BolognaFiere: il nuovo epicentro per i piccoli produttori di vino tra Slow Wine Fair e Fivi

BolognaFiere: il nuovo epicentro per i piccoli produttori di vino tra Slow Wine Fair e Fivi

BolognaFiere: il nuovo epicentro per i piccoli produttori di vino tra Slow Wine Fair e Fivi

Redazione Vinamundi

6 Settembre 2025

Negli ultimi anni, BolognaFiere ha consolidato il suo ruolo come punto di riferimento per i piccoli produttori di vino e gli artigiani del settore. Questa evoluzione si è manifestata attraverso una serie di iniziative e partnership, culminando nella creazione di eventi di grande rilevanza come la Slow Wine Fair e il Mercato dei Vini organizzato dalla Fivi (Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti). Questi appuntamenti non solo celebrano la cultura del vino, ma promuovono anche l’importanza della sostenibilità e della qualità, rendendo BolognaFiere un hub centrale per il mondo del vino italiano.

Collaborazione con Slow Food

La collaborazione tra BolognaFiere e Slow Food ha origini profonde, ma quest’anno si è intensificata ulteriormente con l’integrazione dei Presìdi di Slow Food all’interno del Sana Food, il salone dedicato al cibo biologico. Questo evento si terrà a Bologna dal 22 al 24 febbraio 2026, parallelamente alla Slow Wine Fair, creando così un’opportunità unica per mettere in mostra il vino di alta qualità e biologico. I Presìdi rappresentano piccole produzioni locali che preservano metodi tradizionali e varietà autoctone, contribuendo a una biodiversità fondamentale per il futuro dell’enogastronomia italiana.

Mercato dei Vini: un appuntamento imperdibile

La Fivi, con oltre 1.700 soci provenienti da tutte le regioni italiane, ha trovato in BolognaFiere la cornice ideale per il Mercato dei Vini. Questo evento, che si svolgerà dal 15 al 17 novembre 2025 e continuerà fino al 2028 grazie al rinnovo dell’accordo con la fiera bolognese, è considerato il principale appuntamento per i vignaioli indipendenti. Qui, i produttori possono:

  1. Far conoscere il proprio lavoro.
  2. Interagire direttamente con i consumatori.
  3. Promuovere un dialogo che valorizza il vino come prodotto artigianale e culturale.

Gianpiero Calzolari, presidente di BolognaFiere, ha sottolineato l’importanza di questo evento, affermando: “Siamo orgogliosi di poter confermare BolognaFiere come la casa dei Vignaioli Indipendenti fino al 2028.” Questa affermazione evidenzia non solo il valore economico dell’evento, ma anche il suo significato culturale per la città di Bologna e per il settore vitivinicolo italiano.

Un laboratorio di idee e pratiche

Il Mercato dei Vini n. 14 attira l’attenzione di appassionati e professionisti del settore, con la partecipazione di circa 1.000 vignaioli provenienti da ogni angolo d’Italia, insieme a delegazioni di produttori europei. Questo scambio internazionale arricchisce ulteriormente l’offerta, permettendo ai visitatori di scoprire nuove etichette e di confrontarsi con diverse tradizioni vinicole. La presenza di 32 soci della Fioi (Federazione Italiana Olivicoltori Indipendenti) testimonia l’interconnessione tra il mondo del vino e dell’olio, due pilastri dell’enogastronomia italiana.

Rita Babini, presidente della Fivi, ha espresso l’entusiasmo per il ripristino di questo importante evento, sottolineando la necessità di riportare il vino alla sua essenza: “Il vino è leggerezza, ma quanta gravità a volte si trova sul groppone.” La sua visione rappresenta una vera e propria filosofia che mira a democratizzare il consumo del vino, rendendolo accessibile e comprensibile a tutti, senza rinunciare alla qualità e alla tradizione.

Durante il Mercato dei Vini, i produttori, i venditori e i consumatori hanno l’opportunità di interagire direttamente, creando momenti di confronto e riflessione. Questo tipo di interazione è fondamentale per costruire una comunità attenta e consapevole, pronta a sostenere i piccoli produttori e le loro storie. L’evento si configura quindi come un laboratorio di idee e pratiche, dove il vino diventa il mezzo per raccontare non solo un prodotto, ma un intero mondo di passioni, tradizioni e innovazioni.

In un periodo in cui il settore vitivinicolo si confronta con sfide importanti, come il cambiamento climatico e la globalizzazione, BolognaFiere si propone come un faro di speranza e innovazione. La promozione di eventi come il Mercato dei Vini e la Slow Wine Fair dimostra un impegno concreto verso la valorizzazione del territorio e la sostenibilità, elementi chiave per il futuro del vino italiano. La capacità di BolognaFiere di attrarre e connettere produttori locali e internazionali rappresenta un modello da seguire, non solo per il settore vinicolo, ma per l’intero panorama fieristico e gastronomico del paese.

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