Il vino su misura per ogni outfit: l’unione perfetta tra vino e moda

Il vino su misura per ogni outfit: l'unione perfetta tra vino e moda

Il vino su misura per ogni outfit: l'unione perfetta tra vino e moda

Redazione Vinamundi

19 Agosto 2025

Il mondo del vino e quello della moda, pur sembrando distanti, condividono molte affinità, specialmente nel contesto dell’eccellenza del Made in Italy. Entrambi i settori rappresentano l’arte del saper fare, dove la tradizione incontra l’innovazione e la passione si traduce in prodotti unici. Questo legame è emerso durante un talk tenutosi nel flagship store milanese di Lardini, un marchio noto per i suoi capispalla sartoriali. Qui, Federico Gordini, Presidente della Milano Wine Week, ha riunito due figure di spicco: l’enologo Luca D’Attoma e il designer Luigi Lardini.

Il processo creativo: vino e sartoria

Durante l’incontro, D’Attoma ha paragonato il processo di creazione di un vino a quello della sartoria. “Realizzare un vino è come cucire un abito su misura,” ha affermato, sottolineando che entrambi i professionisti devono comprendere profondamente i desideri del cliente. Le fasi principali del processo includono:

  1. Immaginazione del modello: Ascoltare le preferenze del cliente.
  2. Scelta del vigneto e delle uve: Fondamentale per la qualità finale.
  3. Definizione dell’etichetta: Un elemento chiave per rappresentare l’idea originale.

L’importanza della qualità e dell’innovazione

Luigi Lardini ha enfatizzato l’importanza della qualità dei materiali e della lavorazione artigianale. I suoi capispalla richiedono fino a 200 passaggi, trasformando tessuti pregiati in capi impeccabili. Entrambi i professionisti puntano all’eccellenza, utilizzando metodi tradizionali e innovativi. D’Attoma, ad esempio, applica tecniche di vinificazione in anfora, esprimendo un legame profondo con la terra. Lardini, d’altro canto, sfrutta 20.000 mq di macchinari all’avanguardia, sempre nel rispetto dell’ambiente.

Stagionalità e sostenibilità: un legame indissolubile

La stagionalità è un altro elemento di connessione tra vino e moda. Le collezioni di moda seguono il ritmo delle stagioni, così come i vini, la cui qualità dipende dalle condizioni climatiche. Gli aggettivi utilizzati per descrivere i vini, come “vellutato” o “setoso,” richiamano la sensorialità dei tessuti, creando un parallelo interessante tra i due mondi.

Inoltre, la sostenibilità è un tema cruciale. D’Attoma è stato pioniere della viticoltura biologica e oggi è riconosciuto come esperto di biodinamica. Lardini, invece, ha recentemente lanciato una collezione autunnale che enfatizza la sostenibilità, un valore sempre più rilevante nel mondo della moda.

Durante il talk, i partecipanti hanno potuto degustare sei vini selezionati da D’Attoma, tra cui il Vent Extra Brut 2017 e il Matto 2019, vini che riflettono non solo l’impegno per la qualità, ma anche una filosofia di rispetto per l’ambiente e il territorio.

La risonanza tra vino e moda va oltre l’estetica e la qualità artigianale. È un dialogo continuo tra tradizione e innovazione, un viaggio che invita a esplorare le radici culturali italiane e a celebrare l’eccellenza in tutte le sue forme. Entrambi i settori, con la loro ricca storia e potenziale di innovazione, continuano a ispirare e sorprendere, dimostrando che le connessioni più profonde possono trovarsi nei luoghi meno prevedibili.

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