Roma, 10 giugno 2024 – L’Italia si prepara a due scioperi nazionali in solidarietà con Gaza, previsti per il 19 e il 22 settembre. La decisione arriva dopo la nuova ondata di violenze nella Striscia di Gaza, che ha spinto i principali sindacati a scendere in piazza a sostegno della popolazione palestinese. Le date sono state rese note nelle ultime ore: il 19 settembre sarà la Cgil a guidare la protesta, mentre il 22 sarà il turno dei sindacati di base.
Sciopero del 19 settembre: cosa succede e chi si ferma
Il primo stop è fissato per venerdì 19 settembre. A spiegare le modalità è stato Maurizio Landini, segretario generale della Cgil: lo sciopero non toccherà i servizi pubblici essenziali. “I tempi sono stretti”, ha detto, ricordando che la legge 146 impone preavvisi più lunghi per settori come trasporti, scuola e sanità. Per questo, l’astensione riguarderà soprattutto i lavoratori del settore privato, con modalità che saranno decise localmente.
La Federazione dei Trasporti (Filt) della Cgil ha fatto sapere che lo sciopero durerà quattro ore, da svolgere a fine turno o durante l’orario di lavoro. A fermarsi saranno autisti di mezzi pesanti, driver e impiegati del trasporto merci e della logistica, oltre agli operatori della viabilità di Anas, società regionali e autostrade. Coinvolti anche i lavoratori del noleggio auto senza conducente e della gestione parcheggi. Nei porti, invece, lo stop potrà durare fino a 24 ore, ma con alcune eccezioni: fuori gioco chi lavora in attività legate ai diritti costituzionali.
A Catania, Landini sarà in prima fila al corteo del mattino. In altre città sono in programma assemblee, presidi e manifestazioni. La mappa completa delle iniziative arriverà nei prossimi giorni.
Sciopero generale del 22 settembre: trasporti, scuole e porti paralizzati
Lunedì 22 settembre si preannuncia una giornata di protesta più ampia. I sindacati di base Cub, Adl e Sgb hanno proclamato uno sciopero generale nazionale che toccherà tutte le categorie, pubbliche e private, per l’intera giornata. Lo scopo è chiaro: sostenere la missione umanitaria della Global Sumud Flotilla e chiedere protezione per i volontari che portano aiuti in Palestina.
Sono a rischio trasporti pubblici, scuole, università e lavoratori portuali. Per i treni, i disagi potrebbero iniziare già alle 21 di domenica 21 e durare fino alle 20:59 del 22 settembre. Il trasporto locale – autobus, tram e metropolitane – si fermerà per 24 ore, anche se le modalità potranno cambiare da città a città.
Nel settore marittimo e nella logistica si prevedono simili forme di astensione. Per ora, invece, nessuno sciopero è stato annunciato nel settore aereo.
Fasce di garanzia e servizi essenziali: cosa resterà in funzione
Nonostante la portata dello sciopero del 22, saranno comunque garantite le fasce di garanzia nelle ore di punta, mattina e pomeriggio. Questi orari – previsti dalla legge – permetteranno ai pendolari di raggiungere il lavoro o la scuola. Le aziende di trasporto locale hanno già confermato che i servizi minimi saranno assicurati nelle fasce più frequentate.
Resta però da definire nel dettaglio cosa succederà nei vari territori. I sindacati stanno lavorando con le prefetture per mettere a punto i servizi essenziali da mantenere.
Perché si sciopera: le ragioni dietro le proteste
Al centro delle mobilitazioni c’è la richiesta di un intervento umanitario immediato nella Striscia di Gaza. “Non possiamo restare a guardare quello che sta succedendo”, ha detto un delegato della Cub durante un incontro a Milano. La Cgil ha ribadito la necessità di “mandare un segnale chiaro di solidarietà”.
Tra i lavoratori, le reazioni sono diverse. Alcuni autisti Atac a Roma ammettono che “la situazione internazionale preoccupa tutti”, ma non mancano timori per i disagi che lo sciopero potrebbe causare nella vita di tutti i giorni. Nei porti di Genova e Livorno, intanto, si registrano già assemblee spontanee tra i dipendenti.
Cosa aspettarsi: orari e settori a rischio
In breve: il 19 settembre lo sciopero interesserà soprattutto il settore privato e alcune categorie della logistica. Il 22 settembre invece lo stop sarà generale, con possibili disagi nei trasporti pubblici (treni fermi dalle 21 di domenica 21 alle 20:59 di lunedì 22), scuole chiuse o con attività ridotte e porti paralizzati per tutta la giornata. Le fasce di garanzia saranno comunque rispettate.
Nei prossimi giorni sindacati e aziende coinvolte comunicheranno ulteriori dettagli sulle modalità operative.
