Vendemmia 2025: 36 milioni di ettolitri di vino in giacenza in Italia

Vendemmia 2025: 36 milioni di ettolitri di vino in giacenza in Italia

Vendemmia 2025: 36 milioni di ettolitri di vino in giacenza in Italia

Redazione Vinamundi

10 Ottobre 2025

La stagione della vendemmia 2025 in Italia è finalmente in corso, e i dati forniti da “Cantina Italia” offrono uno sguardo approfondito sulle giacenze di vino nel nostro paese. Al 30 settembre 2025, le scorte di vino ammontano a 36 milioni di ettolitri, mostrando una diminuzione significativa rispetto ai 39,8 milioni registrati il 31 luglio 2025. Questo calo del 9,6% corrisponde a circa 3,8 milioni di ettolitri. Tuttavia, confrontando le giacenze attuali con quelle dello stesso periodo dell’anno precedente, si evidenzia un incremento dell’1,3%, con 448.648 ettolitri in più.

Questi dati, pubblicati dall’Ispettorato Centrale della tutela della Qualità e Repressione Frodi dei prodotti agroalimentari (Icqrf) e basati su registri telematici del vino, offrono una visione chiara della situazione attuale. Accanto ai 36 milioni di ettolitri in giacenza, ci sono ulteriori 8,5 milioni di ettolitri di mosti e 4,6 milioni di ettolitri di vino nuovo ancora in fermentazione (Vnaif). Queste cifre non solo indicano un’abbondanza di vino, ma anche un processo di vinificazione attivo, con molte cantine impegnate nella produzione di nuovi vini.

Distribuzione delle giacenze

La distribuzione delle giacenze di vino in Italia è fortemente concentrata nelle regioni del Nord, dove si trova il 58,6% del totale. Il Veneto emerge come la regione leader, con una quota del 25,2% del vino nazionale, grazie principalmente alle province di Treviso e Verona, che contribuiscono rispettivamente per il 10,2% e il 9,5%. Questa predominanza del Veneto riflette una tradizione vinicola storica e consolidata, che ha reso il Prosecco uno dei vini più riconosciuti e apprezzati a livello mondiale.

Tipologie di vino in giacenza

Analizzando la tipologia di vino in giacenza, possiamo notare che:

  1. Il 57,4% delle scorte è rappresentato da vini a Denominazione di Origine Protetta (DOP), con una netta prevalenza di vini rossi (55,8%).
  2. I vini a Indicazione Geografica Protetta (IGP) costituiscono il 25% delle scorte, anch’essi con una forte componente di vini rossi (62%).
  3. I vini varietali rappresentano solo l’1,6% del totale, evidenziando una preferenza del mercato per le denominazioni tradizionali.

Un aspetto interessante è la concentrazione delle giacenze tra le diverse denominazioni. In Italia, ci sono ben 526 denominazioni di vino, ma le prime 20 rappresentano il 57,3% del totale delle giacenze. In testa alla classifica troviamo il Prosecco Doc, che da solo detiene 2,8 milioni di ettolitri, corrispondenti al 9,4% del totale.

Aspettative per la vendemmia 2025

La vendemmia 2025 è attesa come molto abbondante, con previsioni che variano a seconda delle fonti. Legacoop Agroalimentare ha stimato una produzione di circa 44 milioni di ettolitri, mentre Unione Italiana Vini (Uiv), Assoenologi e Ismea parlano di un potenziale di 47,4 milioni di ettolitri. Anche Coldiretti, a luglio, aveva previsto una produzione intorno ai 45 milioni di ettolitri. Questo dibattito sulle stime di produzione è cruciale per il mercato e per le strategie delle cantine, in quanto un’annata abbondante può influenzare i prezzi e le vendite.

In questo contesto, le giacenze di vino al 30 settembre 2025 assumono una doppia lettura. Da un lato, la diminuzione delle scorte rispetto a luglio potrebbe essere interpretata come un segnale positivo, suggerendo una buona gestione delle giacenze in previsione della nuova vendemmia. Dall’altro lato, la leggera crescita rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente indica che ci sono ancora sfide da affrontare, soprattutto in un mercato che sta cercando di trovare un equilibrio tra domanda e offerta.

Le vendite di vino italiano continuano a essere forti, sia sul mercato interno che all’estero, con una crescente attenzione verso vini di alta qualità e sostenibili. Le cantine italiane sono sempre più impegnate in pratiche agricole sostenibili e nella promozione delle loro etichette, cercando di attrarre non solo i tradizionali amanti del vino, ma anche una nuova generazione di consumatori più consapevoli.

Con l’arrivo della vendemmia, le aspettative sono alte e l’industria vitivinicola italiana si prepara ad affrontare le sfide e le opportunità che questo periodo porta con sé. La qualità dei vini, l’innovazione e la tradizione rimangono le chiavi per il successo e la crescita di questo settore fondamentale per l’economia italiana e per la cultura enogastronomica del paese.

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