
Vendemmia 2025: un anticipo promettente grazie al clima per l'Accademia Italiana della Vite e del Vino
La vendemmia 2025 in Italia si profila come un evento significativo, non solo per i produttori, ma anche per gli appassionati di vino. Le condizioni climatiche favorevoli riscontrate nei mesi precedenti e all’inizio dell’estate, secondo l’Accademia Italiana della Vite e del Vino (AIVV), potrebbero avere un impatto determinante sulla qualità delle uve. In molte zone vitivinicole del Bel Paese, la vendemmia è già iniziata in anticipo, con segnali positivi sia in termini di quantità che di qualità del raccolto, nonostante si preveda un calo fra il 10 e il 20% nelle regioni del centro-nord.
L’importanza del monitoraggio climatico
Il presidente dell’AIVV, Rosario Di Lorenzo, ha evidenziato l’importanza di monitorare l’andamento climatico durante le fasi finali di maturazione delle uve, poiché questo avrà un impatto decisivo sulla sanità e sulla qualità del prodotto finale. Ha dichiarato: “Non vogliamo fare un bollettino della qualità della vendemmia del 2025. La qualità sarà determinata anche dal lavoro che sarà svolto nell’ultimo periodo di maturazione e per questo torneremo a fine vendemmia con un report ancora più vicino alla realtà”.
Andamento della vendemmia nelle diverse regioni
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Veneto: Le temperature superiori alla media nei mesi di marzo e giugno hanno anticipato la raccolta delle varietà precoci, prevista per la fine di agosto. Coldiretti Venezia prevede una delle migliori vendemmie degli ultimi dieci anni, con una quantità di uva equilibrata.
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Friuli-Venezia Giulia: Dopo un maggio piovoso, i mesi successivi di giugno e luglio caldi e secchi hanno portato a un’anticipazione di circa dieci giorni nella vendemmia del Merlot. La Glera, inizialmente in ritardo, sta recuperando velocemente.
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Trentino Alto-Adige: Le vigne mostrano uno stato vegetativo ottimale, senza preoccupazioni significative per malattie come la peronospora e l’oidio, promettendo una vendemmia di buona qualità.
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Piemonte, Lombardia e Liguria: Si preparano a una vendemmia anticipata di circa dieci giorni rispetto all’anno precedente, ma con una riduzione produttiva stimata fra il 10 e il 15%. In Franciacorta, la raccolta è già iniziata e si prevede un’annata promettente.
Previsioni per il sud Italia
Nel sud Italia, la situazione appare più favorevole. In Puglia, Basilicata e Calabria, le condizioni climatiche ideali hanno favorito la raccolta delle varietà precoci, con una produzione che si attesta circa il 20% in più rispetto all’anno scorso. In Sicilia, nonostante le difficoltà legate al cambiamento climatico, il Consorzio di Tutela Vini Doc Sicilia prevede un incremento della produzione del 10% rispetto al 2024.
Anche nelle Isole Eolie, la vendemmia 2025 è iniziata con un anticipo di circa una settimana, sebbene la carenza idrica abbia influenzato la produzione, con una stima di calo del 15% nella quantità di uva. Tuttavia, dal punto di vista qualitativo, le aspettative rimangono positive.
In sintesi, la vendemmia 2025 si presenta con un mix di ottimismo e cautela. Le condizioni climatiche favorevoli sembrano favorire un raccolto abbondante e di qualità, anche se in diverse regioni permangono preoccupazioni legate a malattie delle piante e alle fluttuazioni del mercato globale. La vera sfida sarà quella di mantenere queste condizioni favorevoli fino alla conclusione della maturazione e della raccolta, per garantire che la vendemmia 2025 possa essere ricordata come un’annata di eccellenza per il vino italiano.