Calano le vendite di bibite analcoliche nei supermercati: un’estate inaspettata

Calano le vendite di bibite analcoliche nei supermercati: un'estate inaspettata

Calano le vendite di bibite analcoliche nei supermercati: un'estate inaspettata

Redazione Vinamundi

3 Ottobre 2025

Le bibite analcoliche hanno sempre rappresentato una scelta rinfrescante, soprattutto durante i mesi estivi. Tuttavia, i dati recenti dell’Associazione Italiana delle Bibite Analcoliche (Assobibe) rivelano un trend preoccupante: le vendite di queste bevande nei supermercati e nei negozi di grande distribuzione (Gdo) stanno subendo un calo significativo, anche nei mesi tradizionalmente favorevoli come luglio e agosto.

Nel mese di giugno, si era registrato un lieve incremento nelle vendite, ma questo ottimismo è stato rapidamente oscurato da una contrazione nei mesi successivi. A luglio, le vendite sono scese del 4,3%, mentre ad agosto il calo ha raggiunto un preoccupante 11,3%. Questo declino ha colpito praticamente tutti i segmenti di mercato, tra cui:

  1. Acque toniche: -4,2% a luglio e -11,3% ad agosto
  2. Bevande a base di tè: -7,3% a luglio e -17,3% ad agosto
  3. Chinotti: -8,7% a luglio e -17,9% ad agosto
  4. Aranciate e limonate: -6,3% e -12,5% per le aranciate, -2,4% e -12,8% per le limonate
  5. Gazzose e aperitivi analcolici: cali tra il 3,7% e il 13,6% per le gazzose, e tra l’11,9% e il 15,2% per gli aperitivi

Questi dati, secondo Assobibe, mettono in luce le difficoltà di un settore già in crisi, che deve affrontare consumi in contrazione in un contesto economico instabile. Il presidente di Assobibe, Giangiacomo Pierini, ha dichiarato: «È particolarmente preoccupante che ciò avvenga in estate, il periodo di punta per il nostro comparto». Il calo delle vendite rappresenta un segnale allarmante per un settore che ha sempre fatto affidamento su questa stagione per recuperare volumi e fatturato.

Cambiamenti nei comportamenti dei consumatori

Uno dei fattori che contribuiscono a questa situazione è la crescente preoccupazione per la salute e il benessere. I consumatori stanno riconsiderando le loro abitudini alimentari, optando per alternative più salutari come acqua, tè freddo non zuccherato o bevande a basso contenuto calorico. La pandemia di COVID-19 ha accelerato questo cambiamento, con un numero crescente di persone che preferiscono rimanere a casa e preparare le proprie bevande piuttosto che acquistare bibite pronte.

L’impatto della Sugar Tax

Un ulteriore elemento di preoccupazione per il settore è l’imminente introduzione della Sugar Tax, prevista per il 2026. Questa tassa colpirà le bevande contenenti zuccheri aggiunti e, sebbene sia stata oggetto di discussione e rinvii, sembra sempre più probabile che venga implementata. Pierini ha definito questa misura come «insostenibile e dannosa per la filiera delle bevande analcoliche», già in difficoltà. Ha aggiunto che è fondamentale cancellare questa tassa, poiché crea un clima di incertezza che frena la competitività e ha ripercussioni negative per produttori e famiglie italiane.

Innovazione e futuro del settore

Nonostante le sfide attuali, ci sono segnali che alcune aziende stiano cercando di adattarsi alle nuove esigenze dei consumatori. L’innovazione continua e l’offerta di prodotti a ridotto contenuto calorico o privi di zuccheri sono strategie adottate da alcune marche per recuperare quote di mercato. Le bevande funzionali, che promettono benefici per la salute, e le opzioni a base di ingredienti naturali stanno guadagnando terreno, rispondendo alla crescente domanda di opzioni più salutari.

Tuttavia, il percorso verso la ripresa per il settore delle bibite analcoliche non sarà semplice. Le aziende dovranno affrontare sfide economiche, la concorrenza delle bevande alternative e le pressioni normative legate alla Sugar Tax. In un contesto così dinamico e in continua evoluzione, il settore delle bibite analcoliche dovrà innovare e adattarsi a un mercato sempre più competitivo e attento alla salute.

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