Valpolicella: un nuovo capitolo per i grandi rossi veronesi con i marchi collettivi al Consorzio

Valpolicella: un nuovo capitolo per i grandi rossi veronesi con i marchi collettivi al Consorzio

Valpolicella: un nuovo capitolo per i grandi rossi veronesi con i marchi collettivi al Consorzio

Redazione Vinamundi

27 Settembre 2025

Il 26 settembre 2025 segna un momento cruciale per il settore vitivinicolo della Valpolicella. La Camera di Commercio di Verona ha ceduto ufficialmente al Consorzio per la Tutela dei Vini Valpolicella la titolarità di marchi collettivi e di certificazione di alcuni dei vini più rappresentativi della regione: Amarone, Recioto e Ripasso. Questo passaggio, avvenuto dopo oltre vent’anni di gestione da parte della Camera di Commercio, non solo segna una nuova era per il Consorzio, ma rappresenta anche un passo importante per la qualità e la protezione dei vini veronesi nel mercato globale.

trasferimento dei marchi: un passo decisivo

L’accordo notarile che ha sancito il trasferimento comprende marchi ben noti, tra cui:

  1. Amarone della Valpolicella
  2. Recioto della Valpolicella
  3. Valpolicella Ripasso
  4. Valpolicella
  5. Vino di Ripasso
  6. Ripasso
  7. Recioto (cointestato con la Camera di Commercio di Vicenza)

La centralizzazione della gestione di questi marchi sotto un’unica entità mira a garantire una supervisione più efficace e diretta, in un contesto sempre più competitivo, dove la tutela della qualità e dell’identità dei vini è fondamentale.

la lotta contro la contraffazione

Carlo De Paoli, membro della giunta della Camera di Commercio di Verona, ha sottolineato l’importanza di questo passaggio, evidenziando come dal 2004 siano stati registrati i marchi collettivi della Valpolicella nei principali mercati internazionali. La decisione di trasferire i marchi è stata motivata dalla necessità di una sorveglianza più incisiva. Le sfide legate alla contraffazione e all’Italian sounding rimangono una preoccupazione costante per i produttori di vino.

Christian Marchesini, presidente del Consorzio, ha definito questo passaggio come un «passaggio decisivo» per la denominazione. Dal 2018, il Consorzio ha investito oltre 1,2 milioni di euro in azioni legali contro le pratiche fraudolente, portando avanti 176 vertenze tra Italia e estero. Tra i successi più significativi figurano:

  • Vittorie contro marchi ingannevoli come “Casa Marrone”, “Passorone” e “Ronepasso”
  • Scoperta di numerose etichette imitative in paesi come Cina, Brasile e Stati Uniti

Queste battaglie legali hanno generato risarcimenti per circa 1 milione di euro, fondi che verranno reinvestiti nella promozione dei vini della Valpolicella.

il futuro della valpolicella

Non è un segreto che l’Amarone della Valpolicella sia uno dei vini più imitati al mondo. Nel 2024, sono stati registrati 20 casi di contraffazione legati a questo vino straordinario. Il Consorzio ha attuato misure per proteggere il prestigio del marchio, bloccando nomi ingannevoli come “A Ma Luo Ni” e “Gran Marone”. Queste azioni hanno avuto un impatto significativo, estendendo la protezione del marchio in 41 paesi, tra cui Stati Uniti, Cina, Australia e Giappone.

Guardando al futuro, il Consorzio prevede di completare il processo di trascrizione e intestazione della titolarità dei marchi entro la fine del 2025. Questo passaggio non solo consoliderà la tutela legale e commerciale dei vini della Valpolicella, ma offrirà anche nuove opportunità di promozione per una delle denominazioni più amate al mondo. La Valpolicella, con la sua tradizione vitivinicola radicata nel passato, si prepara a un futuro di maggiore visibilità e riconoscimento internazionale.

La storia della Valpolicella è ricca di cultura e tradizione, con colline bagnate da un clima favorevole e terreni fertili. Qui si coltivano varietà di uva autoctone, come Corvina, Rondinella e Molinara, che sono alla base della produzione di vini di alta qualità. L’Amarone e il Recioto sono simboli del patrimonio enologico italiano, apprezzati in tutto il mondo per la loro unicità.

Il passaggio dei marchi al Consorzio per la Tutela dei Vini Valpolicella non è solo un atto burocratico, ma rappresenta un impegno concreto per il futuro di una delle regioni vinicole più affascinanti d’Italia. La nuova gestione promette di garantire una protezione più forte contro le contraffazioni e di aprire nuove prospettive di promozione per i vini della Valpolicella, contribuendo a mantenere viva la tradizione e la reputazione di questi vini nel panorama internazionale.

Change privacy settings
×