Vinitaly 2021: la rinascita del vino italiano dopo il Coronavirus

Vinitaly 2021: la rinascita del vino italiano dopo il Coronavirus

Vinitaly 2021: la rinascita del vino italiano dopo il Coronavirus

Redazione Vinamundi

22 Ottobre 2025

Nell’era della pandemia di Coronavirus, il mondo degli eventi fieristici ha subito un colpo devastante. La notizia ufficiale che Vinitaly, la fiera internazionale dedicata al vino, non si terrà nel 2020, ha segnato un momento cruciale per il settore. Il Gruppo Veronafiere, organizzatore dell’evento, ha dovuto rivedere radicalmente i propri piani per affrontare l’emergenza sanitaria e riorganizzare le attività in vista della ripresa.

Il presidente di Veronafiere, Maurizio Danese, ha spiegato che il protrarsi della crisi sanitaria ha reso necessarie decisioni difficili ma inevitabili. Questa situazione ha avuto un impatto significativo sull’industria fieristica a livello europeo, con oltre 200 eventi riconsiderati e una perdita complessiva che sfiora i 6 miliardi di euro. Inoltre, si stima che circa 51.400 posti di lavoro siano a rischio, senza considerare l’indotto e la perdita di 39 miliardi di euro di export generati dalle manifestazioni internazionali per le PMI europee.

Vinitaly 2021: nuove date e opportunità

La fiera Vinitaly, giunta alla sua 54ª edizione, è uno dei principali eventi del settore vitivinicolo a livello mondiale. La sua cancellazione ha rappresentato un duro colpo per le aziende italiane. Le date originariamente programmate per il 2020 sono state riposizionate al 18-21 aprile 2021, in concomitanza con le manifestazioni Sol&Agrifood ed Enolitech, anch’esse rinviate. Questo spostamento è stato deciso in accordo con le varie associazioni di categoria, per garantire un ripristino efficace delle attività commerciali nel settore.

Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere, ha sottolineato che la ripartenza deve essere vista come un’opportunità di rinascita. Inizialmente si sperava di realizzare Vinitaly già a giugno, ma la situazione sanitaria è peggiorata, rendendo inevitabile il rinvio. Mantovani ha inoltre annunciato che, oltre alla preparazione per le fiere di Vinitaly 2021, Veronafiere si concentrerà sul sostegno delle aziende italiane nei mercati internazionali attraverso eventi programmati come Vinitaly Chengdu e Vinitaly Hong Kong.

L’importanza della collaborazione nel settore

La decisione di posticipare Vinitaly è stata presa dopo ampie consultazioni con i rappresentanti delle associazioni di settore. Tra questi, Ernesto Abbona, presidente di Unione Italiana Vini, ha espresso la necessità di affrontare la crisi con un approccio unitario e proattivo. Anche altri leader del settore, come Riccardo Ricci Curbastro di Federdoc e Riccardo Cotarella di Assoenologi, hanno sottolineato l’importanza di garantire la sicurezza per tutti i partecipanti e di promuovere la ripresa del settore vinicolo.

Innovazione e digitalizzazione: il futuro di Vinitaly

L’impatto del Coronavirus non si è limitato solo a Vinitaly. Veronafiere ha dovuto riorganizzare un calendario di eventi che comprende circa 70 manifestazioni all’anno, sia in Italia che all’estero. Ogni evento ha la sua stagionalità e importanza, e il riposizionamento di così tanti appuntamenti ha richiesto un notevole sforzo organizzativo. Tra gli eventi che hanno subito modifiche, ci sono anche fiere di rilevanza internazionale, come Wine South America, Vinitaly Russia e Wine To Asia, che hanno dovuto adattarsi alla nuova realtà imposta dalla pandemia.

In un contesto difficile, Veronafiere ha deciso di investire in eventi innovativi, mirando a realizzare iniziative che possano supportare le aziende durante l’autunno del 2020. Questo approccio proattivo potrebbe rivelarsi cruciale per mantenere viva la promozione del vino italiano e garantire che le aziende possano continuare a operare nonostante le sfide attuali.

Il futuro di Vinitaly e del settore vitivinicolo dipenderà dalla capacità di adattarsi e di trovare nuove modalità di interazione tra produttori e consumatori. La digitalizzazione, ad esempio, sta diventando sempre più importante nel mondo degli affari, e molte aziende stanno cercando di sfruttare le tecnologie digitali per raggiungere i propri clienti, anche in assenza di eventi fisici.

In questo scenario, la fiera di Vinitaly del 2021 rappresenterà un’opportunità per il settore di ritrovarsi e un momento cruciale per ripensare le strategie di marketing e distribuzione. La collaborazione tra le varie associazioni di categoria sarà fondamentale per garantire che l’industria vinicola italiana possa emergere più forte da questa crisi. La capacità di innovare e rispondere alle nuove esigenze del mercato sarà determinante per il rilancio del settore, in un contesto che continua a evolversi rapidamente.

Change privacy settings
×