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Vino, 98 milioni di euro per la promozione dell’export: il Masaf semplifica l’iter

Sul sito del ministero dell’Agricoltura, pubblicato un nuovo avviso riguardante la misura Ocm Vino. Sono disponibili oltre 98 milioni di euro per il settore vitivinicolo, con un bando nazionale di oltre 22,5 milioni. Una piattaforma digitale gestirà il processo, semplificando l’accesso; un tariffario per cinque mercati strategici elimina l’obbligo di tre preventivi. La misura sostiene le attività promozionali del vino italiano, già oltre 8,5 miliardi di euro in esportazioni nel 2024. Il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, enfatizza l’importanza della promozione consapevole.

Il settore vitivinicolo italiano sta per vivere una fase di grande cambiamento grazie all’investimento di 98 milioni di euro annunciato dal ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste (Masaf). Questa iniziativa rappresenta un’importante opportunità per promuovere il vino italiano nei mercati esteri, in particolare nei Paesi terzi. L’assegnazione di oltre 22,5 milioni di euro a un bando nazionale e la distribuzione delle risorse attraverso bandi regionali e multiregionali permetteranno una maggiore partecipazione delle piccole e medie imprese.

Semplificazione dell’iter burocratico per la promozione dell’export del vino

Una delle novità più significative di questo avviso è la semplificazione dell’iter burocratico, una richiesta che da tempo le aziende del settore sollecitavano. Per la prima volta, tutte le fasi del processo, dalla configurazione della campagna di promozione alla valutazione dei progetti, saranno gestite tramite una piattaforma digitale dedicata. Questo approccio innovativo non solo facilita l’accesso per gli operatori, ma promette anche di accelerare i tempi di approvazione e finanziamento.

Tariffario specifico per mercati strategici

Inoltre, è stato introdotto un tariffario specifico per cinque mercati strategici: Stati Uniti, Cina, Canada, Svizzera e Regno Unito. Questa misura elimina l’obbligo di presentare tre preventivi da fornitori esteri, un passaggio che in passato complicava notevolmente la partecipazione delle aziende ai bandi. La promozione del vino italiano all’estero non è solo una questione economica, ma anche culturale. Come ha sottolineato il ministro Francesco Lollobrigida, il vino è parte integrante della tradizione italiana e il suo consumo consapevole deve essere sostenuto e valorizzato.

Il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida | ANSA/JESSICA PASQUALON – Vinamundi.it

Sostegno alla competitività delle imprese

Il sostegno alle attività di promozione e informazione nei mercati esterni all’Unione Europea si rivela uno strumento strategico per consolidare la presenza del vino italiano nel mondo. Nel 2024, le esportazioni di vino italiano hanno già superato gli 8,5 miliardi di euro, un segnale positivo che evidenzia l’importanza di continuare a investire in questo settore. Con l’attuazione di queste nuove misure, il governo italiano dimostra di voler rafforzare ulteriormente la competitività delle imprese vitivinicole, garantendo loro le risorse necessarie per affrontare le sfide del mercato globale.

Redazione

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