Aumenti sigarette: scopri quanto costerà ogni prodotto

Aumenti sigarette: scopri quanto costerà ogni prodotto

Aumenti sigarette: scopri quanto costerà ogni prodotto

Redazione Vinamundi

25 Ottobre 2025

Negli ultimi anni, il settore del fumo ha subito notevoli trasformazioni, sia per quanto riguarda le normative che per le dinamiche di mercato. Con l’introduzione di nuovi aumenti delle accise programmati dal governo, si prevede che il settore possa garantire oltre un miliardo di euro alla manovra economica nei prossimi tre anni. Tuttavia, questi aumenti potrebbero spingere i consumatori verso il mercato illegale, creando una serie di sfide per le autorità e le multinazionali del tabacco. Questo articolo esplora nel dettaglio gli aumenti previsti per vari prodotti del tabacco, analizzando le implicazioni di tali misure.

Aumenti delle accise sulle sigarette

Secondo la prima bozza della manovra, i prezzi delle sigarette subiranno un incremento significativo. Nel 2026, l’aumento previsto sarà di circa 14-15 centesimi per pacchetto, portando il totale a un incremento di 60 centesimi nel triennio di programmazione. Nel 2027, si prevede un aumento più contenuto, compreso tra i 10 e i 12 centesimi, mentre nel 2028 l’incremento si attesterà sui 12-13 centesimi. È importante notare che le compagnie di tabacco avranno la facoltà di decidere se trasferire l’intero aumento sul prezzo al consumo o se assorbirlo in parte, il che potrebbe influenzare le scelte dei consumatori.

Aumenti per tabacco trinciato e sigaretti

Per quanto riguarda il tabacco trinciato, gli aumenti saranno più significativi. Nel 2026, il prezzo di ogni busta di tabacco trinciato aumenterà di circa 50 centesimi. Considerando che una busta corrisponde generalmente a un numero di sigarette superiore a quelle contenute in un pacchetto tradizionale, l’aumento si tradurrebbe in un incremento di circa 22 centesimi per ogni sigaretta. Negli anni successivi, gli aumenti si stabilizzeranno sotto i 10 centesimi all’anno.

Anche per i sigaretti, gli aumenti previsti sono consistenti: nel 2026 si parla di un incremento di circa 28 centesimi a pacchetto. Questo si tradurrebbe in un prezzo vicino ai 12-13 euro per 20 sigaretti nel 2026, con aumenti di circa 11 centesimi all’anno nei due anni successivi. Queste scelte fanno parte di una strategia più ampia per prepararsi all’implementazione della direttiva europea sulle accise sui prodotti del tabacco (Ted), evitando così uno shock improvviso nel mercato.

Tabacco riscaldato e bustine di nicotina

Un altro prodotto che subirà aumenti è il tabacco riscaldato. Le previsioni indicano un incremento che si estenderà nel triennio, con un aumento stimato del 42% entro il 2028. Questo si traduce in un incremento di circa 12-13 centesimi nel 2026, con aumenti sotto i 10 centesimi nei due anni successivi. Anche in questo caso, l’obiettivo è quello di mitigare gli impatti negativi legati all’entrata in vigore della direttiva Ted.

Per quanto riguarda le bustine di nicotina, la bozza della manovra non prevede aumenti delle accise. Tuttavia, introduce regolamenti più severi riguardo alle caratteristiche e agli elementi che devono contenere i pacchetti. Un aspetto rilevante è l’introduzione di un limite massimo di nicotina per singolo involucro, fissato a 16,6 milligrammi. Inoltre, viene stabilito che le bustine di nicotina possano essere vendute esclusivamente nei tabaccai, escludendo la possibilità di acquisto online. Queste misure sono state introdotte per garantire una maggiore sicurezza, richiedendo che i pacchetti indichino chiaramente la dose di nicotina e includano avvertenze sanitarie.

Impatto sul mercato e sul contrabbando

Con l’aumento delle accise sui prodotti del tabacco, ci si aspetta che una parte della clientela possa orientarsi verso il mercato illegale, favorendo il contrabbando di sigarette e altri prodotti. Questo fenomeno non è nuovo: negli ultimi anni, il contrabbando ha rappresentato una sfida significativa per le autorità italiane, che hanno cercato di combatterlo con una serie di misure di controllo. L’aumento dei prezzi potrebbe, infatti, spingere i consumatori a cercare alternative più economiche, aumentando la domanda di prodotti non tassati.

Considerazioni finali

L’approccio graduale adottato dal governo per aumentare le accise sul tabacco si prefigge di evitare un impatto devastante sul mercato. Tuttavia, le conseguenze di tali aumenti potrebbero avere effetti collaterali non trascurabili. Le multinazionali del tabacco e i rivenditori dovranno adattarsi rapidamente alle nuove normative e alle variazioni dei prezzi per mantenere la loro quota di mercato. Inoltre, l’implementazione della direttiva Ted rappresenta una sfida ulteriore, richiedendo a tutti gli attori coinvolti di prepararsi a un contesto normativo in continua evoluzione.

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