Vino e comunità: un viaggio nei luoghi dell’anima dove nascono le migliori vigne

Vino e comunità: un viaggio nei luoghi dell'anima dove nascono le migliori vigne

Vino e comunità: un viaggio nei luoghi dell'anima dove nascono le migliori vigne

Redazione Vinamundi

9 Ottobre 2025

Il recente convegno nazionale “La cultura del vino e l’identità dei territori” ha avuto luogo nel suggestivo Convento della Santissima Annunciata in Franciacorta, un evento che ha riunito esperti e rappresentanti del mondo vitivinicolo per esplorare il profondo legame tra vino, cultura e comunità. Questo luogo, custodito dalla Fondazione Vittorio e Mariella Moretti, è emblematico di come la tradizione monastica possa integrarsi con la viticoltura, creando una sinergia tra il sapere spirituale e quello agricolo.

Vittorio Moretti, presidente della Fondazione, ha descritto il convento come un ambiente di crescita e cura, non solo per le viti, ma anche per le persone e la comunità circostante. Ha affermato che “in un convento come questo si coltiva il sapere, ma anche l’orto; si coltiva la vite, ma anche le amicizie”, evidenziando l’importanza di un’economia sostenibile radicata in tradizioni antiche che oggi stanno tornando in auge.

il ruolo culturale del convento

Il Convento della Santissima Annunciata non è solo un centro di produzione vinicola, ma anche un punto di riferimento culturale. Durante il convegno, è stata discussa l’importanza delle abbazie nella conservazione del paesaggio e nella diffusione della cultura vinicola in Italia. Le iniziative come “Come in famiglia” hanno coinvolto il pubblico in eventi vari, dai percorsi nella natura a laboratori e incontri spirituali.

Valentina Moretti, consigliere delegato della Fondazione, ha sottolineato l’importanza di riscoprire il legame con la natura. “È un invito a riconnettersi con la natura, che ci insegna la circolarità”, ha dichiarato, mettendo in luce come i valori di comunità siano essenziali in un’epoca frenetica.

valorizzazione del territorio attraverso il vino

Il progetto “Vini d’Abbazia”, avviato cinque anni fa, ha come obiettivo principale la valorizzazione del territorio e dell’identità culturale tramite la produzione vinicola. Moretti ha evidenziato come questo luogo non rappresenti solo la tradizione vinicola della Franciacorta, ma anche un punto di partenza per riflessioni più ampie sulle radici delle comunità locali. Il Monte Orfano, con il suo microclima unico, gioca un ruolo cruciale nella viticoltura della regione.

Durante il convegno, il Ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, ha sottolineato l’importanza delle abbazie per mantenere la tradizione agricola e promuovere la qualità dei prodotti. Ha reso omaggio ai monaci coinvolti nel network “Vini d’Abbazia”, evidenziando il loro contributo alla cultura e all’identità agricola italiana.

il vino come simbolo di identità

Attilio Scienza, esperto di viticoltura, ha ricordato che il vino è un elemento simbolico che ha accompagnato l’umanità per millenni. La sua produzione non è solo un atto economico, ma incarna storia, cultura e spiritualità. Questo legame è evidente anche nei luoghi di culto, dove il vino ha un ruolo centrale nelle celebrazioni religiose.

La discussione ha toccato anche altre regioni, come il Chianti Classico, dove le Marchesi Antinori hanno valorizzato la Badia a Passignano, un antico monastero che integra vino, arte e storia. In Alto Adige, l’Abbazia di Novacella, fondata nel 1142, ha dimostrato come la tradizione monastica contribuisca alla continuità della produzione vinicola, evidenziando l’importanza della sostenibilità.

Don Stefano Visintin dell’Abbazia di Praglia, a Padova, ha descritto il vino come fonte di sostentamento per i monaci e i visitatori, sottolineando la dimensione spirituale del vino, che è un tema ricorrente in molte abbazie.

Il convegno ha anche affrontato la necessità di ripensare il futuro delle comunità monastiche, garantendo un modello economico sostenibile per le loro attività. Le abbazie non sono solo custodi di tradizioni antiche, ma anche luoghi di innovazione e riflessione per affrontare le sfide contemporanee.

In conclusione, la ricchezza del patrimonio vinicolo italiano e il suo legame con la spiritualità e la comunità rappresentano un messaggio chiaro: il vino è molto più di un semplice prodotto; è un simbolo di identità, un veicolo di cultura e un mezzo per costruire relazioni profonde tra le persone e il territorio.

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