Catania, 14 novembre 2025 – Marchesi Frescobaldi entra come socio di minoranza nella Tenuta delle Terre Nere, aprendo un nuovo capitolo nella storia del vino sull’Etna. L’accordo, annunciato oggi, nasce da un legame che va oltre gli affari: un’amicizia lunga più di trent’anni tra Lamberto Frescobaldi e Marco De Grazia. Tra incontri, degustazioni e progetti condivisi, il sogno di lavorare insieme, coltivato tra Toscana e Sicilia, prende finalmente forma ai piedi del vulcano.
Un legame che nasce dall’amicizia e dalla passione per il vino
Questa collaborazione non è una semplice operazione finanziaria. “Per decenni Lamberto ed io abbiamo condiviso tempo, amicizia e, naturalmente, tanti vini – insieme abbiamo vissuto anche le gioie e le difficoltà dei nostri figli che crescevano nella stessa scuola”, racconta Marco De Grazia, fondatore della Tenuta delle Terre Nere. La tenuta, nata nel 2002 sulle pendici settentrionali dell’Etna, è diventata in pochi anni un punto di riferimento per i vini vulcanici italiani. “Il caso ci ha dato la spinta, ma soprattutto le nostre idee comuni. All’inizio c’è stata qualche esitazione, poi è arrivato l’entusiasmo”, aggiunge De Grazia.
L’Etna: sfida e fonte d’ispirazione
Investire sull’Etna non è un colpo di fortuna. Negli ultimi anni, la zona si è affermata come una delle più vivaci nel panorama del vino italiano, attirando sia produttori storici che nuovi investitori. “Per me, Marco è sempre stato un punto di riferimento”, spiega Lamberto Frescobaldi, presidente del gruppo toscano. “Nei primi anni ’90, poco dopo il mio matrimonio, abbiamo passato tante serate insieme, stappando bottiglie e parlando di vino. Ascoltavo ogni sua parola: la sua ricerca continua di eleganza, la sua energia, la chiarezza della sua visione”.
Il territorio dell’Etna con i suoi suoli lavici e le forti escursioni termiche offre condizioni uniche per vini dal carattere deciso ma raffinato. La Tenuta delle Terre Nere si estende su circa 55 ettari tra Castiglione di Sicilia e Randazzo, spesso sopra i 700 metri di altitudine. Qui nascono etichette come il Calderara Sottana e il San Lorenzo, apprezzate in Italia e all’estero.
Un progetto comune per vini sempre più ambiziosi
L’ingresso di Marchesi Frescobaldi non cambierà subito la gestione quotidiana della tenuta. Marco De Grazia continuerà a guidare il progetto siciliano, forte di oltre vent’anni di esperienza sull’Etna. “Questa amicizia è diventata qualcosa di più: una passione condivisa e una spinta verso obiettivi più grandi, la voglia di trasformare un’intuizione in vini sempre più raffinati e ambiziosi. Insieme”, sottolinea De Grazia.
Fonti vicine all’accordo parlano di una partecipazione minoritaria del gruppo toscano, senza stravolgere la filosofia produttiva. L’obiettivo è chiaro: rafforzare la presenza internazionale dei vini dell’Etna, puntando su mercati come Stati Uniti, Germania e Giappone.
Un futuro che affonda radici solide
Questa collaborazione arriva in un momento di grande fermento per il vino siciliano. Negli ultimi anni, l’Etna ha visto crescere sia il numero di aziende che la qualità dei prodotti, attirando collezionisti e appassionati. “Il cammino continua”, conclude De Grazia, “alimentato da una lunga amicizia e da una montagna che non smette mai di ispirare”.
Per molti, l’ingresso di un nome storico come Marchesi Frescobaldi è un segnale chiaro: il vino italiano guarda sempre più al Sud e alle sue immense potenzialità. Sull’Etna, tra vigne antiche e paesaggi quasi lunari, la sfida è appena iniziata.
