Vino Novello 2025: 150mila bottiglie pronte per le tavole pugliesi

Bottiglie di vino novello

Bottiglie di vino novello | Photo by Like_the_Grand_Canyon licensed under CC BY 2.0 (https://creativecommons.org/licenses/by/2.0/deed.en) - Vinamundi.it

Alessandro Bolzani

12 Novembre 2025

A San Martino il vino novello è protagonista in Puglia, un appuntamento stagionale che non può mancare. Giovane, leggero e piacevole da bere, il Novello viene definito “per tanti fatto da pochi” e quest’anno si stima una produzione di circa 150mila bottiglie, per un giro d’affari di circa 900mila euro. Coldiretti Puglia ricorda come, insieme al vino, tornino sulle tavole le tradizionali caldarroste, simbolo dell’autunno e della festa di San Martino. Il “déblocage” del Novello in Puglia è scattato quest’anno già il 30 ottobre, anticipando il celebre Beaujolais nouveau francese.

Un vino dai sapori autunnali

Il Novello si abbina perfettamente ai piatti e ai sapori della stagione autunnale, trovando spazio soprattutto nelle fiere e nelle sagre locali. Nonostante la bellezza della tradizione, il settore vitivinicolo affronta un anno difficile, segnato dal rincaro dei costi di produzione, che pesa sulle aziende e sulla gestione dei vigneti.

La vinificazione del Novello

Per legge, un vino può essere definito Novello solo se almeno il 30% delle uve viene vinificato con il metodo della macerazione carbonica, mentre il restante 70% può seguire la tecnica tradizionale. Questo processo conferisce al vino un profumo intenso e un gusto morbido, con una gradazione tra 11 e 12 gradi. La tecnica di fermentazione dei grappoli interi è stata ideata dal ricercatore francese Flanzy e prevede la pressatura delle uve dopo circa dieci giorni.

La produzione in calo

Negli ultimi decenni la produzione di Novello è diminuita. Coldiretti Puglia segnala diversi motivi: i costi di produzione più elevati, circa il 20% in più rispetto ai metodi tradizionali; la scarsa conservabilità, che impone il consumo entro sei mesi; e il fatto che molti vitigni un tempo destinati al Novello vengono oggi utilizzati per vini giovani da aperitivo, più longevi e facili da gestire.

Le origini francesi del Novello

Il Novello ha origine in Francia, nella zona del Beaujolais, dove le uve Gamay della Borgogna meridionale venivano utilizzate per il celebre Beaujolais nouveau. In Italia, la produzione ha sempre puntato su uve Doc e Igt, raggiungendo in passato un picco di 17 milioni di bottiglie e stabilizzandosi oggi intorno a 3,5 milioni. Il Novello viene descritto da Coldiretti come un vino “spremuto e bevuto”, da gustare giovane, fresco e sincero.

Il momento della tradizione

L’11 novembre, giorno di San Martino, rappresenta il momento clou per il Novello. Secondo la tradizione, è il giorno in cui i contadini tirano le somme di un anno di lavoro e brindano alla chiusura della stagione dei raccolti, celebrando i frutti della terra con questo vino speciale, giovane e conviviale.

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