
La peronospora metterà a rischio la vendemmia di quest'anno?
Superato un lungo periodo di siccità, i viticoltori italiani si trovano ora a fronteggiare una nuova e insidiosa minaccia: la peronospora, una malattia fungina che colpisce le viti e che, a causa delle forti piogge primaverili, sta causando danni significativi nelle diverse regioni vitivinicole del paese. Secondo un recente rapporto dell’Osservatorio di Unione Italiana Vini (Uiv), le perdite previste per la prossima vendemmia in alcune zone potrebbero raggiungere il 40% delle rese.
La viticoltura biologica si dimostra particolarmente vulnerabile, con alcune aree gravemente compromesse. Le regioni più colpite dalla peronospora includono l’intera dorsale adriatica, a partire da Abruzzo e Molise, dove le perdite stimate si attestano intorno al 40%. Anche altre regioni come Marche, Basilicata e Puglia si preparano a una vendemmia con cali attesi del 25-30%. Situazioni critiche si registrano anche in Umbria, Lazio e Sicilia, in particolare nella provincia di Trapani, mentre in Romagna gli effetti dell’alluvione sono ancora da valutare, con preoccupazioni relative al fango nei vigneti.
Lamberto Frescobaldi, presidente di Uiv, ha sottolineato come la stagione pre-vendemmiale fosse iniziata in modo promettente, ma che a partire da maggio la situazione si è deteriorata drasticamente. “Siamo passati repentinamente dal problema degli stock in eccesso, con un aumento del 9% delle Dop rispetto all’anno scorso, a uno scenario in cui ci aspettiamo una riduzione significativa dei volumi di raccolta in diverse regioni”, ha dichiarato Frescobaldi.
Situazione nelle regioni vitivinicole
Non tutte le aree sono colpite dalla peronospora in egual misura. Per le regioni meno danneggiate, le previsioni sulla vendemmia rimangono positive. L’Osservatorio Uiv ha fornito un quadro dettagliato della situazione nelle diverse regioni vitivinicole italiane:
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Piemonte: Qui, la situazione appare sotto controllo. Dopo un periodo di siccità tra marzo e aprile, le piogge sono state nella norma e la pressione della peronospora è risultata limitata, con più casi di oidio che di peronospora.
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Lombardia: Nella Valtellina, si segnalano problematiche legate alla peronospora su una produzione generalmente abbondante, con cali mediamente del 5%.
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Veneto: Nonostante pochi e localizzati attacchi di grandine che hanno causato perdite fino al 50%, la produzione attesa in regione rimane abbondante.
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Friuli-Venezia Giulia: I vigneti del Collio si presentano in buone condizioni, mentre nel resto della regione si registrano problemi sporadici. Tuttavia, i vigneti rimangono carichi e promettenti.
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Emilia-Romagna: La situazione per quanto riguarda la peronospora è attualmente sotto controllo, ma le problematiche post-alluvione, specialmente in collina per l’accesso ai vigneti e la presenza di fango in pianura, rappresentano delle sfide considerevoli.
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Toscana: Le forti piogge di maggio hanno portato a un incremento della peronospora, con difficoltà di accesso ai vigneti per i trattamenti. Attualmente si prevede una riduzione della produzione, con un’incidenza di infezioni stimata intorno al 10%.
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Umbria: La pressione da parte della peronospora è molto forte, con cali di produzione stimati tra il 10 e il 15%.
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Abruzzo e Molise: Con piogge costanti dal 4 aprile, l’accesso agli appezzamenti per i trattamenti fitosanitari è stato difficile. La peronospora ha avuto un impatto significativo, con stime di cali di produzione del 30-40% per le uve convenzionali.
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Marche: La situazione è non omogenea, con la zona costiera maggiormente colpita. Le infezioni sono diffuse, e si prevede un’annata di scarsa produzione, stimando una perdita del 20% rispetto all’anno precedente.
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Lazio: Dopo un inizio promettente, le piogge di maggio hanno causato focolai significativi di peronospora, con una previsione di riduzione della produzione attorno al 25%.
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Basilicata: La malattia ha colpito in modo rilevante il Vulture, con previsioni di cali di produzione fino al 60% in alcune aree.
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Puglia: La peronospora ha colpito sia a Nord che a Sud, con perdite attese del 25%.
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Sicilia: Qui, la peronospora è diffusa, specialmente nel Trapanese. Le aziende che non hanno effettuato trattamenti completi rischiano perdite significative.
Conclusioni
La situazione attuale richiede un’attenzione costante e strategie efficaci per la gestione della peronospora, vista la sua capacità di danneggiare gravemente le coltivazioni. La vendemmia di quest’anno si preannuncia complessa e piena di sfide per i viticoltori italiani, che dovranno affrontare non solo i problemi legati alla malattia, ma anche le conseguenze delle condizioni climatiche avverse.