
Vigneti veneti in salute: un futuro promettente per il Trittico Vitivinicolo
La stagione vitivinicola 2025 in Veneto si apre con auspici promettenti, come emerso dal primo incontro del Trittico Vitivinicolo Veneto, svoltosi in modalità online. Organizzato da Veneto Agricoltura in collaborazione con la Regione del Veneto, l’ARPAV e il CREA, questo incontro ha fornito un’importante panoramica sullo stato di salute dei vigneti veneti, analizzando dati climatici, agronomici e fitosanitari.
I dati presentati delineano uno scenario incoraggiante per i produttori, sebbene emerga la necessità di mantenere un alto livello di attenzione e un impegno condiviso per affrontare le sfide del settore vitivinicolo. Nonostante i segnali positivi, il Trittico ha sottolineato l’importanza di una vigilanza costante.
Fertilità in crescita e vendemmia anticipata
Le rilevazioni di ARPAV, presentate da Francesco Rech, rivelano che i vigneti veneti hanno beneficiato di condizioni climatiche favorevoli, simili a quelle del 2024. Le temperature sono in leggero aumento, accompagnate da un bilancio pluviometrico soddisfacente, portando a una maggiore fertilità delle piante e a una buona allegagione. Tuttavia, si è riscontrato un leggero ritardo nel germogliamento e nella fioritura, che potrebbe influenzare le tempistiche della vendemmia.
Patrick Marcuzzo del CREA prevede che l’inizio della raccolta avverrà tra il 25 e il 30 agosto, con aspettative molto positive riguardo alla qualità delle uve. Questo periodo di vendemmia è cruciale per molti produttori, rappresentando il culmine di un anno di lavoro e investimento.
Vigneti in salute e lotta contro la Flavescenza dorata
Dal punto di vista sanitario, i vigneti veneti mostrano segni di buona salute, con una diffusione della Flavescenza dorata che risulta inferiore rispetto al 2024, riportandosi a livelli più accettabili come quelli del 2023. Tuttavia, Paolo Frasson dell’Unità Fitosanitaria della Regione Veneto ha evidenziato la necessità di proseguire nella lotta obbligatoria contro questa malattia, che rappresenta una delle minacce più serie per i vigneti.
Barbara Lazzaro di Agroambiente Regione Veneto ha sottolineato i progressi normativi relativi all’uso dei fitofarmaci, evidenziando l’importanza di mantenere un equilibrio tra la produttività agricola e la salvaguardia della biodiversità. L’attenzione alle fasce di rispetto e alle pratiche sostenibili è fondamentale per garantire un futuro sano per l’agricoltura veneta.
Le dichiarazioni dell’Assessore Caner: qualità e vigilanza
L’Assessore regionale Federico Caner ha espresso il suo ottimismo riguardo alla situazione del vigneto veneto, definendolo un’eccellenza sia dal punto di vista produttivo che culturale. Ha affermato che il Trittico Vitivinicolo è uno strumento prezioso per monitorare l’evoluzione del settore, e ha sottolineato come i segnali attuali siano incoraggianti.
Tuttavia, Caner ha messo in guardia riguardo alle incognite del contesto globale, come le tensioni geopolitiche, i nuovi trend di consumo e l’aumento dei costi. La Regione del Veneto sta continuando a lavorare su due fronti:
- Fornendo assistenza tecnica sul campo per supportare i produttori.
- Esercitando una pressione politica a livello nazionale ed europeo per ottenere regole più semplici e realistiche.
In un contesto di sfide globali, la salute del vigneto è diventata una priorità. Caner ha enfatizzato l’importanza dell’estirpo coatto come segnale forte contro le irregolarità, invitando tutti gli operatori del settore a rispettare le normative fitosanitarie. Difendere la salute del vigneto significa proteggere l’intero sistema agricolo veneto e premiare chi lavora con serietà e qualità.
Questa attenzione alla qualità e alla sostenibilità è fondamentale per garantire che il Veneto continui a essere un punto di riferimento nel panorama vitivinicolo internazionale. La capacità di adattarsi e rispondere alle sfide, mantenendo un elevato standard qualitativo, distingue i produttori veneti nel mercato globale.
In conclusione, il Trittico Vitivinicolo Veneto offre una prospettiva promettente per il futuro della viticoltura nella regione, ma richiede una costante collaborazione e vigilanza attenta per affrontare le sfide in arrivo. Con un clima favorevole e un impegno condiviso, i produttori veneti sono ben posizionati per affrontare la stagione 2025 con ottimismo e determinazione.