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Vino, incoming di sommelier stellati nei Colli Orientali del Friuli

Si è conclusa l’importante iniziativa promossa dal Consorzio Friuli Colli Orientali e Ramandolo, in collaborazione con il noto divulgatore enoico Francesco Saverio Russo. L’evento ha visto la partecipazione di cinque sommelier di fama, provenienti da ristoranti stellati, e ha avuto come obiettivo quello di far conoscere e apprezzare i vini di questa regione, attraverso un’esperienza immersiva nel territorio

Colli Orientali del Friuli

Il mondo del vino è in continua evoluzione e i Colli Orientali del Friuli, una prestigiosa area vitivinicola del nord-est Italia, si stanno affermando sempre di più nel panorama internazionale. Recentemente, si è conclusa un’importante iniziativa promossa dal Consorzio Friuli Colli Orientali e Ramandolo, in collaborazione con il noto divulgatore enoico Francesco Saverio Russo. L’evento ha visto la partecipazione di cinque sommelier di fama, provenienti da ristoranti stellati, e ha avuto come obiettivo quello di far conoscere e apprezzare i vini di questa regione, attraverso un’esperienza immersiva nel territorio.

L’importanza dell’incoming per i sommelier

I sommelier presenti all’incoming hanno avuto l’opportunità di conoscere da vicino le peculiarità dei vini locali, partecipando a degustazioni guidate focalizzate su vitigni autoctoni come il Pignolo, la Ribolla Gialla e il Refosco dal Peduncolo Rosso. Durante queste sessioni, i professionisti hanno potuto approfondire la loro conoscenza di un’area vinicola che negli ultimi anni ha guadagnato una crescente reputazione, grazie alla qualità dei suoi prodotti e alle tecniche di vinificazione sempre più innovative. Tra i vini che hanno suscitato maggior interesse, si possono evidenziare:

  1. Schioppettino: descritto come “contemporaneo e sorprendente”.
  2. Cabernet Franc: considerato una “valida alternativa alle grandi espressioni mondiali”.
  3. Friulano: celebrato come il “miglior interprete del territorio”.

Matteo Bellotto e Francesco Scalettaris, consulenti per la comunicazione del Consorzio, hanno sottolineato che l’intento di questa iniziativa non è solo quello di promuovere i vini locali, ma anche di comprendere come essi vengano percepiti dai sommelier di alto livello. Il parere di questi professionisti è fondamentale nelle scelte dei clienti nei ristoranti di fascia alta, poiché i sommelier non solo selezionano i vini da inserire nelle loro liste, ma influenzano anche le scelte dei clienti, contribuendo così a diffondere la conoscenza e l’apprezzamento dei vini friulani.

L’esperienza di Chiara Graziani

Tra i sommelier presenti c’era Chiara Graziani, sommelier e Floor Manager del ristorante Geranium di Copenaghen (3 stelle Michelin), recentemente premiata come “Miglior Sommelier 2025” dalla guida Identità Golose. Graziani ha evidenziato la ricchezza e la versatilità dei vini dei Colli Orientali, definendoli “una realtà enologica che, pur di piccole dimensioni, si distingue per autenticità e qualità”. La sua esperienza in Danimarca le ha conferito una visione unica: “Lavorare con una clientela curiosa e variegata è una grande opportunità. Molti cercano vini che raccontino una storia, che siano il risultato di un percorso autentico”, ha affermato.

Graziani ha anche sottolineato l’importanza della coesione tra i produttori locali, che collaborano attivamente per promuovere il territorio. Uno dei vitigni che l’ha maggiormente colpita è stato il Friulano, grazie alla sua capacità di evolversi nel tempo: “Ho assaggiato bottiglie di vent’anni ancora vive e vibranti, con espressioni fresche”.

Abbinamenti gastronomici

Dal punto di vista gastronomico, Graziani ha trovato un’interessante affinità tra i vini friulani e la cucina nordica. Ha descritto come un piatto tipico danese, caratterizzato da ingredienti come mandorle, noci fresche, tartufo e spuma di cavolfiore fermentato, riesca a creare un equilibrio perfetto con il Friulano, pulendo il palato e valorizzando ogni sorso. La combinazione di queste esperienze sensoriali non solo arricchisce la cultura gastronomica ma rappresenta anche un’opportunità per gli chef e i sommelier di esplorare nuove frontiere di abbinamento cibo-vino.

L’incoming dei sommelier nei Colli Orientali del Friuli si pone quindi come un’importante iniziativa per promuovere l’eccellenza vinicola della regione, attraverso il dialogo e la collaborazione tra produttori e professionisti del settore, con l’obiettivo di rafforzare la presenza del Friuli Venezia Giulia nei mercati internazionali del vino.

Redazione Vinamundi

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