Il 15 ottobre scorso, nella prestigiosa cornice dell’Aula Giulio Cesare del Palazzo Senatorio in Campidoglio a Roma, si è tenuta la 66ª edizione di Industria Felix – L’Italia sostenibile che compete. Questo evento di grande rilevanza nazionale ha celebrato le aziende italiane che si sono distinte per il loro impegno nella sostenibilità, innovazione e responsabilità sociale. Quest’anno, la manifestazione ha avuto un focus particolare sulle pratiche ESG (Environmental, Social and Governance), un aspetto sempre più centrale nel panorama imprenditoriale contemporaneo.
Un riconoscimento per Cantina di Venosa
Moderata dal noto giornalista di Rai News Lorenzo Lo Basso e dalla conduttrice Elisa Isoardi, la cerimonia ha visto la partecipazione di 94 aziende selezionate per la loro eccellenza in materia di sostenibilità. Le imprese premiate sono state valutate da Cerved Rating Agency (CRA), una delle agenzie di rating più autorevoli in Europa, che ha analizzato la loro capacità di coniugare risultati economici con un’attenzione particolare all’ambiente, alla valorizzazione del capitale umano e a una governance responsabile.
Tra le aziende premiate, si è distinta la storica Cantina di Venosa, una cooperativa vitivinicola lucana che ha ricevuto il riconoscimento come una delle imprese più sostenibili d’Italia per il terzo anno consecutivo. A ritirare il premio è stato il Presidente Francesco Perillo, il quale ha commentato: «Questo risultato rappresenta un riconoscimento non solo al lavoro svolto in questi anni, ma anche alla visione collettiva di una cooperativa che ha saputo trasformare i valori della sostenibilità in prassi quotidiana». Insieme a lui, era presente anche il Direttore Antonio Teora, che ha sottolineato l’importanza di questo traguardo per l’intera comunità dei viticoltori lucani.
La storia e l’impegno della Cantina di Venosa
Fondata nel 1957, Cantina di Venosa è oggi una delle realtà più rappresentative del comparto vitivinicolo del Sud Italia. Con 350 soci viticoltori e 800 ettari di vigne, la cooperativa produce oltre 2 milioni di bottiglie all’anno, valorizzando in particolare le varietà autoctone lucane come l’Aglianico del Vulture DOC e DOCG. Questa varietà, famosa per la sua complessità e il suo potenziale di invecchiamento, è diventata simbolo della qualità del vino prodotto in Basilicata.
Negli ultimi anni, Cantina di Venosa ha intrapreso un percorso di innovazione e sostenibilità, investendo in efficienza energetica e tecnologie digitali. Questi sforzi hanno portato a:
- Miglioramento della qualità della produzione
- Riduzione dell’impatto ambientale
- Adozione di pratiche agronomiche sostenibili, come l’uso di tecniche di coltivazione biologica e la gestione integrata dei fitofarmaci.
Un modello di responsabilità sociale
La Cantina di Venosa ha anche sviluppato progetti di responsabilità sociale, coinvolgendo attivamente le comunità locali e promuovendo la cultura del vino. Attraverso eventi, degustazioni e visite guidate, la cooperativa ha creato un ponte tra i produttori e i consumatori, permettendo ai visitatori di scoprire non solo i vini, ma anche la storia e le tradizioni della Basilicata. Questo approccio ha contribuito a un rinnovato interesse per il patrimonio enologico lucano, attirando turisti e appassionati da tutta Italia e oltre.
La premiazione di Cantina di Venosa si inserisce in un contesto più ampio di crescente attenzione verso la sostenibilità nel settore vitivinicolo. Negli ultimi anni, molte aziende hanno iniziato a riconoscere l’importanza di pratiche produttive responsabili, sia per garantire la qualità dei propri prodotti sia per rispondere alle aspettative di un mercato sempre più consapevole. La sostenibilità non è più vista come un semplice valore aggiunto, ma come una necessità per la sopravvivenza e la competitività delle imprese.
In questo scenario, Cantina di Venosa si afferma come un modello da seguire, dimostrando che è possibile coniugare tradizione e innovazione. La cooperativa non solo produce vini di alta qualità, ma si impegna anche attivamente a promuovere un futuro più sostenibile per il settore vitivinicolo. Questo riconoscimento a Roma è quindi un segnale importante per l’intero comparto, che può trarre ispirazione dall’approccio di Cantina di Venosa per affrontare le sfide della sostenibilità e del cambiamento climatico.
Il premio ricevuto è un ulteriore stimolo per la cooperativa e i suoi soci a continuare su questa strada, rafforzando il legame con il territorio e con le comunità locali, e a investire in pratiche sempre più sostenibili che possano garantire un futuro luminoso per le generazioni a venire. Con questa visione, Cantina di Venosa non solo contribuisce alla valorizzazione del patrimonio vitivinicolo lucano, ma si pone anche come faro per tutte le aziende del settore che desiderano intraprendere un percorso di responsabilità e sostenibilità.