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Verdicchio di Matelica Riserva DOCG: un viaggio tra struttura e longevità dell’eccellenza marchigiana

Il Verdicchio di Matelica Riserva DOCG è un vero e proprio gioiello della produzione vinicola marchigiana, un vino bianco che si distingue per la sua struttura, longevità e complessità aromatica. Questo vino affonda le sue radici nel cuore dell’Appennino marchigiano, precisamente nella provincia di Macerata, dove il clima continentale e il suolo calcareo-argilloso contribuiscono a conferire al vino una mineralità distintiva e una freschezza ineguagliabile.

Territorio e caratteristiche distintive

La zona di produzione del Verdicchio di Matelica è caratterizzata da un ambiente collinare che si estende tra i 300 e i 600 metri sul livello del mare. Le altitudini elevate, unite a un’escursione termica significativa tra giorno e notte, favoriscono una maturazione lenta e armoniosa delle uve. Rispetto al più noto Verdicchio dei Castelli di Jesi, il Verdicchio di Matelica presenta una freschezza e un’acidità maggiori, rendendolo particolarmente adatto all’invecchiamento.

Dal 2009, la Denominazione di Origine Controllata e Garantita (DOCG) per il Verdicchio di Matelica Riserva stabilisce che il vino deve affinare per un minimo di 18 mesi prima della commercializzazione, di cui almeno sei in bottiglia. Questo rigoroso processo di affinamento è fondamentale per garantire una complessità e un’eleganza superiori, elementi distintivi di questo vino.

Note degustative

Nel calice, il Verdicchio di Matelica Riserva si presenta con un colore giallo dorato intenso, indice del lungo periodo di affinamento. All’olfatto, offre un bouquet ampio e stratificato, con spiccate note di:

  1. Agrumi
  2. Fiori bianchi
  3. Mandorla
  4. Mineralità marcata

Con il passare del tempo, le sfumature si ampliano, rivelando sentori di miele, spezie e idrocarburi, che conferiscono al vino una profondità sorprendente e un carattere distintivo.

Al palato, il Verdicchio di Matelica Riserva si distingue per la sua struttura equilibrata. La freschezza e la sapidità sono ben presenti, rendendolo un alleato ideale per esaltare piatti a base di pesce, come il tradizionale brodetto marchigiano, crostacei e carni bianche. Inoltre, il vino si abbina magnificamente a formaggi stagionati, creando un connubio di sapori che esalta la complessità del Verdicchio.

Produzione e cantine di riferimento

La produzione di Verdicchio di Matelica Riserva è limitata a pochi comuni della vallata omonima, tra cui Matelica, Esanatoglia, Gagliole e Castelraimondo. In queste zone, alcune cantine storiche si sono distinte per la loro dedizione alla qualità e alla valorizzazione di questa denominazione.

Cantine come Belisario, con una storia che risale al 1971, sono rinomate per l’attenzione al territorio e per l’uso di tecniche di vinificazione innovative, che esaltano le caratteristiche delle uve Verdicchio. La Cantina Bisci, fondata nel 1991, è nota per il suo approccio artigianale e per la produzione di vini che riflettono il terroir unico di Matelica. Collestefano e La Monacesca sono altre due realtà che si sono guadagnate un posto d’onore nel panorama vinicolo marchigiano, grazie a vini di grande carattere e complessità.

La longevità del Verdicchio di Matelica Riserva

Una delle qualità più affascinanti del Verdicchio di Matelica Riserva DOCG è la sua straordinaria capacità di invecchiamento. Sebbene possa essere degustato giovane per apprezzarne la freschezza e la mineralità, è nel corso degli anni che il vino riesce a sviluppare ulteriori complessità. Le note aromatiche si evolvono, regalando un’esperienza sensoriale sempre nuova e affascinante.

Questo vino non è solo un simbolo della tradizione vinicola marchigiana, ma rappresenta anche un’eccellenza italiana da scoprire e conservare. Ogni bottiglia di Verdicchio di Matelica Riserva racconta una storia, quella di un territorio unico e di una passione che dura nel tempo. Essenziale per gli appassionati di vino e per chi desidera avventurarsi in nuove scoperte enologiche, il Verdicchio di Matelica Riserva è un vino che merita di essere conosciuto e apprezzato, testimoniando la ricchezza e la diversità del patrimonio vitivinicolo italiano.

Redazione Vinamundi

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