La vendemmia del 2025 si preannuncia come una delle migliori degli ultimi anni per il settore vitivinicolo italiano. Tuttavia, le denominazioni e i Consorzi vitivinicoli si trovano ad affrontare una situazione complessa, caratterizzata da diversi fattori sfavorevoli, come i dazi imposti dagli Stati Uniti, le difficoltà economiche e un mercato sempre più competitivo. In questo contesto, il Pinot Grigio delle Venezie e il Primitivo di Manduria hanno deciso di adottare misure di autotutela, bloccando l’impianto di nuovi vigneti, per garantire stabilità e valore ai loro prodotti.
Misure di autotutela per il Pinot Grigio delle Venezie
Le regioni del Veneto, Friuli-Venezia Giulia e la Provincia autonoma di Trento hanno approvato una proroga di un anno per la sospensione dell’iscrizione dei vigneti di Pinot Grigio Doc delle Venezie all’albo vitivinicolo. Questa decisione è stata presa per:
- Garantire una gestione più efficace dell’offerta.
- Stabilizzare il mercato, evitando sovrapproduzione e deprezzamento del prodotto.
- Mantenere l’equilibrio tra domanda e offerta.
Il Consorzio ha evidenziato che questa misura è fondamentale, considerando che il Triveneto rappresenta l’85% del Pinot Grigio nazionale e il 43% del Pinot Grigio mondiale.
Strategia del Primitivo di Manduria
Anche il Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria ha intrapreso un percorso simile, adottando un piano operativo che prevede la sospensione di nuove iscrizioni allo schedario viticolo e il blocco delle autorizzazioni per nuovi impianti. Questa strategia ha come obiettivi principali:
- Mantenere il valore e la qualità del Primitivo.
- Contrastare la crescente disinformazione sul vino.
La presidente del Consorzio, Novella Pastorelli, ha sottolineato l’importanza di difendere il settore vitivinicolo italiano, considerato un simbolo dell’identità nazionale e un pilastro fondamentale dell’economia.
L’impatto dei dazi statunitensi
La questione dei dazi statunitensi è particolarmente rilevante per il Primitivo di Manduria, poiché circa il 22% della sua produzione viene esportata negli Stati Uniti, un mercato strategico. Pastorelli ha affermato che è urgente adottare misure coordinate e tempestive, come:
- Regolazione della produzione.
- Rafforzamento delle campagne promozionali sui mercati internazionali.
Queste azioni sono essenziali per garantire la sostenibilità economica delle imprese vitivinicole italiane.
Il Consorzio di Tutela del Primitivo ha recentemente ottenuto la sospensione dell’iscrizione allo schedario viticolo delle superfici destinate alla Doc Primitivo di Manduria e alla Docg Primitivo di Manduria dolce naturale, valido per le campagne vendemmiali dal 2025/2026 al 2029/2030. Questa decisione rappresenta un atto di responsabilità e visione strategica, finalizzato a mantenere un equilibrio tra domanda e offerta.
In aggiunta, entrambi i consorzi stanno implementando campagne promozionali per sensibilizzare il pubblico e combattere la disinformazione sul vino, fondamentale per preservare l’immagine del settore. L’industria vinicola italiana ha bisogno di proteggere e promuovere i propri prodotti di eccellenza, non solo per tutelare l’economia, ma anche per preservare la tradizione e la cultura vitivinicola che caratterizzano il nostro paese.
Il panorama vitivinicolo italiano è in continua evoluzione e le misure adottate dai Consorzi del Pinot Grigio e del Primitivo di Manduria rappresentano un passo importante verso un futuro sostenibile e prospero per il settore. Con un’attenzione crescente alla qualità e alla gestione dell’offerta, questi consorzi si stanno preparando ad affrontare le sfide del mercato globale, mantenendo sempre al centro la tradizione e l’eccellenza che i vini italiani rappresentano.