
La paura dei sommelier: Covid e la perdita dell'olfatto
La pandemia di Covid-19 ha avuto un impatto profondo su molte professioni, ma poche di esse sono state colpite in modo così diretto e drammatico come quella del sommelier. La perdita del senso dell’olfatto, uno dei sintomi più comuni del virus, ha sollevato interrogativi esistenziali per coloro che dedicano la loro vita all’arte della degustazione e della selezione del vino. L’importanza dell’olfatto nel mondo del vino è innegabile: è attraverso questo senso che i sommelier riescono a identificare le sfumature e i profumi di un vino, guidando i consumatori nelle loro scelte.
Le testimonianze dei sommelier
Recentemente, la rivista Wine Spectator ha pubblicato un articolo di approfondimento a firma di Robert Camuto e Julie Harans, che ha raccolto le testimonianze di alcuni dei più noti sommelier e esperti di vino a livello internazionale. Tra le voci italiane spicca quella di Francesco Iacono, direttore dell’ONAV (Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Vino), che ha condiviso la sua esperienza e le sue riflessioni sull’impatto del Covid-19 nel settore.
La perdita dell’olfatto, nota come anosmia, ha rappresentato una vera e propria sfida per i sommelier. Per loro, l’olfatto non è solo un senso, ma una parte integrante della loro identità professionale. Come possono continuare a svolgere il loro lavoro quando uno dei loro sensi fondamentali viene meno? Questa domanda ha fatto riflettere molti professionisti del settore, i quali si sono trovati a dover affrontare la realtà di un mondo in cui l’abilità di riconoscere le note aromatiche e le complessità di un vino è stata compromessa.
L’approccio innovativo di Francesco Iacono
Francesco Iacono ha messo in luce un approccio innovativo, il “Geo-Sensory Tasting”, sviluppato dal ricercatore Jacky Rigaux. Questo metodo si concentra sulle sensazioni tattili in bocca, sulla mineralità e sulla consistenza del vino, piuttosto che esclusivamente sui suoi profumi. Iacono ha descritto come queste esperienze tattili possano arricchire la degustazione e permettere ai sommelier di continuare a valutare i vini anche in assenza dell’olfatto. «La bocca esprime diverse sensazioni ed emozioni», ha affermato Iacono, sottolineando la necessità di adattarsi e trovare nuovi modi per apprezzare il vino.
La digitalizzazione e il futuro del settore
In un contesto di crescente attenzione verso il tema della salute e del benessere, la discussione sulla perdita dell’olfatto ha aperto anche un dibattito più ampio riguardo all’importanza dei sensi nella nostra vita quotidiana. Molti sommelier, dopo aver sperimentato la perdita temporanea dell’olfatto a causa del virus, hanno iniziato a riscoprire il vino attraverso nuovi filtri sensoriali, arricchendo la loro esperienza e la loro professionalità.
L’ONAV ha visto una crescente autorevolezza a livello internazionale, con delegazioni attive in tutto il mondo, da Shanghai a Bruxelles, dal Perù alla Colombia. L’organizzazione non si limita a formare esperti di vino, ma si impegna anche nella valorizzazione del patrimonio enoico italiano, promuovendo eventi e degustazioni che attirano appassionati e professionisti da ogni parte del globo.
Inoltre, la situazione attuale ha portato a un ripensamento delle strategie di comunicazione e di coinvolgimento del pubblico. La digitalizzazione ha assunto un ruolo cruciale, con eventi online e degustazioni virtuali che hanno reso il vino accessibile a un pubblico più ampio. Questo cambiamento ha permesso ai sommelier di continuare a condividere la loro passione e le loro conoscenze, anche in un momento in cui la presenza fisica non era possibile.
In conclusione, la pandemia ha sfidato i sommelier a riconsiderare le loro abilità e il loro approccio al vino. La perdita dell’olfatto, sebbene terribile, ha anche aperto la strada a nuove possibilità e a un’esplorazione più profonda del mondo sensoriale. La capacità di adattarsi e di trovare nuove strade sarà fondamentale per il futuro della professione, mentre i sommelier continueranno a cercare modi per far brillare i vini, anche in un contesto di incertezze.