Agricoltura rigenerativa: la chiave per un futuro sostenibile nel settore primario

Agricoltura rigenerativa: la chiave per un futuro sostenibile nel settore primario

Agricoltura rigenerativa: la chiave per un futuro sostenibile nel settore primario

Redazione Vinamundi

20 Agosto 2025

L’agricoltura rigenerativa si sta affermando come una risposta concreta alle sfide climatiche, ambientali ed economiche che gravano sul settore agricolo. In questo contesto, la Confederazione degli Agricoltori Europei e del Mondo, Confeuro, ha sottolineato l’importanza di questo approccio, evidenziando come possa rappresentare una vera e propria rivoluzione nel modo di gestire le risorse agricole. I risultati di uno studio recente, condotto dall’EARA (Alleanza Europea per l’Agricoltura Rigenerativa), hanno messo in luce i benefici di queste pratiche, confermando che possono ridurre l’uso di pesticidi, aumentare la produttività e proteggere la biodiversità.

Secondo Andrea Tiso, presidente nazionale di Confeuro, l’agricoltura rigenerativa unisce sostenibilità e produttività, e merita di essere approfondita e diffusa. «È una via percorribile, replicabile e già oggi applicabile a livello globale», sottolinea Tiso, evidenziando come il cambiamento sia non solo auspicabile, ma anche realizzabile.

Cosa si intende per agricoltura rigenerativa

L’agricoltura rigenerativa non è semplicemente un insieme di tecniche agricole, ma rappresenta un nuovo paradigma nella gestione del suolo. Le pratiche più comuni includono:

  1. Rotazione delle colture: permette di mantenere la fertilità del suolo e ridurre le malattie delle piante.
  2. Copertura vegetale permanente: protegge il suolo dall’erosione e migliora la biodiversità.
  3. Minima lavorazione del terreno: riduce il compattamento e mantiene la struttura del suolo.
  4. Integrazione con l’allevamento: crea un ciclo chiuso di nutrienti, beneficiando sia le coltivazioni che gli animali.
  5. Uso di compost e fertilizzanti organici: migliora la qualità del suolo e riduce la dipendenza da prodotti chimici.

Queste strategie sono progettate per rigenerare la fertilità del suolo, contenere l’erosione e incrementare la biodiversità, senza compromettere i livelli produttivi.

Lo studio EARA: dati e prospettive

Lo studio condotto dall’EARA ha il merito di fornire una visione chiara e aggiornata sullo stato dell’agricoltura rigenerativa in Europa. I dati raccolti dimostrano come le aziende agricole che adottano questi modelli siano in grado di:

  1. Diminuire l’impatto ambientale.
  2. Migliorare la resilienza ai cambiamenti climatici.
  3. Aumentare la qualità dei prodotti agricoli.
  4. Valorizzare il ruolo sociale degli agricoltori.

Tali risultati evidenziano come la transizione verso pratiche più rispettose del suolo e degli ecosistemi sia non solo auspicabile, ma necessaria. «L’agricoltura rigenerativa può offrire una risposta sistemica alle criticità del comparto agricolo», afferma Tiso, ribadendo l’urgenza di un cambiamento.

Il ruolo degli agricoltori nella rigenerazione del territorio

Confeuro pone gli agricoltori e le comunità rurali al centro di questa transizione. I coltivatori, infatti, sono i custodi dei territori, responsabili della conservazione del paesaggio, della salute del suolo e della produttività agricola. È per questo che la confederazione chiede un rafforzamento della ricerca scientifica e un incremento dei fondi destinati alla formazione degli agricoltori. Inoltre, è essenziale orientare le politiche europee e nazionali verso modelli rigenerativi.

Investire in agricoltura rigenerativa non ha solo ricadute sulla sostenibilità ambientale, ma anche su aspetti fondamentali come la salute pubblica e la sovranità alimentare. Un’agricoltura che rigenera il suolo e il territorio si traduce in prodotti più sani e di qualità superiore, contribuendo così al benessere collettivo.

In un periodo in cui il settore agricolo è chiamato a reinventarsi per affrontare le sfide del cambiamento climatico e della transizione ecologica, l’approccio rigenerativo si presenta come un modello strategico e promettente. Confeuro invita le istituzioni e le imprese a sostenere attivamente questo percorso, creando sinergie tra scienza, formazione e pratiche agricole virtuose.

Il futuro dell’agricoltura potrebbe essere più verde, resiliente e sostenibile, a partire proprio dalla salute del suolo. Adottare pratiche agricole rigenerative non significa solo rispondere a una necessità ambientale, ma rappresenta anche un’opportunità economica per gli agricoltori. Abbracciando questo modello, il settore primario può non solo contribuire alla salvaguardia dell’ambiente, ma anche garantire un futuro prospero e sostenibile per le generazioni a venire.

In questo contesto, l’impegno di Confeuro è fondamentale per guidare la transizione verso un’agricoltura che non solo produce, ma che rigenera e preserva le risorse del pianeta.

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