Il vino novello di Dorgali: un tesoro sardo da scoprire

Il vino novello di Dorgali: un tesoro sardo da scoprire

Il vino novello di Dorgali: un tesoro sardo da scoprire

Redazione Vinamundi

18 Agosto 2025

Il panorama del vino novello italiano ha recentemente ricevuto un prestigioso riconoscimento, grazie al Concorso Nazionale “Miglior Novello d’Italia”, tenutosi a Roma durante il Salone Nazionale del Vino Novello. La giuria, guidata dal vicepresidente nazionale di Assoenologi, Massimo Tripaldi, ha decretato il vincitore della XVII edizione del concorso, premiando con grande enfasi i vini delle isole italiane, in particolare il novello sardo della Cantina Sociale di Dorgali, situata nella provincia di Nuoro.

La cantina di Dorgali e il novello “Santa Caterina”

La Cantina di Dorgali è una storica società cooperativa che raccoglie circa 200 produttori locali. Fondata negli anni ’80, è stata tra le prime realtà italiane a dedicarsi alla produzione del vino novello, un prodotto che ha guadagnato attenzione e rispetto nel panorama vitivinicolo nazionale. Il novello “Santa Caterina”, realizzato esclusivamente con uve Cannonau, ha conquistato la giuria grazie al suo profilo sensoriale distintivo. Caratterizzato da un colore rubino intenso con riflessi violacei, questo vino offre note olfattive di ciliegia e lampone, rivelando un gusto morbido e rotondo, con una gradazione alcolica del 13,5%.

Il successo del “Santa Caterina” è frutto di una tradizione vitivinicola ben radicata, ma anche della passione e della dedizione degli agricoltori sardi, che lavorano in simbiosi con il territorio. Il Cannonau, varietà autoctona della Sardegna, è noto per la sua capacità di esprimere al meglio il terroir isolano, rendendo ogni bottiglia un’esperienza unica. La Cantina di Dorgali non solo rispetta queste tradizioni, ma le arricchisce con tecniche moderne di vinificazione, contribuendo a un prodotto di alta qualità che soddisfa anche i palati più esigenti.

Altri vini novelli premiati

In seconda posizione troviamo un altro vino novello isolano, il “Cupido” della Cantina Principe di Corleone, situata a Monreale, in provincia di Palermo. Questa cantina storica è nota per la sua produzione di vini di alta qualità, realizzati con uve siciliane, tra cui il celebre Nero d’Avola. Il “Cupido” ha conquistato la giuria grazie alla sua freschezza e complessità, rendendolo perfetto per accompagnare i piatti tipici siciliani.

Sul terzo gradino del podio si colloca il novello veneto “Trevenezie IGP” di Ornella Bellia, proveniente da Pramaggiore, in provincia di Venezia. Questo vino, ottenuto da uve Carmenere e Refosco dal peduncolo rosso, ha già vinto il titolo di miglior novello d’Italia nell’edizione del 2021, confermando la qualità e l’affidabilità della cantina. La sua eleganza e il suo equilibrio gli hanno permesso di ritagliarsi un posto d’onore fra i vini novelli italiani.

Menzioni speciali e celebrazione del vino novello

Quest’anno il concorso ha anche assegnato quattro menzioni speciali. La giuria ha premiato il novello della Cantina di Vignanello, in provincia di Viterbo, per il suo profilo critico, mentre il novello calabrese di Statti, da Lamezia Terme, è stato segnalato per la sua complessità olfattiva. La menzione per l’armonia è andata a un vino novello pugliese, prodotto dagli studenti dell’Istituto Agrario “Lotti Umberto I” di Andria, un chiaro esempio di come la formazione e l’innovazione possano portare a risultati sorprendenti. Infine, un riconoscimento è stato dato alla Cantina Tizzano di Somma Vesuviana, in provincia di Napoli, per la sua costanza nella produzione di vino con macerazione carbonica.

Il Salone Nazionale del Vino Novello, ospitato nella storica Villa Rossa del Parco dell’Appia Antica, non è solo un concorso, ma anche un momento di celebrazione e connessione tra produttori, sommelier e appassionati di vino. La dirigente Cristina Tonelli ha sottolineato l’importanza della manifestazione nel promuovere la cultura del vino novello, un prodotto che merita di essere conosciuto e apprezzato.

Un’iniziativa interessante legata al concorso è la collaborazione con lo studio d’arte Courtesy Fratelli Emme di Roma, che permetterà al novello vincitore della vendemmia 2024 di essere premiato con un’etichetta d’autore. Questo omaggio artistico, realizzato da Tommaso Cascella, un artista contemporaneo di fama internazionale, rappresenta un ulteriore passo verso la valorizzazione del vino novello italiano, creando un legame tra il mondo del vino e quello dell’arte.

Con la crescente attenzione verso i vini novelli, il futuro appare luminoso per i produttori di Dorgali e di altre regioni italiane. La qualità, l’innovazione e la tradizione si intrecciano per dare vita a vini unici, pronti a conquistare il palato degli appassionati e a rappresentare al meglio il patrimonio vitivinicolo nazionale.

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