Esportazioni di vino negli Usa: cosa rivelano i dati di Wine Monitor

Esportazioni di vino negli Usa: cosa rivelano i dati di Wine Monitor

Esportazioni di vino negli Usa: cosa rivelano i dati di Wine Monitor

Redazione Vinamundi

1 Settembre 2025

Il report di Wine Monitor di Nomisma offre un’analisi approfondita sull’andamento delle esportazioni vitivinicole italiane negli Stati Uniti e in altri mercati chiave. I dati relativi al primo semestre del 2025 rivelano una situazione complessa, dove l’“effetto scorte” pre-dazi è l’unico fattore a mantenere in territorio positivo l’export verso gli USA. L’analisi si concentra non solo sul mercato americano, ma anche su altre nazioni dove il vino italiano sta cercando di affermarsi.

Dati sulle esportazioni

Secondo il report, il valore cumulato delle esportazioni nei dodici principali mercati internazionali ha mostrato una crescita del +1,5%, mentre il volume è aumentato del +2,1%. Tuttavia, questi numeri non raccontano l’intera storia, poiché il mercato statunitense ha subito una notevole flessione nel secondo trimestre del 2025. Dopo un avvio promettente, con un incremento del 22% delle importazioni fino a marzo, il periodo da aprile a giugno ha visto una contrazione del -7%. Questo calo è attribuibile alla fine dell’accumulo di scorte da parte degli importatori, in previsione dei dazi tariffari imposti dall’amministrazione Trump.

Andamento nei mercati internazionali

La situazione è ulteriormente complicata dalla pending decision della Corte d’Appello USA riguardo alla legittimità dei dazi, in seguito a una causa avviata da alcune aziende locali, tra cui l’importatore di vini italiani Victor Schwartz. Denis Pantini, responsabile di Nomisma Wine Monitor, sottolinea la necessità per le aziende vinicole italiane di adattarsi velocemente e di esplorare nuovi mercati per compensare la potenziale contrazione negli Stati Uniti.

Come si stanno comportando gli altri mercati? Ecco alcuni dati significativi:

  1. Canada: le vendite di vini italiani hanno registrato un aumento dell’11% nel primo semestre del 2025, grazie alla sostituzione dei vini statunitensi, le cui importazioni sono crollate di oltre il 65%.
  2. Germania: i vini italiani hanno visto un balzo in avanti del +10,3% a valore.
  3. Regno Unito: flessione delle importazioni di vini italiani del -7% a valore.
  4. Giappone e Brasile: mostrano segni di crescita.

Riflessioni sulle categorie di vino

Analizzando le singole categorie di vini, il report evidenzia un rallentamento nella crescita degli spumanti italiani, che hanno registrato un incremento del +1% a valore e del +6% a volume nei dodici mercati monitorati. I mercati più dinamici per questa categoria risultano essere Giappone, Stati Uniti e Cina, mentre il Regno Unito, la Francia e l’Australia hanno mostrato flessioni significative.

Per quanto riguarda i vini fermi e frizzanti, la Germania si distingue per un recupero notevole, con un aumento del +14,2% a valore. Questa performance positiva contrasta con le flessioni osservate in mercati come il Regno Unito e la Cina, dove le importazioni hanno registrato diminuzioni rispettivamente del -8,1% e del -10,5%.

Pantini avverte che un eventuale declino del mercato statunitense avrà un impatto considerevole sull’export vitivinicolo italiano, già in difficoltà a causa di un trend di consumo interno in rallentamento. La crescita di mercati alternativi non sarà immediata e potrebbe non compensare le perdite nel breve termine. Pertanto, le aziende italiane devono considerare con maggiore attenzione nuove aree geografiche per l’espansione, diversificando i mercati di sbocco.

In sintesi, il report di Wine Monitor di Nomisma fornisce una visione chiara e dettagliata della situazione attuale del mercato vitivinicolo, sottolineando la necessità di un’analisi attenta e di un approccio strategico per affrontare le sfide future. La qualità del vino italiano è riconosciuta in tutto il mondo, ma ora più che mai è imperativo sfruttare questa reputazione per esplorare nuove opportunità e garantire una presenza solida nei mercati globali.

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