologica nel Veronese. Questo strumento serve a raccontare in modo mirato l’identità del Soave agli operatori russi, un mercato che, come sottolineato dal presidente del Consorzio Arturo Stocchetti, ha aperto importanti canali commerciali negli ultimi anni.

Il tour è iniziato mercoledì 11 settembre con un incontro formativo dedicato alla denominazione Soave. Durante questa giornata, i buyer hanno ricevuto informazioni preziose sulla storia, le caratteristiche e le tecniche di produzione del vino. A questa introduzione è seguita una visita guidata attraverso il territorio del Soave, dove i partecipanti hanno avuto l’opportunità di vedere da vicino le colline e i vigneti che danno vita al Garganega, l’uva principale utilizzata per il Soave.

  1. Incontro formativo sulla denominazione Soave
  2. Visita guidata ai vigneti e alle colline
  3. Meeting tra produttori locali e importatori russi
  4. Serata gastronomica con le eccellenze culinarie venete

Creazione di relazioni commerciali solide

Giovedì 12 settembre si è svolto il primo meeting tra i produttori locali e gli importatori russi, arricchito da visite alle aziende vitivinicole selezionate. Questi incontri b2b rappresentano un momento cruciale per favorire l’incontro diretto tra chi produce e chi distribuisce, creando opportunità di business concrete. La giornata si è conclusa con una serata gastronomica che ha messo in risalto le eccellenze culinarie della tradizione veneta, abbinate ai vini del Soave.

Venerdì 13 settembre, le attività di networking tra buyer e produttori sono continuate, culminando in una serata di arrivederci alla presenza delle autorità locali, tra cui l’Assessore regionale al turismo e al commercio estero, Marino Finozzi. Questo incontro è stato un ulteriore passo verso la costruzione di relazioni commerciali solide e durature tra i produttori del Soave e i buyer russi.

Strategia per il futuro del Soave

Il piano d’azione elaborato dal Consorzio del Soave si basa su un duplice approccio: da un lato, l’investimento in campagne promozionali specifiche per i mercati esteri, e dall’altro, il coordinamento di attività di incoming per operatori del settore. Questa strategia è fondamentale per attrarre l’attenzione non solo dei buyer, ma anche dei consumatori russi, sempre più interessati a conoscere e degustare vino di qualità.

Un aspetto rilevante è l’importanza del turismo come veicolo per far conoscere il Soave. Come sottolineato da Stocchetti, il turismo enogastronomico è un modo efficace per promuovere le produzioni locali e attrarre visitatori, che, una volta tornati a casa, possono diventare consumatori del vino Soave. Creare occasioni di incoming per operatori e stampa è quindi strategico per aumentare la visibilità del prodotto.

In un contesto globale in cui la qualità dei prodotti italiani è sempre più ricercata, è fondamentale tutelare le produzioni garantite. L’Italian Sounding, ovvero i prodotti che imitano il vero Made in Italy, rappresenta una sfida significativa per le aziende italiane. Con un giro d’affari globale di 60 miliardi di euro, è cruciale proteggere l’identità e l’autenticità dei prodotti agroalimentari italiani. Solo il 19% della produzione alimentare italiana viene esportata, una percentuale inferiore rispetto ad altri paesi come la Germania, che raggiunge il 27%. Questa situazione mette in evidenza le difficoltà che le aziende italiane, compresi i produttori di vino, devono affrontare per accedere ai mercati esteri.

Il Consorzio del Soave, pertanto, continua a impegnarsi in attività promozionali legate all’OCM vino, favorendo il contatto diretto tra le aziende e i compratori esteri. Questa strategia è indispensabile per garantire che il Soave, con la sua storia e la sua qualità, possa conquistare nuovi mercati e rimanere un simbolo dell’eccellenza vinicola italiana. Con la crescente domanda di vini di qualità nei mercati emergenti, le colline del Soave si preparano a un futuro promettente, dove la cultura del vino italiano può continuare a prosperare e a dialogare con il mondo, anche in terre lontane come la Russia.

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