San Paolo, 12 novembre 2025 – Il Consorzio Vino Chianti torna protagonista in Brasile. Il 24 novembre, al Tomie Ohtake Institute di San Paolo, sarà dedicata una giornata intera al Chianti Docg, l’icona della Toscana e del vino made in Italy. L’evento fa parte della tappa brasiliana del Top Italian Wines Roadshow di Gambero Rosso e segna il ritorno del Chianti sul mercato brasiliano dopo tre anni di assenza. Un passo importante nella strategia di internazionalizzazione del Consorzio.
Il Chianti Docg si racconta: masterclass e degustazione a San Paolo
Si parte con la masterclass “Um sabor da Toscana – o vinho Chianti Docg”, condotta da Marco Sabellico, curatore della Guida Vini d’Italia di Gambero Rosso. L’incontro, riservato a giornalisti e addetti ai lavori, offrirà un’immersione nel carattere e nell’identità del Chianti Docg. In programma anche la degustazione di oltre quaranta etichette selezionate, un vero viaggio tra le sfumature di un vino che, come ha sottolineato Sabellico, “racconta una regione – la Toscana – e un’uva, il Sangiovese, amata in tutto il mondo”.
Per Sabellico, il Chianti è un vino versatile, perfetto sia con la cucina italiana che con quella internazionale. “È da sempre il vino rosso più conosciuto e apprezzato a livello globale”, ha detto durante la presentazione. Un dato che si riflette nei numeri: secondo il Consorzio, le esportazioni verso l’America Latina sono cresciute del 12% nell’ultimo anno, con il Brasile a guidare i mercati emergenti.
Il Brasile: porta d’ingresso per nuovi orizzonti
Per Giovanni Busi, presidente del Consorzio, la scelta del Sud America non è casuale. “Il mondo del vino è cambiato molto negli ultimi anni”, ha spiegato Busi. “Dopo aver consolidato la nostra presenza in Europa e negli Stati Uniti, ora guardiamo con interesse a Sud America, Africa e Asia. Sono mercati giovani, in crescita, dove il vino italiano sta entrando come elemento di una nuova cultura urbana”.
Il Brasile, in particolare, rappresenta una sfida e un’opportunità. “È un Paese con grandi potenzialità e una logistica complessa, ma con un pubblico sempre più attento e preparato”, ha aggiunto Busi. “Qui il vino italiano è sinonimo di qualità e stile di vita. Il Chianti, in particolare, racconta un modo di vivere la tavola che unisce tradizione, eleganza e piacere condiviso”. Un vero ponte culturale tra Toscana e Sud America.
Chianti, una strategia globale per crescere
Il ritorno sul mercato brasiliano fa parte di un progetto a lungo termine. L’obiettivo è rafforzare il Chianti come vino globale, capace di adattarsi a culture diverse senza perdere la sua identità. “La vera sfida – ha sottolineato Busi – è costruire rapporti duraturi e progetti concreti. Non basta partecipare alle fiere, serve una presenza costante che sappia raccontare i valori del nostro territorio e la forza di una denominazione che rappresenta il vino italiano nel mondo”.
Il Consorzio, che oggi riunisce oltre 3.000 produttori tra Firenze, Siena, Arezzo, Pisa, Pistoia e Prato, punta così a rafforzare la propria posizione anche fuori dall’Europa. Nel 2024 ha già organizzato eventi simili in Canada, Stati Uniti e Giappone.
Toscana e mondo: il Chianti racconta la sua storia a San Paolo
Al Tomie Ohtake Institute, un centro d’arte contemporanea nel cuore di San Paolo, la masterclass alternerà momenti tecnici e racconti legati alla storia del territorio. Il pubblico brasiliano potrà scoprire da vicino cosa rende unico il Chianti Docg: dal colore rubino alle note fruttate, fino alla struttura elegante e versatile a tavola.
“Il vino è un ponte tra culture”, ha detto Busi ai presenti. Ed è su questo ponte che il Consorzio vuole costruire nuove opportunità per i produttori toscani. Un viaggio che parte dalle colline tra Firenze e Siena e arriva sulle tavole di San Paolo, portando con sé tutta l’anima della Toscana.
Come ha ricordato Sabellico durante la presentazione: “Il Chianti è un simbolo di autenticità e convivialità”. Forse proprio questa è la chiave per conquistare nuovi mercati: restare fedeli alle origini, senza paura di parlare nuove lingue.
