L’argento d’Italia: come gli over 50 detengono una ricchezza da record e il futuro è nei passaggi generazionali

L'argento d'Italia: come gli over 50 detengono una ricchezza da record e il futuro è nei passaggi generazionali

L'argento d'Italia: come gli over 50 detengono una ricchezza da record e il futuro è nei passaggi generazionali

Redazione Vinamundi

25 Settembre 2025

In Italia, la ricchezza è dominata da una fascia di popolazione ben definita: gli over 50. Secondo uno studio intitolato “La pesante eredità: ricchezza e (im)mobilità sociale tra le generazioni in Italia”, realizzato dalla Future Proof Society in collaborazione con il think tank Tortuga, il 75% della ricchezza nazionale è detenuta da individui di questa fascia d’età. Di questo, il 40% è in mano a pensionati over 65, mentre solo meno del 9% della ricchezza è posseduta dalle generazioni più giovani. Questa distribuzione ha importanti ripercussioni sulle prospettive future dei giovani, evidenziando una disparità economica che si traduce in una sfida per la mobilità sociale.

Un quarantenne oggi possiede in media il 50% di ricchezza in meno rispetto a un coetaneo nato nel 1946. Le proiezioni indicano che nei prossimi vent’anni si prevede un passaggio intergenerazionale di circa 6.460 miliardi di euro, un cambiamento che potrebbe trasformare radicalmente le dinamiche economiche e sociali del Paese.

Le imprese familiari al bivio

Questa situazione si riflette anche nel tessuto produttivo italiano, composto per il 67% da imprese a conduzione familiare. Secondo l’Osservatorio AUB 2025, queste aziende generano oltre 1.200 miliardi di euro di fatturato e impiegano circa 3,47 milioni di lavoratori. Tuttavia, nei prossimi cinque anni, almeno un quinto di queste realtà dovrà affrontare il delicato passaggio generazionale.

Il Global 500 Family Business Index, condotto da EY in collaborazione con la St.Gallen University, evidenzia l’importanza delle imprese familiari a livello globale. Nel 2025, 22 aziende italiane saranno incluse nell’indice, collocando l’Italia al quarto posto mondiale per numero di aziende familiari. Tuttavia, la governance di queste realtà è spesso dominata da leader over 65, il che solleva interrogativi sulla sostenibilità futura e sulla capacità di innovazione.

I rischi di un passaggio non pianificato

La sfida del passaggio generazionale è un fenomeno osservabile anche in altre nazioni. L’ultima Global NextGen Survey di PwC ha rivelato che solo il 51% dei successori nelle aziende di famiglia è a conoscenza di un piano di successione, mentre il 15% non è stato coinvolto nel suo sviluppo. Tra i principali fattori critici vi sono:

  1. Mancanza di leadership condivisa
  2. Scarsa preparazione della nuova generazione in ambito finanziario e manageriale
  3. Difficoltà nella gestione delle questioni fiscali e patrimoniali

Per affrontare queste sfide, è fondamentale adottare un approccio consulenziale, che offre supporto strategico per garantire una transizione fluida e di successo. Gestire il passaggio generazionale richiede competenze multidisciplinari, non solo in termini finanziari, ma anche nella gestione delle dinamiche familiari e strategiche.

Esperienza e ascolto

Un esempio di successo nel passaggio generazionale è rappresentato da Club del Sole, il principale operatore del turismo open air in Italia. Fondata negli anni ’70 dalla famiglia Giondi, l’azienda ha avviato un percorso di crescita significativo con l’ingresso della seconda generazione. Nel 2013, con il supporto di Credem Euromobiliare Private Banking, la famiglia ha iniziato a studiare varie opzioni di crescita, culminando in un aumento di capitale da 10 milioni di euro nel 2015.

Successivamente, l’azienda ha realizzato un modello di crescita per linee esterne, ispirandosi a best practices europee. Questo approccio ha portato all’ingresso di investitori esterni e all’arrivo della terza generazione alla guida dell’azienda. Oggi, Club del Sole è diventata un leader nel settore, dimostrando come un passaggio generazionale ben pianificato possa trasformarsi in un’opportunità strategica di innovazione e consolidamento competitivo.

Attraverso un lavoro personalizzato e costante, Credem Euromobiliare Private Banking ha accompagnato la famiglia Giondi nella definizione di una strategia di sviluppo, permettendo all’azienda di emergere come punto di riferimento nel settore del turismo open air. Questo caso rappresenta un modello di come il ricambio generazionale possa non solo preservare il patrimonio, ma anche generare leadership, attrarre investimenti e posizionare un’azienda tra i protagonisti di un settore in forte espansione.

Change privacy settings
×