Ristorante di New York lancia il conto “su misura”: i clienti scelgono quanto pagare

Ristorante di New York lancia il conto “su misura”: i clienti scelgono quanto pagare

Ristorante di New York lancia il conto “su misura”: i clienti scelgono quanto pagare

Redazione

12 Novembre 2025

New York, 12 novembre 2025 – Nel cuore pulsante del Lower East Side di Manhattan, Community Kitchen si conferma come un pioniere della ristorazione gourmet, portando avanti una filosofia che va oltre il semplice pasto: il diritto universale a un buon cibo accessibile a tutti. Questo ristorante di alta cucina ha radicalmente trasformato l’esperienza del fine dining con un innovativo sistema di pagamento a scala mobile, che permette ai clienti di scegliere quanto pagare per lo stesso menù raffinato.

Ristorante di New York lancia il conto “su misura”: i clienti scelgono quanto pagare
Ristorante di New York lancia il conto “su misura”: i clienti scelgono quanto pagare

Un modello di pagamento innovativo per un accesso equo alla gastronomia

La caratteristica distintiva di Community Kitchen è la possibilità per i clienti di pagare un prezzo commisurato alle proprie possibilità economiche: 15, 45 o 125 dollari. Questa iniziativa si ispira al concetto di “scala mobile” ma ne reinterpreta il senso, applicandolo alla ristorazione di alto livello. Come si legge nel manifesto del locale, “Il buon cibo non è così ampiamente disponibile come potrebbe essere se le risorse fossero distribuite in modo equo. La nostra scala mobile è un metodo di pagamento che cerca di raggiungere questo obiettivo.”

Il progetto, ideato da Mark Bittman, ex editorialista culinario del New York Times e noto attivista per la giustizia alimentare, è nato per fornire un’alternativa al modello tradizionale del ristorante di lusso, spesso esclusivo e inaccessibile per molti. Bittman, che oggi dirige il ristorante, sottolinea con forza che “l’accesso al buon cibo è un diritto universale”. L’iniziativa, inizialmente sperimentale e attiva fino a dicembre, mira a diventare una realtà permanente.

Un menù gourmet per tutti: la cucina di chef Sanders

Da Community Kitchen, ogni ospite assapora lo stesso menù di ispirazione fine dining, ideato e curato dalla chef Sanders. Il menu varia stagionalmente ma mantiene un equilibrio tra raffinatezza e accessibilità, con piatti che valorizzano ingredienti locali e genuini, preparati con tecniche sofisticate ma familiari. Recentemente, gli ospiti hanno potuto degustare piatti come mela selvatica al forno con sale, tè al pomodoro, insalata con shishitos e acciughe, tuorlo marinato con germogli di piselli, cassoulet di agnello e torta di prugne.

La chef Sanders spiega che l’obiettivo è far avvicinare anche i neofiti alla cucina gourmet, utilizzando ingredienti riconoscibili ma presentati in modi innovativi. “Molti dei nostri clienti non avevano mai assaggiato piatti del genere. Una volta che provano qualche boccone inaspettatamente buono, si fidano per il resto del percorso.”

Community Kitchen: sostenibilità e comunità al centro del progetto

Community Kitchen è sostenuto anche da donazioni private che permettono di mantenere elevati standard culinari senza dover imporre prezzi proibitivi. Questo supporto esterno è fondamentale per la sostenibilità dell’iniziativa e per garantire che il ristorante possa operare con una missione sociale oltre che gastronomica. La direttrice della comunicazione, Maya Vilaplana, afferma: “Sono questi contributi che ci consentono di offrire piatti di alta qualità a prezzi accessibili. Le persone vengono, restano sorprese e spesso tornano con amici e familiari.”

Il ristorante ha inoltre adottato una politica di ospitalità flessibile: non è necessario prenotare per sedersi e mangiare, un invito aperto a tutti a condividere la stessa tavola, indipendentemente dalle condizioni economiche.

Questo approccio inclusivo si arricchisce anche di un ambiente attrezzato per corsi di cucina e sperimentazioni gastronomiche, con una cucina professionale dotata di forno ventilato a gas, sei fuochi e tutte le attrezzature necessarie per promuovere la creatività culinaria e l’apprendimento.

Mark Bittman, attraverso Community Kitchen, continua dunque a promuovere una visione della gastronomia che abbraccia la giustizia sociale, la sostenibilità e l’accessibilità, dimostrando che il fine dining può essere una esperienza condivisa e democratica, oltre che un piacere per il palato.

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