Bologna, 19 novembre 2025 – La battaglia contro lo spreco alimentare si è fatta più concreta con la Tempi di Recupero Week 2024, che dal 3 all’11 febbraio ha coinvolto più di 120 realtà tra ristoratori, gelatieri, bartender e soci pop in tutta Italia. L’iniziativa, inserita nella cornice della 11° Giornata Mondiale di prevenzione dello spreco alimentare e promossa dalla campagna Spreco Zero di Last Minute Market, ha registrato una partecipazione ampia e trasversale, con numeri che raccontano un impegno in crescita: 97 ristoratori, 14 gelatieri, 6 bartender e 3 soci pop hanno portato in tavola – letteralmente – il valore del recupero.
Una settimana di eventi tra Italia ed Europa
Le anteprime avevano già lasciato intuire la portata dell’edizione 2024. A Copenhagen, nella sede dell’Ambasciata Italiana, si è tenuta una tavola rotonda che ha riunito alcuni tra i più noti talenti italiani attivi nella ristorazione danese. Tra loro, i proprietari di Tèrra, ristorante Stella Verde Michelin, dove lo chef Valerio Serino e la restaurant manager Lucia De Luca hanno ospitato Matteo Cameli de Il Vecchio Convento di Portico di Romagna per una cena dedicata al recupero. Un incontro che ha messo a confronto esperienze e sensibilità diverse, unite dal filo rosso della sostenibilità.
La chiusura della settimana è stata invece a Napoli, da Sustanza, con la collaborazione tra Marco Ambrosino e Juri Chiotti di REIS Cibo Libero di Montagna. Qui si sono alternati piatti e prodotti simbolo: il gelato “lungimirante” del piemontese Giulio Rocci di Ottimo! Buono non Basta, i cocktail anti-spreco di Salvatore D’Anna, i vini della campagna IO BEVO ROMAGNOLO e i prodotti degli artigiani Michela Bunino e Nicola Del Vecchio della Società Agricola Alba.
Piatti simbolo e protagonisti del recupero
Tra le proposte più originali della Tempi di Recupero Week 2024 spiccano piatti che raccontano la creatività degli chef italiani nel valorizzare ogni ingrediente. Gianluca Gorini ha presentato un dessert a base di zeppole di cervella di agnello e crema di limoni; Luca Fracassi (Octavin, Arezzo) ha creato un jus di verdure e olivello spinoso con tuorlo e pane raffermo. Alberto Gipponi (Dina, Gussago) ha scelto come piatto simbolo un brodo di verdura fatto con tutte le parti degli ortaggi, senza scarti.
Non solo cucina: il gelatiere Giulio Ricci (Ottimo! Buono non basta, Torino) ha proposto “Dottor Calindri”, un sorbetto realizzato con brattee, foglie e gambi di carciofo, arricchito con mandorla e caffè. “Contro il logorio della vita moderna”, ha scherzato Ricci durante la presentazione.
La Box del recupero: prodotti e solidarietà
Tra le novità del 2024 c’è stata la Box della Tempi di Recupero Week, una selezione di prodotti scelti tra quelli proposti dalla rete degli aderenti: aceto in anfora, salsiccia secca di Mora Romagnola, kombucha e caffè Castillo. La box, disponibile fino a fine febbraio in tre versioni diverse, offre un’esperienza consapevole e aiuta davvero la lotta contro lo spreco alimentare.
Parte del ricavato andrà a due progetti solidali: Slow Food Italia, che sta raccogliendo fondi per gli apicoltori forlivesi e ravennati colpiti dall’alluvione di maggio; e le Botteghe Arti e Mestieri della cooperativa sociale ARETÉ di Faenza, che produce pasta fresca a mano e il cui laboratorio è stato danneggiato dall’esondazione del fiume Lamone.
Una rete nazionale per il recupero
La lista dei partecipanti alla Tempi di Recupero Week 2024 è lunga e variegata. Tra gli chef coinvolti ci sono nomi come Carlo Cracco (Cracco in Galleria, Milano), Cesare Battisti (Ratanà, Milano), Diego Rossi (Trippa, Milano), Luigi Lepore (Lepore, Lamezia), Jacopo Ticchi (Trattoria da Lucio, Rimini), Entiana Osmenzeza (Ime, Tolentino), Gennaro D’Ignazio (La Vecchia Marina, Roseto degli Abruzzi), Alessandro Trezza (Have & Mayers, New York). E ancora: gelatieri come Stefano Guizzetti (CiaccoLab), Paolo Brunelli (Gelateria Brunelli); artigiani come Davide Fiorentini (‘O Fiore Mio) e Roberto Notarnicola (Mamm); vignaioli Mauro Giardini (Villa Venti) e Francesco Bordini (Villa Papiano); bartender Federico Ercolino (19.86) e Fabio Fanni (Locale Firenze).
Le cene sono state spesso accompagnate dai vini della campagna IO BEVO ROMAGNOLO, nata insieme alla Fondazione Slow Food per sostenere i territori colpiti da alluvioni e frane nel maggio 2023.
Guardando avanti: cosa ci aspetta
Tutti i dettagli sull’iniziativa, le modalità per partecipare e le prossime attività si trovano sul sito www.tempidirecupero.it/tempi-di-recupero-week-2024/. Tra gli organizzatori si respira la sensazione che questo sia solo l’inizio. “Il recupero non è solo una buona pratica – ha spiegato uno degli chef coinvolti – ma un modo concreto per dare valore a ciò che spesso buttiamo via”. Forse è proprio da qui che passerà il futuro della cucina italiana.
