Bolognafiere sta rafforzando la propria posizione come principale alternativa fieristica nel settore del vino, superando la storica concorrenza di Verona. La fiera emiliana ha già ottenuto manifestazioni di grande prestigio, come Slow Wine, in collaborazione con Slow Food, e il Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti, gestito dalla FIVI. Inoltre, è in programma la prima edizione della Champagne Experience, che si svolgerà a Bologna dal 5 al 6 ottobre. Questi eventi non solo rappresentano un punto di riferimento per gli appassionati di vino, ma anche un’importante opportunità per le cantine italiane di farsi conoscere e apprezzare a livello nazionale e internazionale.
Espansione internazionale con United Experience
Recentemente, Bolognafiere ha annunciato l’acquisizione del 30% della società statunitense United Experience, un passo strategico per espandere la propria presenza sulla scena fieristica internazionale. Il 70% della società rimarrà sotto il controllo di FiereItaliane Sea. Questa manovra, effettuata tramite la filiale americana BolognaFiere Usa, porterà all’organizzazione di tre eventi dedicati al vino in mercati chiave: Londra, Ho Chi Minh City (Vietnam) e Città del Messico. Tutti e tre gli eventi porteranno il brand Wine Experience e saranno lanciati nel 2026.
Opportunità nei mercati emergenti
L’iniziativa di Bolognafiere si inserisce in un contesto di crescente interesse per i vini italiani all’estero. Gli eventi sono progettati per supportare le cantine italiane nella loro espansione verso mercati ad alto potenziale, specialmente in un momento in cui le tensioni commerciali, come i dazi statunitensi, spingono le aziende a diversificare le loro destinazioni di export.
Vietnam: Con una popolazione di circa 100 milioni di abitanti e un PIL in crescita del 5%, il Vietnam rappresenta un’opportunità interessante per le esportazioni vinicole italiane. Attualmente, il 24% delle importazioni di vino in Vietnam proviene dall’Italia, con previsioni di crescita del 45% in volume e del 90% in valore nel biennio 2026-2027.
Messico: Questo paese emerge come un mercato in espansione, con un aumento del 60% del consumo di vino pro-capite negli ultimi anni. Si prevede che il mercato raggiunga un valore di 6 miliardi di dollari entro il 2030, con il 70% delle vendite coperto da importazioni.
Londra: La capitale britannica è già il terzo mercato di destinazione per i vini italiani, con un valore di 851 milioni di euro. La prima edizione di Wine Experience si svolgerà a Londra il 26 e 27 aprile 2026 presso i padiglioni di ExCel.
Un futuro promettente per il vino italiano
Dopo l’evento di Londra, il Vietnam ospiterà la manifestazione il 11 e 12 giugno 2026 presso l’Adora Exhibition Center di Ho Chi Minh City, mentre Città del Messico ospiterà l’evento il 10 e 11 novembre 2026 presso l’Expo Santa Fe. Questi eventi rappresentano un’importante opportunità per le cantine italiane di presentare le loro eccellenze a un pubblico internazionale, creando relazioni commerciali e ampliando la loro rete di distribuzione.
Antonio Bruzzone, CEO di BolognaFiere Group, ha commentato: “Il settore vitivinicolo è uno dei pilastri dell’agroalimentare italiano e un ambasciatore straordinario della cultura del nostro Paese nel mondo. Con Wine Experience, BolognaFiere contribuisce a valorizzare questa eccellenza, offrendo un formato innovativo e uno strumento concreto per sostenere l’export delle cantine italiane in un contesto internazionale complesso e in continua evoluzione.”
In un mercato globale sempre più competitivo, la capacità di Bolognafiere di attrarre e gestire eventi di livello internazionale rappresenta un passo importante per il futuro del vino italiano, rafforzando la sua reputazione e il suo valore all’estero. La fiera non solo promuove i vini italiani, ma crea anche opportunità di networking e collaborazione tra produttori, distributori e buyer a livello mondiale.
