
Jerzu Antichi Poderi: un viaggio tra identità sarda e arte contemporanea
Immersa nel cuore della Sardegna, la cantina cooperativa Jerzu Antichi Poderi rappresenta un’autentica oasi di tradizione vitivinicola e cultura. Situata nell’Ogliastra, una regione nota per i suoi paesaggi mozzafiato, Jerzu si estende su colline rocciose che raggiungono gli 800 metri di altitudine, offrendo una vista spettacolare sul mare e sulle sue famose coste. Questa terra, ricca di biodiversità e storia, è il palcoscenico ideale per una delle realtà vinicole più interessanti dell’isola.
La cantina è il frutto del lavoro di 400 soci che coltivano poco più di 500 ettari di vigneti. Queste persone non sono solo viticoltori, ma custodi di una tradizione che affonda le radici in una cultura millenaria. La passione e l’impegno che ogni socio dedica alla propria terra si riflettono nel motto della cantina: “S’unione faghet sa forza”, che significa “l’unione fa la forza”. Questo spirito di comunità è palpabile nei racconti dei vignaioli, degli enologi e di tutti coloro che partecipano alla vita della cooperativa.
Storia della viticoltura a Jerzu
La storia della viticoltura in Sardegna è antica e affascinante, risalendo a oltre tremila anni fa, all’epoca nuragica. Nel comune di Jerzu, le prime evidenze di attività vinicole si trovano in un atto notarile del 1130, dimostrando quanto questa tradizione sia radicata nel tessuto sociale e culturale della zona. Un documento storico menziona la donazione di vigne e terre alla chiesa di Santa Maria, indicando l’importanza del vino già in epoche remote.
La coltivazione della vite a Jerzu non è solo una pratica agricola, ma un vero e proprio rito di passaggio. La tradizione vuole che al primo genito venga donato “su stergiu de su inu e sa cuba”, ovvero gli strumenti per fare il vino. Nel 1839, il Dizionario geografico storico-statistico-commerciale degli Stati di S.M. il Re di Sardegna descrive Jerzu come un centro di produzione di vini di alta qualità, con particolare riferimento al Cannonau e alla Vernaccia, che venivano scambiati con i mercanti genovesi.
La nascita della cantina e il suo sviluppo
Un momento cruciale per la cantina si verifica nel 1950, quando il medico Josto Miglior, figura carismatica e rispettata in Sardegna, fonda la Vitivincola Sociale Jerzu. Questo atto segna l’inizio di una nuova era per la viticoltura locale. Solo nove anni dopo, avviene il primo conferimento di uve alla cantina, un passaggio fondamentale che segnerà il successo dell’azienda negli anni a venire. Oggi, sotto la presidenza di Marcello Usala, dal 2010, la cantina continua a prosperare, con l’obiettivo di promuovere l’identità e la cultura vinicola sarda.
Il lavoro enologico è affidato da trent’anni all’esperienza di Franco Bernabei, coadiuvato da Nicolò Miglior, pronipote di Josto Miglior. Questa continuità garantisce un forte legame tra i viticoltori e la cantina, permettendo una sinergia che si traduce in vini di alta qualità. Il direttore commerciale Franco Usai si occupa di orientare strategicamente l’attività, mirando a raggiungere obiettivi ambiziosi di crescita e riconoscimento.
L’arte e il vino: un connubio speciale
Oltre alla produzione di vino, Jerzu Antichi Poderi ha investito nell’arte, riconoscendo il valore culturale e comunicativo che essa rappresenta. Un esempio significativo è l’“angolo” dedicato a Maria Lai, una delle artiste più importanti della Sardegna. Nata a Ulassai nel 1919 e scomparsa nel 2023, Lai ha lasciato un’impronta indelebile nel panorama artistico nazionale e internazionale. La sua arte, caratterizzata da una forte componente relazionale e comunitaria, si riflette nel progetto “Legarsi alla Montagna”, realizzato nel 1981 con la partecipazione attiva della comunità di Ulassai.
Per onorare la sua memoria, è stata inaugurata il 12 luglio la mostra “Tenendo per mano l’ombra”, curata dall’Archivio Maria Lai, visitabile fino al 31 dicembre 2025. Questa esposizione, allestita nello Spazio Cinquessè della cantina, invita a riflettere sul legame tra luce e oscurità, tra individuo e comunità, attraverso una serie di opere che richiamano alla mente il profondo rapporto tra l’artista e la sua terra.
Inoltre, la cantina ha creato un vino in onore di Maria Lai: il “Cinquesse” Cannonau di Sardegna DOC. Questo vino, con il suo corpo elegante e raffinato, rappresenta un connubio perfetto tra il mondo del vino e quello dell’arte. La produzione di Jerzu Antichi Poderi comprende anche altre etichette apprezzate, come “Baccu Is Baus” e “Baccu S’Alinu”, vini a base di Cannonau che si distinguono per la loro intensità e struttura.
Il “Marghia”, un Cannonau dal carattere più docile, e il “Telavè”, un Vermentino fresco e fruttato, sono ulteriori testimonianze della varietà e della qualità dei vini prodotti in questa regione. Ogni bottiglia racconta una storia, un legame con la terra e con la tradizione, rendendo Jerzu Antichi Poderi non solo un luogo di produzione vinicola, ma anche un faro di cultura e identità sarda.