Vigneti senza plastica: 14 cantine italiane all’avanguardia per un futuro sostenibile

Vigneti senza plastica: 14 cantine italiane all'avanguardia per un futuro sostenibile

Vigneti senza plastica: 14 cantine italiane all'avanguardia per un futuro sostenibile

Redazione Vinamundi

10 Ottobre 2025

La questione delle microplastiche nei suoli agricoli rappresenta una delle sfide più significative per l’agricoltura moderna. Non si tratta più di un problema teorico, ma di una realtà tangibile che minaccia la salute dei terreni e, di conseguenza, la sicurezza alimentare. I dati del progetto europeo Papillons-Horizon 2020 hanno rivelato che particelle di microplastica sono state rinvenute in tutti i campioni analizzati, con concentrazioni che possono raggiungere centinaia di migliaia di particelle per chilo di terreno. Questo fenomeno ha un impatto diretto sull’ambiente, sulla salute delle piante e, infine, sulla salute umana.

In risposta a questa emergenza, è nata l’iniziativa Vigneti Plastic Free, un progetto innovativo che coinvolge 14 cantine situate in Toscana, Puglia e Trentino-Alto Adige. Promossa dallo Studio Agricoltura & Ambiente, con il sostegno del Ministero dell’Agricoltura e della Sovereignità Alimentare (Masaf), l’iniziativa è stata raccontata da Barbara Amoroso su Il Corriere Vinicolo n. 30 del 6 ottobre 2025. Il progetto si sviluppa in collaborazione con l’Università degli Studi di Pisa (UniPi) e prevede un percorso triennale mirato a ottenere una certificazione nazionale per la viticoltura priva di plastica.

La gravità della situazione

I numeri parlano chiaro e rendono evidente la gravità della situazione: nei vigneti a spalliera, i legacci in plastica possono accumulare oltre 400 chili per ettaro nell’arco di trent’anni. Questa realtà ha spinto le cantine coinvolte a esplorare materiali biodegradabili e sistemi alternativi di legatura, una sfida non priva di difficoltà. Luca Nizzetto, scienziato del Norwegian Institute for Water Research (Niva), ha avvertito che anche le bioplastiche possono frammentarsi, comportandosi in modo simile alle microplastiche tradizionali, rendendo la ricerca di soluzioni sostenibili ancora più complessa.

Un approccio collettivo alla sostenibilità

L’iniziativa Vigneti Plastic Free si distingue per il suo approccio collettivo. Le aziende partecipanti, molte delle quali già impegnate nel biologico o nella biodinamica, condividono dati e sperimentazioni in un’ottica di collaborazione. Questo approccio mira a costruire un modello replicabile su scala nazionale, con l’obiettivo di coniugare sostenibilità ambientale e competitività. In un mercato sempre più attento alle pratiche sostenibili, come quelli del Nord Europa e degli Stati Uniti, il rafforzamento del posizionamento del vino italiano diventa cruciale.

Innovazione e pratiche sostenibili

Le cantine coinvolte, tra cui aziende storiche e innovative, stanno già implementando pratiche sostenibili. Ad esempio, molte di esse hanno cominciato a:

  1. Sostituire le bottiglie di vetro con alternative più leggere per ridurre l’impatto ambientale del trasporto.
  2. Esplorare tecnologie avanzate per il recupero e il riciclo dei materiali utilizzati nei processi di produzione.

La sfida non è solo quella di eliminare la plastica, ma di ripensare l’intero ciclo produttivo, dalla vigna alla tavola, all’insegna della sostenibilità.

Il progetto Vigneti Plastic Free non è solo un’opportunità per le cantine di innovare, ma rappresenta anche un esempio di come il settore vitivinicolo possa rispondere a una domanda crescente di prodotti sostenibili. I consumatori sono sempre più informati e sensibili alle questioni ambientali e sono disposti a premiare le aziende che dimostrano un impegno concreto verso la sostenibilità.

In un contesto globale in cui la crisi climatica si fa sempre più pressante, iniziative come Vigneti Plastic Free sono fondamentali. Esse non solo contribuiscono alla salvaguardia dell’ambiente, ma possono anche rappresentare un vantaggio competitivo per le aziende che scelgono di investire in pratiche sostenibili. La viticoltura senza plastica potrebbe diventare un simbolo di un nuovo modo di fare vino, un modo che non solo rispetta la tradizione, ma abbraccia anche l’innovazione e la responsabilità sociale.

Con il sostegno di istituzioni, università e aziende, il progetto Vigneti Plastic Free si propone di diventare un modello da seguire, dimostrando che è possibile produrre vino di alta qualità senza compromettere l’ambiente. La lotta contro le microplastiche, quindi, non è solo una questione di esigenze ecologiche, ma anche un’opportunità per il settore vitivinicolo di evolversi e adattarsi alle sfide del futuro.

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