Giorni di sciopero per Gaza: ecco tutto ciò che devi sapere per il 19 e 22 settembre

Giorni di sciopero per Gaza: ecco tutto ciò che devi sapere per il 19 e 22 settembre

Giorni di sciopero per Gaza: ecco tutto ciò che devi sapere per il 19 e 22 settembre

Redazione Vinamundi

20 Settembre 2025

L’attuale conflitto nella Striscia di Gaza ha suscitato preoccupazioni globali e mobilitazioni in tutto il mondo, inclusa l’Italia. In risposta all’escalation militare israeliana, diversi sindacati italiani hanno indetto scioperi per manifestare solidarietà alla popolazione palestinese. Le date stabilite per le mobilitazioni sono il 19 e il 22 settembre. Di seguito, tutte le informazioni necessarie per comprendere meglio la situazione e i potenziali disagi che potrebbero verificarsi.

Sciopero del 19 settembre: Cgil e servizi pubblici essenziali

Il primo sciopero, proclamato dalla Cgil, si svolgerà venerdì 19 settembre. A differenza di altre mobilitazioni, questo sciopero non coinvolgerà i servizi pubblici essenziali, regolati dalla legge 146 del 1990, che include settori come i trasporti, la scuola e la sanità. La decisione di escludere questi servizi è stata presa dal segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, il quale parteciperà a un corteo a Catania, sottolineando l’urgenza della situazione attuale.

Le categorie del settore privato avranno la libertà di decidere come e quando scioperare. Tra i partecipanti alla mobilitazione ci sono:

  1. Autisti di mezzi pesanti
  2. Driver
  3. Impiegati del trasporto merci e logistica
  4. Addetti della viabilità di Anas e delle società autostradali

La Federazione dei Trasporti (Filt) della Cgil ha già annunciato scioperi di 4 ore a fine turno o durante la prestazione lavorativa. Nei porti, i lavoratori possono scioperare fino a 24 ore, ad eccezione di chi è impiegato in attività essenziali per garantire i diritti fondamentali delle persone.

Sciopero generale del 22 settembre: Sindacati di base in prima linea

Il secondo giorno di sciopero, il 22 settembre, sarà caratterizzato da una mobilitazione generale indetta dai sindacati di base, tra cui Cub, Adl e Sgb. Questo sciopero avrà una portata maggiore, coinvolgendo tutte le categorie pubbliche e private per l’intera giornata. L’obiettivo principale è manifestare il sostegno alla missione umanitaria della Global Sumud Flotilla, che si propone di portare aiuti al popolo palestinese.

L’impatto di questo secondo sciopero sarà significativo, interessando settori cruciali come:

  • Trasporti pubblici
  • Scuole
  • Università
  • Lavoratori portuali

Gli organizzatori hanno sottolineato l’importanza della mobilitazione collettiva in un momento di crisi umanitaria, garantendo una voce a chi desidera esprimere solidarietà alla popolazione di Gaza.

Trasporti a rischio: Fasce di garanzia assicurate

Per quanto riguarda i trasporti, il 22 settembre i disagi inizieranno alle 21 di domenica 21 settembre e si protrarranno fino alle 20:59 del giorno successivo. I passeggeri dei treni potrebbero affrontare cancellazioni e ritardi, mentre il trasporto pubblico locale e il settore marittimo si fermeranno per 24 ore. Tuttavia, le fasce di garanzia saranno assicurate per permettere ai pendolari di recarsi al lavoro o negli istituti di istruzione.

Le aziende di trasporto sono tenute a garantire la copertura delle fasce orarie di maggiore affluenza, minimizzando i disagi per i lavoratori e gli studenti. Questo aspetto è fondamentale per assicurare che, nonostante la mobilitazione, i cittadini possano accedere ai servizi essenziali.

Contesto e solidarietà internazionale

Le mobilitazioni in Italia si inseriscono in un contesto più ampio di attivismo internazionale in favore della causa palestinese. Negli ultimi anni, movimenti di solidarietà hanno preso piede in numerosi paesi, e l’Italia non è rimasta indifferente. La situazione a Gaza, caratterizzata da un conflitto durato più di sette decenni, ha spinto molte persone a scendere in piazza per chiedere una pace duratura e una soluzione giusta per tutti gli attori coinvolti.

Le mobilitazioni del 19 e del 22 settembre non sono solo una risposta diretta agli eventi attuali, ma anche un richiamo alla comunità internazionale affinché si faccia carico della situazione e si lavori per un futuro di dialogo e comprensione. La speranza è che questi scioperi possano contribuire a sensibilizzare l’opinione pubblica e stimolare un dibattito necessario su un tema così delicato e complesso come quello della Palestina e di Israele.

Mentre ci si prepara a queste importanti giornate di mobilitazione, è fondamentale restare informati e partecipare attivamente, affinché la voce di chi cerca giustizia e pace possa essere ascoltata.

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