Wine In Moderation lancia il corso di formazione sul servizio responsabile digitale

Wine In Moderation lancia il corso di formazione sul servizio responsabile digitale

Wine In Moderation lancia il corso di formazione sul servizio responsabile digitale

Redazione Vinamundi

20 Novembre 2025

Roma, 20 novembre 2025 – Wine in Moderation ha lanciato oggi a Roma il nuovo Digital Responsible Service Training, un corso online pensato per chi lavora nel mondo del vino e dell’horeca. L’obiettivo? Diffondere un servizio al pubblico più attento e consapevole. L’annuncio è arrivato durante il Wine in Moderation Day, la giornata internazionale dedicata al consumo responsabile del vino, che quest’anno ha richiamato istituzioni e le principali associazioni di categoria.

Un corso digitale per promuovere la moderazione nel vino

La nuova piattaforma, chiamata proprio Digital Responsible Service Training, nasce per insegnare e diffondere la cultura della moderazione nel consumo di vino. Dietro il progetto ci sono le maggiori associazioni europee del settore, che hanno unito le forze per offrire a chi lavora in cantina, nei ristoranti o nei wine bar, strumenti e conoscenze aggiornate. “Con questo corso facciamo un passo avanti nella promozione di un vino responsabile tra i professionisti”, ha detto Sandro Sartor, presidente di Wine in Moderation. Sartor ha rimarcato che questa è una sfida condivisa da istituzioni, aziende e operatori che ogni giorno hanno a che fare con il pubblico.

Nove moduli per capire scienza e buone pratiche

Il corso si divide in nove moduli, ognuno dedicato a un tema centrale del servizio responsabile. Si parte dal legame tra vino, cultura e territorio, per poi affrontare il rapporto tra vino e salute, con un focus sulle linee guida per un consumo moderato e i dati scientifici a supporto. C’è anche un modulo che spiega le norme nazionali e internazionali sulla vendita e somministrazione di alcolici, un tema che spesso fa discutere a livello europeo.

Spazio anche alla comunicazione responsabile, con esempi concreti su come trasmettere messaggi che rispettino i principi etici del settore. Gli ultimi moduli si concentrano sulle buone pratiche in cantina e ristorante, il giusto abbinamento tra vino e cibo – visto come equilibrio – e su come organizzare degustazioni ed eventi in modo responsabile. Particolare attenzione è rivolta all’enoturismo sostenibile, con casi reali che valorizzano il territorio e la consapevolezza.

L’Italia in prima fila per un messaggio europeo

Alla presentazione erano presenti anche i tre coordinatori nazionali di Wine in Moderation in Italia: Alessandro Botter (Consorzio Prosecco Doc), Roberto Sarti (Unione Italiana Vini) e Chiara Soldati (Federvini). Tutti hanno sottolineato un punto chiave: “È fondamentale distinguere tra consumo moderato e abuso per difendere uno stile di vita equilibrato, profondamente legato alla nostra cultura mediterranea”. Per Botter, Sarti e Soldati, questa formazione è l’anello che manca tra filiera e consumatori, uno strumento indispensabile per migliorare la professionalità degli operatori e diffondere all’estero l’approccio equilibrato che ci contraddistingue.

“Questa iniziativa – hanno aggiunto – nasce da una collaborazione virtuosa tra associazioni dei principali paesi produttori. Solo così si può ampliare la diffusione di un messaggio forte e condiviso”. Il corso si rivolge infatti a un pubblico internazionale e adatta i contenuti in base al profilo di chi partecipa.

Certificato ufficiale e un impatto concreto sulla filiera

Alla fine del corso, che offre materiali multimediali e test interattivi, i partecipanti ricevono un certificato ufficiale firmato da Wine in Moderation. Un riconoscimento pensato per valorizzare la professionalità degli operatori e aumentare la fiducia dei consumatori. “La formazione è uno strumento fondamentale per crescere in consapevolezza e competenza”, ha ribadito Chiara Soldati durante l’evento.

Il lancio del Digital Responsible Service Training arriva in un momento cruciale, con il tema del consumo responsabile sempre più al centro del dibattito pubblico e delle nuove leggi europee su vino e salute. Per gli organizzatori, questa piattaforma è una risposta concreta alle esigenze della filiera: “Solo con la formazione – ha concluso Sartor – possiamo costruire un futuro in cui il vino sia sinonimo di cultura, misura ed equilibrio”.

La piattaforma è già online. Le iscrizioni sono aperte a tutti gli operatori interessati, con l’obiettivo di coinvolgere nei prossimi mesi migliaia di professionisti in Italia e all’estero.

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