
Castel del Piano: la rinascita di un'azienda dopo cinque anni di assenza
Nascosta tra le colline della Lunigiana, l’azienda Castel del Piano si erge come un punto di riferimento per la viticoltura sostenibile e la valorizzazione dei vitigni autoctoni. Situata nella Valle del Torrente Taverone, questo luogo incantevole è arricchito dalla presenza del Castello dei Malaspina, un frammento del passato medievale della regione. Costruito per proteggere le coltivazioni agricole, il castello ha subito trasformazioni nel corso dei secoli, diventando nel sedicesimo secolo una residenza signorile. Dopo un periodo di abbandono, oggi rivive grazie all’impegno di Sabina e Andrea Ghigliazzi, i fondatori dell’azienda, che hanno deciso di riscoprire e valorizzare questo luogo magico.
La scelta di trasferirsi a Castel del Piano è stata per Sabina e Andrea una decisione coraggiosa e piena di significato. Abbandonare la vita precedente per immergersi nell’agricoltura ha richiesto passione e determinazione. Con l’esperienza di Andrea nel mondo del vino e la custodia delle tradizioni locali da parte di Sabina, hanno dato vita a un’azienda a conduzione familiare che si distingue per la produzione di vini biologici e biodinamici. La loro missione va oltre la semplice produzione vinicola; include anche la salvaguardia del territorio e delle tradizioni vitivinicole della Lunigiana.
Recupero dei vitigni autoctoni
Uno degli aspetti più affascinanti dell’azienda è il recupero dei vitigni autoctoni. Sabina e Andrea hanno dedicato tempo e risorse allo studio di varietà storiche come:
- Vermentino Nero
- Pollera
- Marinello
- Groppello
Questi vitigni non solo raccontano la storia e la cultura vitivinicola della Lunigiana, ma sono anche al centro della loro produzione. La consapevolezza che il patrimonio vitivinicolo locale meriti di essere preservato e valorizzato è un motore fondamentale per Sabina e Andrea, non solo per il loro gusto unico, ma anche per il legame con la terra e la storia.
Ricerca della biodiversità
Un altro aspetto fondamentale del lavoro in vigna è la ricerca della biodiversità. I vigneti di Castel del Piano sono costituiti da otto varietà di uve, circondati da siepi di arbusti nativi, ulivi e boschi. La salute del suolo è una priorità per Sabina e Andrea, che utilizzano compost autoprodotto e pratiche agricole sostenibili, evitando l’uso di fertilizzanti chimici e prodotti di sintesi. Questo approccio non solo migliora la qualità delle uve, ma contribuisce a creare un ambiente sano e vitale per la flora e la fauna locali.
La posizione dell’azienda, ai piedi delle colline e vicino al Torrente Taverone, offre un microclima ideale per la viticoltura. La combinazione di giorni caldi e notti fresche favorisce la maturazione delle uve, conferendo loro caratteristiche uniche. Sabina e Andrea si dedicano con passione alla cura dei vigneti, trasmettendo l’amore per la terra e il rispetto per la natura in ogni bottiglia di vino che producono.
Vini di Castel del Piano: tradizione e innovazione
Cosa rende veramente speciali i vini di Castel del Piano? È il rispetto della tradizione, unito all’innovazione. Andrea, con la sua esperienza in cantina, si concentra sulla fermentazione spontanea, evitando l’uso di additivi chimici e rispettando la naturale vitalità dell’uva. Ogni vino è un riflesso del territorio, un’espressione autentica delle condizioni climatiche e del suolo. La loro filosofia è chiara: il vino deve essere buono prima di tutto. Questo approccio ha prodotto vini che non solo rispettano la tradizione, ma che sono anche apprezzati per la loro qualità e unicità.
Nel 2020, un assaggio dei loro vini ha rivelato l’eccellenza della produzione di Castel del Piano. Alcuni dei vini più notevoli includono:
- Durlindana 2019 – un Pollera vinificato in bianco, distintosi per freschezza e mineralità.
- Mottagna 2017 – un blend di Pinot Grigio, Chardonnay e Durella, apprezzato per il profilo fruttato e maturo.
- Pian Piano 2015 – con affinamento prolungato, ha dimostrato come la pazienza in cantina possa portare a risultati straordinari.
- Melampo 2016 – un Pinot Nero che mostra eleganza e complessità.
- Luna Lie 2018 – un blend di Vermentino Nero e Uva Merla, che conferma la versatilità dei vitigni autoctoni.
Ogni bottiglia di vino di Castel del Piano racconta una storia, quella di un territorio, di una tradizione e di un ritorno alle radici. Con la loro dedizione alla qualità e alla sostenibilità, Sabina e Andrea non solo producono vini di alta classe, ma contribuiscono anche a preservare la bellezza e la cultura della Lunigiana. La loro avventura è una testimonianza di come sia possibile unire passione, tradizione e innovazione nel mondo della viticoltura.