Grattamacco: un viaggio nel cuore di Bolgheri

Grattamacco: un viaggio nel cuore di Bolgheri

Grattamacco: un viaggio nel cuore di Bolgheri

Redazione Vinamundi

3 Ottobre 2025

La cantina Grattamacco, situata nel cuore della rinomata regione vinicola di Bolgheri, ha recentemente celebrato un traguardo significativo: quarant’anni di attività. Questo evento, tenutosi il 29 settembre 2023, ha visto la presentazione della nuova annata del Bolgheri Superiore DOC 2022, un momento che segna non solo un nuovo capitolo per la cantina, ma anche una pietra miliare nella storia della viticoltura italiana. Fondata da Piermario Meletti Cavallari, Grattamacco è oggi parte del Gruppo ColleMassari, rappresentando un simbolo di qualità e innovazione nella produzione vinicola.

Le origini di Grattamacco

Il progetto Grattamacco affonda le sue radici alla fine degli anni ’70, ma è nel 1982 che avviene la vera e propria svolta con la nascita del vino Grattamacco, la prima annata imbottigliata con questo nome. Questo vino ha segnato l’inizio di un percorso che ha portato alla creazione di un’icona della denominazione Bolgheri. Fino ad allora, la zona era relativamente sconosciuta, con pochi produttori come il Marchese Incisa della Rocchetta a far da apripista. La visione di Meletti Cavallari si è rivelata profetica, riconoscendo il potenziale di un territorio che, sebbene non fosse ancora considerato un “mito”, presentava caratteristiche uniche per la viticoltura.

Il viaggio di Meletti Cavallari

Durante l’evento di presentazione, Meletti Cavallari ha condiviso ricordi personali legati al suo viaggio nel mondo del vino. Una frase in particolare ha colpito i presenti: “Mia mamma, quando ero piccolo, diceva a tutti che ero un bambino fortunato”. Questa fortuna ha accompagnato il suo percorso fin dall’inizio. La scoperta del podere Grattamacco è stata quasi casuale, frutto di una ricerca che lo ha portato a viaggiare per l’Italia alla scoperta di piccoli produttori. Meletti Cavallari ha scelto Bolgheri per il suo potenziale, nonostante fosse ancora poco conosciuta. La sua scelta si è rivelata azzeccata, poiché il terreno, affacciato su un perfetto equilibrio di ventilazione e suolo, si è dimostrato ideale per la viticoltura.

L’espansione e l’innovazione

Con l’arrivo di Claudio Tipa, l’azienda ha sperimentato una nuova fase di espansione, mantenendo intatta la filosofia di produzione. Tipa, innamorato del luogo, ha scelto di non stravolgere la tradizione, ma piuttosto di ampliare gli appezzamenti e adottare tecniche innovative come la coltivazione ad alberello. Questo approccio ha permesso a Grattamacco di affermarsi a livello internazionale, contribuendo alla valorizzazione del marchio Bolgheri nel mondo.

La vendemmia del 2022

L’annata 2022 si presenta come una sfida climatica significativa, con un andamento meteorologico complesso. Le temperature, inizialmente basse, hanno subito un’impennata nella seconda metà di maggio, accelerando lo sviluppo vegetativo. Tuttavia, le piogge di agosto e settembre sono state decisive nel garantire un equilibrio nelle uve. La vendemmia è iniziata il 25 agosto e si è conclusa il 24 settembre, portando alla creazione di un vino che ha saputo mantenere freschezza e vitalità uniche.

Il Grattamacco Bolgheri Superiore 2022 è il risultato di un blend non convenzionale di Cabernet Sauvignon, Merlot e Sangiovese, conferendo al vino freschezza e straordinaria energia gustativa. I vigneti, tra i più longevi della zona, sono coltivati in regime biologico dal 1997, e la vinificazione avviene seguendo tecniche tradizionali e rispettose dell’ambiente. Fermentazioni spontanee in tini di rovere e un affinamento prolungato in barriques di rovere francese contribuiscono a creare un vino dal profilo aromatico complesso e dalla trama tannica finissima.

L’enologo Luca Marrone descrive l’annata 2022 come “quasi più classica che moderna”, sottolineando l’eleganza e la finezza del vino, che si distacca dalle concentrazioni opulente delle vendemmie recenti. Questo è un chiaro esempio di come il genius loci di Bolgheri possa esprimere un’identità unica, facendo di Grattamacco non solo un vino, ma un vero e proprio ambasciatore del territorio. Grazie alla visione dei suoi fondatori e all’impegno di chi oggi lavora in cantina, Grattamacco continua a scrivere la propria storia, in perfetta sintonia con quella di Bolgheri.

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