Arte e vino: un viaggio sensoriale a Pietrasanta, la piccola Atene

Arte e vino: un viaggio sensoriale a Pietrasanta, la piccola Atene

Arte e vino: un viaggio sensoriale a Pietrasanta, la piccola Atene

Redazione Vinamundi

19 Agosto 2025

La bellezza del vino non si limita al suo sapore, ma si intreccia profondamente con il mondo dell’arte. Quest’ultima non solo trae ispirazione dalle caratteristiche sensoriali del vino, ma riesce anche a trasmettere emozioni e riflessioni. Pietrasanta, conosciuta come “la piccola Atene”, emerge come un luogo dove il vino e l’arte si fondono, creando esperienze uniche e coinvolgenti. Recentemente, un evento in Via del Marzocco, promosso da ARTEARTI, ha cercato di esplorare le connessioni tra finanza, arte e cibo, offrendo un’opportunità per approfondire il legame tra il mondo vitivinicolo e l’arte.

L’importanza del vino e dell’arte

Nedo Mallegni, consulente di San Paolo Investimenti, ha aperto l’incontro con un’analisi economica, dimostrando che il vino è un bene culturale capace di influenzare positivamente l’attrattiva turistica e la crescita economica di un territorio. Il vino non è solo un prodotto da consumare, ma un simbolo di tradizione e innovazione.

Nicola Rosi, presidente di Slow Food-Versilia, ha enfatizzato il valore della conoscenza del territorio e delle materie prime. La sua presentazione ha messo in evidenza l’impegno dell’associazione nella valorizzazione dei prodotti locali e dei produttori, come l’azienda biologica Le Vigne del Grillo, che rappresenta un esempio di viticoltura sostenibile. Rosi ha esposto la filosofia di Slow Food, che mira a preservare la diversità gastronomica e a educare i consumatori a un consumo consapevole.

Arte e vino: un connubio emozionante

Veronica Ferretti, storica dell’arte e animatrice dell’evento, ha guidato i partecipanti attraverso un viaggio nella storia del vino, dalle antiche civiltà greca e romana fino al Rinascimento. Ha messo in luce come l’arte figurativa abbia sempre riflettuto l’importanza del vino nella cultura umana, evocando emozioni e creando un legame profondo tra l’artista e il pubblico.

Un momento clou della serata è stato l’abbinamento tra opere d’arte e vini dell’Azienda Vigne del Grillo. Massimo Garrone, artista minimalista, ha presentato opere come “Bianco Gabberi” e “Astratto Ippocampo”, abbinate a vini come il “Rosso Prana”. Questi abbinamenti hanno dimostrato come forma e colore possano rispecchiare le caratteristiche organolettiche dei vini.

Elia Inderle, pittore informale presente alla 59° Biennale di Venezia, ha contribuito con opere astratte come “Astratto 1” e “Astratto 2”, accostate a vini come il “Rosso Matanna”. Le sue creazioni, cariche di emozione, hanno trovato un perfetto compagno nel vino, creando un’esperienza multisensoriale per tutti i partecipanti.

Un’esperienza condivisa

Gianfranco Meggiato, scultore astratto noto per le sue installazioni monumentali, ha presentato opere celebri premiate, come il PREMIO ICOSMOS/UNESCO per l’Arte. Le sue sculture, abbinate a vini come il “Genes Syrah” e il “Matera Prana”, hanno completato un percorso artistico che ha evidenziato la potenza espressiva di entrambe le forme d’arte.

L’evento ha dimostrato che il vino è molto più di una semplice bevanda; è un’esperienza da vivere e condividere. Veronica Ferretti ha concluso la serata sottolineando come tali esperienze possano lasciare un segno indelebile nella memoria dei partecipanti. L’arte e il vino, quindi, non sono solo elementi distintivi della cultura toscana, ma strumenti di connessione tra persone e idee, capaci di generare nuove relazioni e sinergie.

In questo straordinario incontro tra arte e vino, Pietrasanta si conferma come un laboratorio di idee, capace di valorizzare la creatività e la cultura attraverso il piacere della degustazione e la bellezza dell’arte.

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