Arte e paesaggio vinicolo: un viaggio attraverso il MetodoContemporaneo

Arte e paesaggio vinicolo: un viaggio attraverso il MetodoContemporaneo

Arte e paesaggio vinicolo: un viaggio attraverso il MetodoContemporaneo

Redazione Vinamundi

21 Novembre 2025

Verona, 21 novembre 2025 – Si apre un nuovo capitolo nel rapporto tra arte contemporanea e paesaggio vitivinicolo italiano. Oggi, all’Università degli Studi di Verona, è stato presentato MetodoContemporaneo, il primo osservatorio permanente che mette in dialogo arti visive e territori del vino. Un progetto che, come spiegano i promotori, vuole raccontare e mappare le realtà vitivinicole come nuovi protagonisti culturali, capaci di offrire modi diversi di vivere il territorio e il paesaggio.

Una mappa viva tra arte e vigneti

Non parliamo solo di un archivio digitale, ma di una vera e propria mappa interattiva con circa 60 casi importanti sparsi in tutta Italia. Sono cantine che investono nel rapporto tra arte, paesaggio e comunità, con collezioni permanenti, residenze d’artista, installazioni site-specific e premi per giovani creativi. L’obiettivo è raccontare un movimento in crescita, che sta aiutando a ridisegnare il panorama culturale italiano e a promuovere un turismo consapevole, dove il legame tra persone, opere e territorio fa parte dell’esperienza.

I dati raccolti dal team di ricerca mostrano che le iniziative sono soprattutto concentrate in Piemonte, Toscana, Veneto e Sicilia. “Abbiamo trovato una grande varietà di approcci – spiega Silvia Ferrari, coordinatrice del progetto – dalle grandi collezioni private alle piccole realtà che ospitano artisti in residenza. In ogni caso, il filo che lega tutto è la voglia di aprire le porte delle cantine a nuovi pubblici”.

Dietro le quinte dell’osservatorio

MetodoContemporaneo nasce come risultato finale di NUPART. Per un nuovo paesaggio culturale, la prima ricerca sistematica in Italia dedicata all’incontro tra arti visive e produzione vitivinicola. A promuoverlo è stata l’Università di Verona, insieme a BAM! Strategie Culturali, con il sostegno dell’Unione Europea attraverso il programma NextGenerationEU (BAC – PNRR CHANGES – CREST – Spoke 9).

La mappatura ha richiesto oltre un anno di lavoro sul campo, con interviste a operatori del settore e raccolta di dati sulle principali iniziative artistiche legate al mondo del vino. “Volevamo offrire uno strumento concreto – sottolinea Marco Bianchi, docente di Economia della Cultura – per chi vuole scoprire un patrimonio in fermento, spesso poco noto ma ricco di potenzialità”.

Cantine, nuovi protagonisti culturali

Oltre all’osservatorio digitale, il progetto prevede azioni dirette nei territori del vino. Ci saranno laboratori partecipativi, workshop per operatori turistici e momenti di confronto con le comunità locali. L’obiettivo è rafforzare il ruolo delle cantine come attori culturali e coinvolgere attivamente sia chi vive quei territori sia chi li visita.

“MetodoContemporaneo è una porta d’ingresso nuova per capire un fenomeno ancora poco studiato, ma in rapida crescita”, hanno spiegato i promotori durante la presentazione. “L’iniziativa valorizza le radici culturali del vino nel linguaggio contemporaneo dell’arte, promuovendo un modo sostenibile di scoprire i territori e contribuendo a costruire un nuovo paesaggio culturale”.

Un turismo che cambia: arte, vino e comunità

Il progetto punta anche a stimolare un nuovo tipo di enoturismo, più attento alla sostenibilità e alla qualità dell’esperienza. Secondo le prime stime, le iniziative artistiche nelle cantine hanno già attirato negli ultimi due anni oltre 40mila visitatori, molti giovani e stranieri.

“C’è una domanda crescente di esperienze che vadano oltre la semplice degustazione – racconta Laura Rossi, responsabile comunicazione di una cantina toscana coinvolta nel progetto –. L’arte offre uno sguardo nuovo sul territorio e crea occasioni di incontro tra persone con interessi diversi”.

Guardando avanti

Per i promotori, la sfida ora è consolidare la rete tra cantine, artisti e istituzioni locali. “Solo così – conclude Ferrari – si potrà trasformare tutto questo in un vero motore di sviluppo culturale ed economico per i territori”. Il sito dell’osservatorio è già online e nei prossimi mesi sarà aggiornato con nuovi casi e approfondimenti.

In un’Italia dove il vino è da sempre cultura materiale e simbolica, il dialogo con l’arte contemporanea apre nuove strade: non solo per chi produce o visita, ma per chi vive ogni giorno questi paesaggi.

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