Il dessert di Pane, Vino e Caciocavallo che rende il Molise meta gastronomica

Il dessert di Pane, Vino e Caciocavallo che rende il Molise meta gastronomica

Il dessert di Pane, Vino e Caciocavallo che rende il Molise meta gastronomica

Redazione

5 Dicembre 2025

Agnone, 5 dicembre 2025 – Nel cuore del Molise, una regione spesso sottovalutata e talvolta oggetto di ironie sulla sua stessa esistenza, Locanda Mammì si staglia come un faro di eccellenza culinaria e identità territoriale. Situata ad Agnone, in provincia di Isernia, questa struttura ricettiva e ristorante ha riportato in auge il valore autentico della tradizione molisana grazie all’impegno della chef Stefania Di Pasquo, che dal 2024 è insignita di una prestigiosa Stella Michelin, la prima conquistata nella regione dopo oltre quindici anni di attesa.

Locanda Mammì, il cuore gastronomico dell’identità molisana

L’avventura di Locanda Mammì nasce dalla passione di Stefania Di Pasquo, che ha scelto di trasformare il casale di famiglia, risalente alla fine del Settecento, in un luogo dove la cultura e i sapori del territorio possano essere raccontati attraverso piatti unici. Laureata in Scienze Manageriali all’Università di Pescara e formata presso l’Accademia dello chef Niko Romito, Di Pasquo ha saputo fondere la tradizione con un tocco di innovazione raffinata, dando nuova luce a una regione con una storia antica e complessa, ma spesso invisibile sulla carta gastronomica nazionale.

Il nome stesso del menu degustazione, “Il Molise esiste”, rappresenta una risposta ironica e fiera a un luogo comune che ne mette in dubbio l’esistenza, affermando invece l’orgoglio e la ricchezza di una terra che si estende su poco più di 4.460 chilometri quadrati, con una popolazione di circa 287.000 abitanti, distribuiti tra le province di Campobasso e Isernia.

Pane, vino e caciocavallo: il dessert che racconta una regione

Tra le creazioni più emblematiche di Locanda Mammì spicca un dessert che sintetizza il legame profondo con il territorio: “Pane, vino e caciocavallo”. Un piatto che trasforma la colazione contadina in un’esperienza gourmet, esaltando i sapori tipici molisani con tecniche moderne. Il pane diventa un pan brioche caramellato, il caciocavallo si trasforma in un gelato cremoso, mentre il vino – un Tintilia DOC, vitigno autoctono recuperato dopo decenni di abbandono – si presenta sotto forma di una crema ristretta.

Il caciocavallo utilizzato proviene dal caseificio Di Pasquo, realtà a conduzione familiare che ha attraversato tre generazioni e oggi è guidata da quattro sorelle, simbolo di un’arte casearia che domina l’intera regione. Questo formaggio stagionato un anno è marchiato a fuoco e rappresenta un’eccellenza locale che accompagna il dessert, creando un equilibrio perfetto tra sapidità e dolcezza.

La chef e il suo impegno per il Molise

Dopo oltre un decennio dall’apertura di Locanda Mammì, la chef Di Pasquo ribadisce il proprio impegno nel valorizzare esclusivamente le materie prime del territorio molisano. La sua cucina si è evoluta eliminando ingredienti esterni, favorendo prodotti locali come trota, acciughe, baccalà e altre eccellenze regionali. Il marito Tomas Torsiello, maître e sommelier, svolge un ruolo fondamentale nel perfezionamento dell’esperienza gastronomica, collaborando da vicino con la chef nella ricerca di abbinamenti e consistenze.

La conquista della Stella Michelin ha rappresentato per loro una conferma del percorso intrapreso e un invito a portare avanti con orgoglio il nome del Molise sulla scena nazionale e internazionale. La loro storia è un esempio di resilienza e passione, fondamentale in un territorio dove la sfida è far emergere un’identità spesso trascurata.

L’illuminante scritta “Il Molise esiste” in chiusura del menu di Locanda Mammì non è solo un motto, ma una dichiarazione che oggi trova riscontro concreto in una cucina d’eccellenza, capace di far riscoprire e amare una regione ancora tutta da scoprire.

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