Autore: Jennifer Caspani

Jennifer Caspani

Comasca, poco più che 20enne, dal 2018 scrivo per alcuni grandi editori italiani occupandomi principalmente di salute e benessere, scienze e tecnologia. L’empatia è il mio punto di forza, soprattutto se si tratta di comprendere le emozioni delle persone più introverse, ancor meglio se hanno quattro zampe, una coda scodinzolante e tanta voglia di rincorrere un bastone.

In queste settimane che seguono la Pasqua, oltre alle uova di cioccolato e alle colombe, non può mancare sulle tavole degli italiani il casatiello, una torta salata della tradizione napoletana dall’impasto soffice e ricco di sapore. Secondo la tradizione, il casatiello napoletano viene servito insieme a un assortimento di salumi come antipasto del pranzo di Pasqua, ma può anche costituire una portata a sé, che viene spesso riproposta anche dopo le festività. In entrambi i casi, per gustarne al meglio i sapori è importante scegliere con cura il vino che si intende sorseggiare in suo abbinamento. Il vino ideale per…

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C’è un nesso tra il nostro carattere, la nostra personalità e le caratteristiche sensoriali dei vini che ci piacciono? La risposta è affermativa, secondo uno studio nato dalla collaborazione tra due università italiane: l’Università di Verona e l’Università di Macerata. I risultati, pubblicati sulle pagine della rivista specializzata Food Quality and Preference, suggeriscono che è possibile capire quali sono i gusti in fatto di vino a partire dalla personalità di ciascuno di noi. Vino e personalità Studiando i gusti e le personalità di 1200 adulti italiani di età compresa tra i 18 e gli 87 anni, gli studiosi sono riusciti…

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È uno dei vitigni più diffusi non solo in Italia, ma nell’intera area del Mediterraneo, e può essere sia a bacca bianca che a bacca nera. Stiamo parlando del vitigno Malvasia, la cui storia è strettamente legata alla storia di Venezia capitale del vino del Mediterraneo. Ecco nel dettaglio le sue caratteristiche e la sua origine. Cenni storici Il nome Malvasia deriva da un piccolo paese del Peloponneso, Moni Emvasis (“porto con una sola entrata”), dove i veneziani ebbero l’occasione di gustare per la prima volta questo vino “dolce aromatico medicamentoso”. Storpiarono poi il nome in Malvagia poi tradotto in…

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È la varietà a bacca rossa tra le più amate e diffuse in tutto il mondo. Un vino goloso e vellutato, tra i più apprezzati dagli intenditori. Stiamo parlando del vitigno Merlot, che spesso viene assemblato con Cabernet Sauvignon e Cabernet Franc, come avviene nei Tagli Bordolesi. Ecco nel dettaglio le origini di questo vitigno, e le sue caratteristiche. Origine e storia del Merlot Il nome del vitigno Merlot deriva proprio l’appetibilità dei suoi acini, particolarmente apprezzati anche dai merli. Il Merlot, conosciuto anche come Médoc Nir, Picard, Sémillon rouge, è cresciuto inizialmente in Gironda, nella Francia sudoccidentale, per poi…

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Tra i vitigni di spicco del Piemonte c’è il Dolcetto, assoluto protagonista di alcune eccellenti denominazioni piemontesi. Da questo vitigno derivano diverse denominazioni piemontesi particolarmente amate dagli intenditori, tra cui il Dolcetto d’Acqui D.O.C., il Dolcetto d’Alba D.O.C., il Dolcetto di Diano d’Alba o Diano d’Alba D.O.C.G., il Dolcetto d’Asti D.O.C., il Dolcetto di Ovada D.O.C e il Dogliani D.O.C.G. Tutti vini ricavati da uve 100% Dolcetto, tranne il Dolcetto di Ovada D.O.C che consente l’utilizzo, per un massimo del 3%, di altri vitigni non aromatici idonei alla coltivazione in Piemonte. Ecco l’origine del Dolcetto e le sue caratteristiche. Origini…

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Quali sono i migliori vini rossi italiani? Ogni critico ha il proprio parere sulle bottiglie che assaggia e ogni guida ha criteri diversi di valutazione delle etichette. In soccorso, come ogni anno, è arrivata la classifica del mensile Gentleman, che ha unito vino per vino, i valori assegnati alle etichette dalle guide autorevoli, stilando un’unica classifica. È il Sassicaia di Tenuta San Guido a guidare la top 100 2023 stilata dal magazine di Class editori, incrociando e sommando i punteggi delle sei guide italiane: Vini d’Italia (Gambero Rosso), I vini di Veronelli, Bibenda (Fondazione italiana sommelier), Vitae (Associazione italiana sommelier),…

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È il primo vino dell’anno, disponibile a inizio novembre, ed è considerato il “vino delle caldarroste”. Un vino semplice, ma molto profumato e saporito, che porta il buonumore. Stiamo parlando del vino novello, che non è assolutamente da confondere con il “vino nuovo”, con cui ci si riferisce al vino non ancora invecchiato ma che può essere sottoposto a un processo di invecchiamento. Il suo nome deriva dal francese vin nouveau ed è nato in Francia. Ma cos’è esattamente? “La qualificazione di “novello”, regolamentata da un decreto del 1992, può essere attribuita solo a vini I.G.T. e V.Q.P.R.D. bianchi o…

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