Chardonnay Rosé: il nuovo protagonista ufficiale dello Champagne

Chardonnay Rosé: il nuovo protagonista ufficiale dello Champagne

Chardonnay Rosé: il nuovo protagonista ufficiale dello Champagne

Redazione Vinamundi

24 Ottobre 2025

Nell’ultima settimana, dal 18 al 24 ottobre 2025, il mondo del vino ha registrato importanti sviluppi, non solo in Italia ma anche all’estero. Tra le notizie più rilevanti spicca l’ingresso dello Chardonnay Rosé tra i vitigni ufficiali della regione dello Champagne, un evento che promette di rivoluzionare la produzione di queste celebri bollicine francesi. Si tratta di un periodo ricco di novità e risultati significativi per il settore vitivinicolo, come evidenziato in questo resoconto settimanale.

Chardonnay Rosé: un nuovo capitolo per lo Champagne

La recente approvazione dello Chardonnay Rosé come ottavo vitigno ufficiale dello Champagne rappresenta una vera e propria novità per la denominazione. Fino ad oggi, le varietà autorizzate per la produzione delle famose bollicine includevano sette tipologie: Pinot Noir, Meunier, Chardonnay, Arbane, Petit Meslier, Pinot Blanc e Pinot Gris. Con l’introduzione dello Chardonnay Rosé, si aprono nuove possibilità per i produttori, che potranno sperimentare combinazioni aromatiche e gustative inedite, mantenendo al contempo l’identità tradizionale dello Champagne.

Lo Chardonnay Rosé è una mutazione naturale dello Chardonnay Blanc, caratterizzata da un’acidità leggermente superiore e una complessità aromatica più accentuata. La sua presenza nei vigneti è stata sostenuta da esperti come l’ampelografo Rémi Couvreur-Périn, che ha lavorato per preservarne le caratteristiche uniche. L’obiettivo dell’inserimento di questo vitigno non è solo quello di diversificare l’offerta, ma anche di aumentare la resilienza delle coltivazioni ai cambiamenti climatici, un tema sempre più centrale nel dibattito enologico.

Riconoscimenti per il Recioto della Valpolicella

Oltre a questa novità nel mondo dello Champagne, un altro importante riconoscimento riguarda il Recioto della Valpolicella, che è stato ufficialmente accolto tra i Presìdi Slow Food. Questo è un traguardo significativo per la promozione e la salvaguardia di una delle più antiche e tradizionali denominazioni italiane. Il Recioto, noto per il suo profilo dolce e aromatico, rappresenta solo lo 0,6% della produzione della Valpolicella, ma è considerato il “padre” dell’Amarone, grazie al suo metodo di produzione caratteristico.

Il Presidio Slow Food si propone di tutelare le tecniche tradizionali di produzione, garantendo pratiche sostenibili e rispettose dell’ambiente. Attualmente, sette produttori hanno aderito al progetto, ma si prevede di coinvolgerne molti altri nel prossimo futuro. Il Regolamento stabilisce criteri rigorosi, come il divieto di diserbo chimico e l’appassimento delle uve in fruttaio per almeno 100 giorni.

Vendemmia 2025: risultati e sfide

In Italia, la vendemmia 2025 ha portato buone notizie per la DOC Lugana, con risultati qualitativi eccellenti. Il Consorzio Lugana DOC ha comunicato che le ultime uve sono state raccolte recentemente, con una qualità che promette vini freschi e sapidi, grazie a livelli di acidità superiori alla media. Un aspetto da sottolineare è l’impegno crescente per la sostenibilità, con l’87% delle superfici vitate certificate secondo standard ambientali.

D’altra parte, il Vino Nobile di Montepulciano ha mostrato una performance sorprendente negli Stati Uniti, con un aumento delle esportazioni del 4,8% in volume, nonostante una flessione generale del mercato vinicolo italiano. Questo successo è attribuibile a un’intensa attività di promozione e valorizzazione nei mercati esteri, che ha contribuito a consolidare la reputazione di questa storica denominazione.

Vendemmia in Germania: un anno difficile

Non tutte le notizie sono positive, tuttavia. La vendemmia 2025 in Germania ha registrato un calo significativo, con la produzione stimata attorno ai 7,3 milioni di ettolitri, il dato più basso dal 2010. Le cause di questo ridimensionamento sono state attribuite a rese inferiori e a condizioni climatiche avverse, che hanno portato a una selezione rigorosa delle uve. Nonostante la quantità ridotta, la qualità delle uve raccolte è promettente, con un’aspettativa di vini aromatici e concentrati.

Riflessioni sul futuro del vino

Mentre il mondo del vino continua a evolversi, l’introduzione dello Chardonnay Rosé nello Champagne e il riconoscimento del Recioto della Valpolicella sono segnali di una volontà di innovazione e sostenibilità che caratterizzano il settore. I produttori sono sempre più consapevoli dell’importanza di preservare le tradizioni, ma anche di adattarsi alle nuove sfide del mercato e dei cambiamenti climatici. Rimanere aggiornati sulle ultime novità e tendenze è fondamentale per tutti gli appassionati di vino.

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