
Kerner Aristos e l'anima verticale della Valle Isarco: un viaggio tra storia e natura
Il Kerner è un vitigno semi-aromatico che racconta storie di altitudini e territori impervi. Le vigne, abbarbicate su pendii scoscesi, sono sottoposte a estati brevi e inverni rigorosi, condizioni che plasmano un vino di carattere. Questo vitigno è il frutto di un incrocio tra il Riesling e la Schiava Grossa (Trollinger), creato nel 1929 in Germania da August Herold, il quale ha sviluppato questa varietà per resistere a climi freddi e mantenere freschezza anche a fronte di rese generose. Mentre in patria il Kerner è spesso destinato a produzioni più semplici, in Valle Isarco ha trovato la sua espressione più nobile e autentica.
La crescita del kerner in valle isarco
Oggi, non è più un azzardo considerare il Kerner come la varietà simbolo della Valle Isarco. I numeri parlano chiaro: la superficie vitata dedicata a questo vitigno è in costante crescita. In trent’anni, da vitigno marginale e sperimentale, il Kerner si è conquistato un posto d’onore tra i vini di alta qualità dell’Alto Adige. Attualmente copre circa 130 ettari in tutta la provincia, di cui ben 90 sono concentrati proprio in Valle Isarco. Quasi il 40% di questa superficie è gestito dai 130 soci della Cantina Valle Isarco (Kellerei Eisacktal), che è la cooperativa più giovane della provincia, fondata nel 1961, e la più settentrionale, con vigneti che si estendono fino a Bressanone.
Kerner aristos: l’eccellenza della cantina valle isarco
Tra le varie interpretazioni del Kerner, il Kerner Aristos di Cantina Valle Isarco rappresenta il vertice qualitativo di questa varietà. “Nel 2014,” spiega Armin Gratl, direttore generale della cantina, “avevamo commercializzato 80.000 bottiglie di Kerner Classico e 15.000 di Kerner Aristos. Nel 2024, il Kerner Classico ha raggiunto quota 200.000 bottiglie (+150%) e Aristos è arrivato a 45.000 (+200%). Questo trend di crescita non riguarda solo la nostra cantina, ma noi siamo i produttori più importanti per questo vitigno. Crediamo moltissimo in questa varietà, tanto da aver realizzato nuovi impianti di Kerner negli ultimi anni.”
La linea Aristos, creata nel 1990 da Franz Dorfmann, il primo enologo della cooperativa, è la selezione premium della cantina. Per il Kerner, questo significa scegliere parcelle situate tra gli 800 e i 1000 metri d’altitudine, con viti di almeno dieci anni, vinificate separatamente e affinate per dieci mesi sulle fecce nobili. Fino al 2020, l’affinamento era limitato a sette mesi. Una parte del vino, tra il 20 e il 30%, riposa in botti grandi, il che contribuisce ad aggiungere profondità senza appesantire il profilo aromatico. Non si tratta del ritratto di un singolo vigneto, ma di un mosaico: sedici parcelle assemblate ogni anno, selezionando solo il 70% del Kerner prodotto per garantire un equilibrio costante, indipendentemente dalle condizioni climatiche dell’annata.
L’evoluzione del kerner aristos
Il Kerner Aristos è un bianco di montagna che non cerca concentrazioni spinte né effetti aromatici marcati; punta sulla precisione, sull’equilibrio e sulla coerenza. L’alcol è sempre integrato, la sapidità accompagna il sorso e l’acidità sostiene la struttura del vino. Ogni vendemmia rappresenta una variazione sul tema, ma il tema stesso rimane riconoscibile: immediato e complesso, con una coralità che esprime l’annata, in un equilibrio che riflette pienamente la visione aziendale.
La degustazione delle ultime dieci annate di Kerner Aristos offre una lettura precisa dell’evoluzione climatica recente e dell’approccio enologico della cantina. Anche nelle vendemmie più calde o complesse, il vino riesce a mantenere freschezza e profondità. Non è mai scontato, né riconducibile a uno stile univoco; si muove tra note speziate, agrumate, tropicali o mediterranee, talvolta più austero, ma sempre con un’identità definita.
Esempi di annate
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Annata 2022: caratterizzata da un clima fresco, ha portato a una vendemmia posticipata a fine ottobre. Questa condizione ha permesso di preservare acidità e aromi primari, con un naso che esprime note di pesca bianca, scorza di pompelmo e una speziatura raffinata di zenzero fresco. In bocca, il vino si presenta slanciato, affilato, con acidità viva e ritorni agrumati di lime e cedro.
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Annata 2019: la più calda della serie, con un colore più carico e un profumo opulento che evoca fiori d’arancio e frutta esotica. Il sorso è pieno e ricco, con un impianto aromatico che tende al tropicale, ma sempre bilanciato da un’ottima salinità di fondo.
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Annata 2021: ha regalato profumi di macchia mediterranea e una morbidezza avvolgente. La freschezza vibrante si sposa perfettamente con una vena iodato-sapida, amplificando la lunghezza e chiudendo su sentori di olive verdi e pietra focaia.
Nel corso delle annate, il Kerner Aristos ha dimostrato di essere un vino capace di evolversi, mostrando una grande versatilità e un’eccellente capacità di riflettere il terroir unico della Valle Isarco. Ogni bottiglia racconta una storia, quella di un territorio, di un clima e di una tradizione vinicola che continua a crescere e a sorprendere.