Verona, 20 gennaio – Amarone Opera Prima torna a Verona dal 31 gennaio al 2 febbraio 2025, dando il via alle celebrazioni per i 100 anni del Consorzio Vini Valpolicella. La manifestazione, ospitata nel cuore della città, al Palazzo della Gran Guardia, coinvolgerà 74 produttori e oltre cento giornalisti accreditati, con 73 provenienti da 26 Paesi diversi. Un evento che, come sottolineano gli organizzatori, vuole rendere omaggio a una delle denominazioni simbolo del Made in Italy enologico.
Valpolicella compie 100 anni: tra radici e nuove sfide
Il Consorzio Vini Valpolicella, nato nel 1924, si prepara a spegnere cento candeline. Un traguardo importante, che, come ha ricordato il presidente Christian Marchesini, “racconta la storia di un territorio e di un vino che hanno saputo conquistare il mondo”. Si parte venerdì 31 gennaio con una giornata dedicata alla stampa, italiana e straniera. In programma due masterclass: la prima, “Amarone: icona della ristorazione nei migliori 50 del mondo”, sarà guidata dall’esperto JC Viens e proporrà una selezione di Amarone presenti nelle carte dei migliori ristoranti secondo la classifica del mensile britannico Restaurant. L’appuntamento è alle 10.30, sempre al Palazzo della Gran Guardia.
A seguire, il pranzo firmato dallo chef Giancarlo Perbellini, tre stelle Michelin, al Teatro Filarmonico. Nel pomeriggio, alle 15, il Master of Wine Andrea Lonardi, vicepresidente del Consorzio, condurrà “La memoria del tempo”, un viaggio tra le annate storiche dell’Amarone. “Raccontare l’evoluzione di questo vino – ha spiegato Lonardi – significa ripercorrere anche i cambiamenti della nostra terra”.
L’Amarone 2020 debutta in grande stile
Sabato 1° febbraio si apre al pubblico con il focus “Valpolicella: 100 anni tra passato e futuro”. Sul palco, oltre a Marchesini, ci saranno Carlo Flamini, responsabile dell’Osservatorio del vino di Unione italiana vini, e Andrea Andreoli, direttore di Telenuovo. Dopo gli interventi istituzionali, spazio al teatro: l’attore e regista Andrea Pennacchi porterà in scena “Amarone, epopea in Valpolicella”, un monologo scritto apposta per il centenario.
Dalle 12.30 apriranno i banchi d’assaggio dei 74 produttori. Qui si potrà scoprire in anteprima l’Amarone 2020, annata che fa il suo debutto ufficiale proprio durante la rassegna. “C’è grande attesa tra gli operatori – ha confidato uno dei produttori storici – perché ogni nuova annata è una sfida e una promessa”.
Un evento che parla il linguaggio del mondo
Secondo i dati del Consorzio, a Verona sono attesi oltre cento giornalisti accreditati, di cui 73 da Paesi come Argentina, Emirati Arabi Uniti, Giappone, Stati Uniti, Polonia, Cina, Singapore e Regno Unito. Una presenza che conferma la portata internazionale dell’Amarone e della Valpolicella. “Il nostro vino – ha detto Marchesini – parla ormai tutte le lingue”.
Domenica 2 febbraio sarà la giornata dedicata a operatori e appassionati, con degustazioni aperte dalle 10 alle 17. A chiudere, l’aperitivo “Valpolicella: freschezza e creatività nel calice”, a cura del Gruppo Giovani del Consorzio. Un momento pensato per raccontare le nuove tendenze e i futuri orizzonti della denominazione.
100 anni di qualità e promozione
Oggi il Consorzio Vini Valpolicella rappresenta oltre 2.300 viticoltori e circa 270 aziende imbottigliatrici. Nel tempo ha saputo difendere e valorizzare la qualità e l’identità dei vini della zona – Amarone in testa – sui mercati di tutto il mondo. Secondo l’Osservatorio del vino, nel 2023 la produzione di Amarone ha superato i 14 milioni di bottiglie, con un export che supera il 60%.
Le celebrazioni per il centenario continueranno per tutto il 2025 con eventi dedicati sia agli addetti ai lavori che al grande pubblico. “È un’occasione per guardare indietro, ma anche per pensare al futuro”, ha concluso Marchesini. Sul sito ufficiale www.amaroneoperaprima.it si trovano tutte le informazioni su programma e partecipazione.
Verona si prepara così ad accogliere produttori, esperti e appassionati da tutto il mondo. Un brindisi lungo un secolo, che racconta la storia – e il futuro – della Valpolicella.
