Negli ultimi anni, BolognaFiere si è affermata come un punto di riferimento per i piccoli produttori di vino italiani, diventando un vero e proprio hub per artigiani e appassionati del settore vitivinicolo. Questa evoluzione è il risultato di un impegno costante e strategico, che ha visto la fiera bolognese collaborare con associazioni e movimenti che promuovono la qualità e la cultura del vino.
Collaborazione con Slow Food
Uno dei principali partner di BolognaFiere è Slow Food, con cui è stata avviata una sinergia proficua, culminata nella Slow Wine Fair. Quest’anno, la collaborazione si rafforza ulteriormente con l’ingresso dei Presìdi di Slow Food al Sana Food, il salone del cibo biologico, che si terrà a Bologna dal 22 al 24 febbraio 2026. L’unione di queste due manifestazioni rappresenta un’occasione unica per valorizzare non solo il vino, ma l’intero comparto agroalimentare, evidenziando l’importanza di un approccio sostenibile e rispettoso della tradizione.
Mercato dei Vini e Fivi
Accanto a Slow Food, BolognaFiere ospita anche la Fivi – Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti, un’organizzazione che riunisce oltre 1.700 soci provenienti da tutta Italia. Dal 2019, la Fivi ha scelto BolognaFiere come sede per il suo Mercato dei Vini, un evento che attira migliaia di visitatori e appassionati del settore. La fiera ha recentemente rinnovato l’accordo per ospitare il Mercato dei Vini fino al 2028, con la prossima edizione prevista dal 15 al 17 novembre 2025. Questo evento non è solo una vetrina per i piccoli produttori, ma è anche un’importante occasione di incontro tra produttori, venditori e consumatori, dove si celebra la passione per il vino e l’artigianato legato a questo straordinario prodotto.
L’importanza del Mercato dei Vini
L’attesa per la quattordicesima edizione del Mercato dei Vini cresce, con la partecipazione di oltre 1.000 vignaioli provenienti da ogni angolo d’Italia e delegazioni di vignaioli europei rappresentanti delle associazioni nazionali appartenenti a Cevi – Confédération Européenne des Vignerons Indépendants. Questo scambio culturale e commerciale rappresenta un’opportunità per i produttori di confrontarsi, apprendere e condividere esperienze con colleghi di altri paesi, creando una rete di collaborazione che può solo arricchire il panorama vitivinicolo europeo.
Rita Babini, presidente della Fivi, ha espresso l’entusiasmo per l’evento, affermando: “Non vediamo l’ora di riaprire le porte del Mercato dei Vini per accogliere il nostro pubblico di appassionati e operatori e, per tre giorni, divertirci insieme a loro.” Le sue parole riflettono l’idea che il vino debba essere un prodotto accessibile e godibile da tutti, piuttosto che un simbolo di esclusività. Babini ha sottolineato l’importanza di riportare il vino alla sua essenza: un prodotto contadino che, pur potendo raggiungere alti livelli di qualità e prestigio, deve sempre mantenere un legame con le sue origini.
Il Mercato dei Vini non è solo una fiera, ma un vero e proprio festival della cultura vinicola, dove produttori, venditori, appassionati e curiosi possono incontrarsi, scambiarsi idee e riflessioni. Come sostiene Babini, “Al Mercato dei Vini, produttori, venditori, consumatori e appassionati potranno guardarsi negli occhi, fermarsi a riflettere e condividere una nuova strada.” Questo approccio inclusivo e partecipativo rappresenta una piccola rivoluzione nel mondo del vino, spesso percepito come elitario e distante dai consumatori.
In un panorama in continua evoluzione, caratterizzato da una crescente attenzione verso la sostenibilità e la qualità, BolognaFiere si conferma come un fulcro vitale per il vino italiano. La sinergia con Slow Food e la Fivi rappresenta un esempio di come le fiere possano svolgere un ruolo cruciale nella valorizzazione delle tradizioni locali e nella promozione di un consumo consapevole. È un momento storico per il settore, che si prepara a scrivere nuovi capitoli nel racconto del vino italiano, un racconto che non può prescindere dalla passione e dal lavoro di chi ogni giorno dedica la propria vita alla terra e al suo frutto più pregiato.