
Vigneti urbani: protagonisti della Giornata Nazionale della Cultura del Vino e dell’Olio
Le vigne urbane stanno vivendo una nuova giovinezza, diventando simbolo di un rinnovato legame tra città e natura. Questo fenomeno non solo arricchisce il tessuto urbano, ma rappresenta anche un’opportunità per riqualificare gli spazi pubblici, promuovere la sostenibilità e coinvolgere le comunità locali. La Giornata Nazionale della Cultura del Vino e dell’Olio, che si svolgerà il 23 maggio 2025 nella Sala Aldo Moro a Roma, avrà come tema centrale proprio il legame tra vigne urbane, rigenerazione delle città e il ruolo attivo dei giovani in questo processo virtuoso.
Giunta alla sua quindicesima edizione, la Giornata è promossa dall’Associazione Italiana Sommelier (Ais), la più grande associazione di appassionati e professionisti del vino a livello mondiale, con oltre 40.000 soci e una programmazione annuale che include circa 2.000 eventi in 146 delegazioni su tutto il territorio nazionale. L’evento è patrocinato dai Ministeri dell’Istruzione e del Merito, della Cultura e dell’Agricoltura, a testimonianza della sua importanza culturale e sociale.
L’apertura del convegno
L’apertura del convegno sarà affidata al presidente Ais, Sandro Camilli, che introdurrà i saluti istituzionali. Gli interventi successivi forniranno una panoramica esaustiva sull’evoluzione del paesaggio viticolo urbano e sulle sue implicazioni. Mauro Agnoletti, titolare della Cattedra Unesco “Paesaggi del Patrimonio Agricolo” all’Università di Firenze, presenterà una riflessione sull’evoluzione dei vigneti in contesti urbani dal XIX secolo a oggi, con un focus particolare su Firenze.
L’importanza della ricerca
La città toscana ha visto i suoi vigneti trasformarsi nel tempo, adattandosi alle nuove esigenze e ai cambiamenti sociali. Ernesto Di Renzo, docente di Antropologia del gusto e dei patrimoni culturali presso l’Università di Roma Tor Vergata, porterà un’approfondita analisi su come il “vinificare in città” rappresenti un progetto retro-innovativo capace di rianimare gli spazi urbani, restituendo loro un significato culturale e sociale. Grazie a una riscoperta delle pratiche tradizionali di viticoltura, si può promuovere un’identità locale che incoraggia la comunità a riscoprire il valore simbolico del cibo e del vino.
Un altro intervento significativo sarà quello di Nicola Martinelli, docente di Urbanistica presso il Politecnico di Bari, che si concentrerà sulle dinamiche tra aree metropolitane e territori rurali, analizzando come la presenza di vigneti urbani possa contribuire a un dialogo proficuo tra questi due mondi.
I risultati dello studio globale
Un momento atteso del convegno sarà la presentazione dei risultati dello studio “World Urban Vineyards Atlas” da parte di Nicola Purrello, presidente dell’Urban Vineyards Association (Uva). Questo studio ha identificato ben 151 vigne urbane isolate in 35 Paesi, per una superficie totale di oltre 600 ettari, di cui 108 situate in Europa. Questi dati pongono l’Italia in una posizione privilegiata, essendo il Paese con la maggiore presenza di vigneti urbani, seguito dalla Repubblica Ceca e dalla Francia.
Tra i vigneti urbani italiani più emblematici troviamo:
- Vigna di San Martino a Napoli
- Vigna di Leonardo da Vinci nel centro di Milano
- Vigna della Regina a Torino
Anche Palermo, Venezia e Firenze vantano patrimoni viticoli significativi, come la Vigna del Gallo, San Francesco della Vigna e la Vigna di Michelangelo. Questi spazi non solo offrono opportunità lavorative per gli agricoltori, ma stimolano anche il settore dell’enoturismo e della ristorazione, creando un circolo virtuoso di sviluppo economico e sociale.
Un aspetto interessante delle vigne urbane è il loro potenziale sociale. Molte di queste realtà coinvolgono cooperative che lavorano con persone con disabilità, offrendo loro opportunità di lavoro e integrazione. Questo tipo di iniziativa dimostra come il vino possa diventare un veicolo per il cambiamento sociale, trasformando le vigne in spazi di inclusione e partecipazione.
Inoltre, durante la Giornata Nazionale, si procederà alla premiazione delle classi vincitrici della precedente edizione, seguito dalla presentazione delle Borse di Studio Ais. Queste borse, destinate agli studenti degli istituti agrari e tecnici, invitano i giovani a riflettere sul tema delle “Vigne urbane e rigenerazione delle città”. Questo approccio educativo non solo stimola l’interesse per il mondo del vino, ma incoraggia anche una nuova generazione a impegnarsi nella valorizzazione del patrimonio viticolo urbano.
Le linee guida per la nuova edizione delle Borse di Studio saranno illustrate da Giuseppe Baldassarre del Comitato Tecnico Scientifico Ais e Domenico Zonin, presidente di Zonin1821, che ha scelto di sostenere attivamente la Giornata Nazionale. Questo sostegno rappresenta un esempio concreto di collaborazione tra il mondo accademico, le istituzioni e il settore privato, con l’obiettivo di promuovere una cultura del vino che sia al tempo stesso inclusiva e sostenibile.