Vino e salute: l’ONU si prepara a votare sulle malattie non trasmissibili

Vino e salute: l'ONU si prepara a votare sulle malattie non trasmissibili

Vino e salute: l'ONU si prepara a votare sulle malattie non trasmissibili

Redazione Vinamundi

1 Ottobre 2025

Negli ultimi anni, il dibattito sul consumo di alcol, in particolare sul vino, ha suscitato un intenso confronto tra sostenitori della moderazione e critici che spingono per una visione più restrittiva. In questo contesto, l’Unione Italiana Vini (UIV) ha recentemente espresso una notevole fiducia in merito all’imminente voto dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite sulla Dichiarazione Politica riguardante le Malattie Non Trasmissibili (NCDs). Questo documento, discusso durante un incontro di alto livello a New York, si propone di stabilire un quadro di riferimento politico globale per affrontare problematiche di salute pubblica di rilevanza mondiale.

Fiducia nell’adozione della dichiarazione

Secondo quanto riportato da UIV, sebbene non ci sia un consenso unanime, l’ampia convergenza di molti paesi suggerisce che l’adozione della dichiarazione possa avvenire in tempi brevi, probabilmente nelle prossime settimane. Questo è un segnale positivo per il settore vinicolo, che ha recentemente affrontato una crescente demonizzazione del consumo di alcol e una narrativa che afferma che non esista un “livello di consumo sicuro”.

Lamberto Frescobaldi, presidente di UIV, ha commentato con ottimismo: “C’è fiducia per una decisione che porterebbe a un risultato positivo per il nostro settore. Dopo anni di attacchi frontali al vino a livello internazionale ed europeo, finalmente si torna a distinguere tra consumo e abuso di alcol”. Questa distinzione è fondamentale, poiché il vino è tradizionalmente associato a una cultura del bere consapevole e moderato.

Approccio alla salute pubblica

La Dichiarazione Politica propone un approccio che riconosce l’importanza del consumo responsabile, enfatizzando la differenza tra il “consumo moderato” e l'”uso dannoso di alcol”. Quest’ultima espressione, “harmful use of alcohol”, è stata scelta per evitare generalizzazioni che potrebbero stigmatizzare il vino e le altre bevande alcoliche. Inoltre, il documento promuove un approccio “whole of society”, che riconosce il contributo di tutti gli attori, sia pubblici che privati, nella prevenzione delle NCDs.

  1. Riconoscere il ruolo di tutti gli attori nella salute pubblica.
  2. Promuovere iniziative come “Wine in Moderation” per educare i consumatori.
  3. Distinguere tra consumo moderato e uso dannoso di alcol.

In questo contesto, il programma “Wine in Moderation” mira a educare i consumatori sui benefici e i rischi legati al consumo di vino.

Impatto della posizione degli Stati Uniti

È significativo notare che la posizione degli Stati Uniti ha influito sull’iter procedurale della dichiarazione. La loro opposizione generale, in particolare nei confronti dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), ha ostacolato l’adozione unanime della dichiarazione durante l’incontro negli Stati Uniti. Tuttavia, la fiducia di UIV suggerisce che, nonostante queste complicazioni, il voto finale sia solo rimandato e che le prospettive di un risultato positivo siano elevate.

UIV ha partecipato attivamente alla delegazione del Ministero degli Esteri italiano durante i lavori dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, collaborando strettamente con il governo italiano e, in particolare, con il Ministero degli Affari Esteri e la Rappresentanza Permanente d’Italia presso le Nazioni Unite. Questo impegno è stato fondamentale per garantire che la voce del vino fosse ascoltata e rappresentata nel complesso negoziato internazionale.

In conclusione, la posizione di UIV e la fiducia espressa da Frescobaldi riflettono un cambiamento positivo nel dialogo globale sul vino e la salute. Il prossimo voto dell’ONU rappresenta un’opportunità per riaffermare il valore culturale e sociale del vino, distinguendo chiaramente tra consumo consapevole e abuso. La speranza è che questo documento possa finalmente segnare una svolta nella narrazione attuale, promuovendo una visione più equilibrata e informata sul consumo di alcol e sulla salute pubblica.

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