Vino 50&50 Avignonesi Capannelle 1988: un decennale da non perdere

Vino 50&50 Avignonesi Capannelle 1988: un decennale da non perdere

Vino 50&50 Avignonesi Capannelle 1988: un decennale da non perdere

Redazione Vinamundi

2 Settembre 2025

Il mondo del vino è intriso di storie affascinanti, passione e intuizioni che hanno cambiato il corso della viticoltura. Una di queste storie è quella di Raffaele Rossetti, un imprenditore fiorentino che, con la sua visione, ha lasciato un’impronta indelebile nella storia vitivinicola toscana. Nato nel 1929 e vissuto per gran parte della sua vita a Roma, Rossetti ha costruito una solida carriera nel settore dei laminati plastici. Tuttavia, è stato solo negli anni ’70 che la sua vita prese una piega inaspettata, quando decise di seguire la sua passione per la viticoltura.

Nel 1974, Rossetti si innamorò di un antico casale risalente al 1600 a Gaiole in Chianti, una zona storicamente ricca di tradizione vinicola. Questo luogo, conosciuto come Capannelle, rappresentava per lui non solo un investimento, ma un sogno da realizzare. Con determinazione e spirito imprenditoriale, Raffaele trasformò il vecchio podere in una moderna azienda vitivinicola, ponendo come fondamento della sua filosofia produttiva la qualità e la limitatezza della produzione. Questa visione si riflette oggi nella Società Agricola Capannelle, attualmente di proprietà di James B. Sherwood, fondatore del prestigioso Gruppo Orient-Express Hotels LTD.

La filosofia di produzione di Capannelle

L’azienda si estende su ventuno ettari, di cui quindici sono dedicati ai vigneti, tre al bosco e due all’oliveto. La scelta di limitare la produzione ha permesso a Capannelle di concentrarsi sulla qualità, producendo vini che sono veri e propri gioielli enologici. Tra questi, spicca il 50&50, una creazione che ha segnato un punto di svolta nella storia dell’azienda e della viticoltura toscana.

L’annata 1988 e la creazione del 50&50

L’anno 1988 è ricordato come un’annata eccezionale in Toscana, grazie a condizioni climatiche favorevoli che hanno permesso di ottenere uve di straordinaria qualità. Raffaele Rossetti, con la sua tipica lungimiranza, decise di festeggiare questa vendemmia storica creando un vino innovativo: il 50&50. Questo vino è una fusione perfetta tra due vitigni prestigiosi:

  1. Sangiovese: simbolo della tradizione toscana.
  2. Merlot: varietà internazionale che ha trovato in Toscana un terreno di elezione.

Per la creazione del 50&50, Rossetti selezionò con cura diversi produttori di Merlot di alta qualità, scegliendo infine l’azienda Avignonesi di Montepulciano, all’epoca di proprietà della famiglia Falvo. Questa scelta si rivelò azzeccata, poiché Avignonesi è nota per la produzione di vini di grande pregio, e il suo Merlot si integrava perfettamente con il Sangiovese di Capannelle. Oggi, Avignonesi è sotto la direzione di Virginie Saverys, una leader di settore che ha portato avanti la tradizione di eccellenza dell’azienda.

Un vino raro e prezioso

Il 50&50 è un vino rosso raro e di grande valore, che viene affinato in barriques francesi. La produzione è limitata a sole 15.000 bottiglie, rendendolo un vero e proprio tesoro per gli appassionati di vino. Ogni bottiglia racchiude non solo la qualità delle uve, ma anche il lavoro e la passione di chi ha contribuito alla sua creazione.

Recentemente ho avuto l’opportunità di stappare una bottiglia del 50&50 Avignonesi Capannelle dell’annata del “Decennale” 1998. Le mie aspettative sono state ampiamente superate dalla realtà della degustazione. Questo vino si presenta con un intenso colore rosso rubino, cupo ma vivace e brillante. Al naso, offre aromi complessi e avvolgenti che invitano a un’esperienza sensoriale profonda. In bocca, si rivela un’esplosione di sapori asciutti, potenti e decisi, ma al contempo vellutati ed equilibrati. La lunghezza e la persistenza del sorso sono straordinarie, con un retrogusto elegante che invita a un nuovo assaggio.

Il 50&50 Avignonesi Capannelle “Decennale” 1998 non è solo un grande vino rosso; è un tributo all’enologia toscana e, in particolare, alla visione di Raffaele Rossetti. La sua capacità di unire tradizione e innovazione ha creato un prodotto che continua a emozionare e a raccontare storie di un territorio ricco di cultura e passione.

In un’epoca in cui la produzione di vino si è spesso spostata verso l’industrializzazione, la filosofia di Raffaele Rossetti e la sua dedizione per la qualità rimangono un esempio luminoso di ciò che è possibile raggiungere con passione e impegno. Il 50&50 è, quindi, non solo un vino da degustare, ma un’esperienza da vivere, un pezzo di storia da ricordare e un simbolo dell’eccellenza toscana.

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