La storica cantina Andreola, simbolo dell’eccellenza vitivinicola del Valdobbiadene DOCG, ha ricevuto un prestigioso riconoscimento: per il secondo anno consecutivo, il suo Valdobbiadene Rive di Santo Stefano Extra Dry Dirupo è stato insignito dei Tre Bicchieri 2026 da Gambero Rosso, uno dei più alti riconoscimenti nel panorama vinicolo italiano. Questo premio non solo celebra la qualità del vino, ma anche la tradizione e l’impegno della cantina nel valorizzare un territorio che è Patrimonio dell’Umanità UNESCO.
Un cru che racconta il territorio
Il Valdobbiadene Rive di Santo Stefano Extra Dry Dirupo è il frutto di un’accurata selezione delle migliori uve provenienti dalle vigne situate nelle Rive di Santo Stefano. Questa zona è nota per il suo microclima ideale e per i suoi terreni ricchi di minerali, che conferiscono ai vini un carattere distintivo. Nazzareno Pola, il fondatore della cantina, ha sempre creduto nell’importanza di esprimere l’autenticità del territorio attraverso i suoi vini. Ogni annata, viene selezionata la vigna che meglio rappresenta le peculiarità del Valdobbiadene, e per il 2024 è stata scelta quella di Santo Stefano, un cru storico e rinomato.
Il Dirupo è composto per il 90% da uve Glera, con l’aggiunta di Bianchetta e Perera, varietà che arricchiscono ulteriormente il profilo aromatico dello spumante. La Glera, conosciuta anche come Prosecco, è la varietà più rappresentativa della zona e richiede una cura particolare durante la coltivazione, data la pendenza dei terreni e le tecniche di viticoltura eroica che contraddistinguono questa regione.
Note di degustazione: eleganza e complessità
Il Valdobbiadene Rive di Santo Stefano Extra Dry Dirupo si distingue non solo per la sua provenienza, ma anche per le sue caratteristiche organolettiche. Al calice, presenta un perlage fine e persistente, segno di un’accurata vinificazione. I profumi sprigionati sono delicati e complessi:
- Sentori di glicine e biancospino
- Note fruttate di pera e pesca bianca
- Leggera sfumatura di pasticceria
Al palato, questo spumante offre una sensazione piena e cremosa, con un finale lungo e sapido che rispecchia l’essenza del terroir delle colline di Valdobbiadene. La sua eleganza e complessità lo rendono adatto a diverse occasioni, dal semplice aperitivo a piatti più strutturati, dimostrando la versatilità di questo vino.
Tradizione e innovazione secondo Andreola
Il riconoscimento dei Tre Bicchieri 2026 non è solo un premio al vino, ma anche un attestato dell’impegno e della passione della famiglia Pola nel preservare e promuovere la tradizione vitivinicola del Valdobbiadene. Sotto la guida di Stefano Pola, l’azienda si propone di coniugare tradizione e innovazione, portando avanti un lavoro meticoloso di valorizzazione del territorio.
“Questo riconoscimento rappresenta per noi la conferma della strada intrapresa da mio padre Nazzareno e di un impegno quotidiano per esprimere al meglio l’identità del Valdobbiadene,” afferma Stefano Pola. Il suo approccio si basa su una continua ricerca della qualità, testimoniata dalle tecniche di vinificazione moderne e sostenibili che applica in cantina, senza mai dimenticare l’importanza della tradizione.
La riconoscenza dei Tre Bicchieri è dunque un passo importante, che non solo celebra il presente della cantina, ma pone anche le basi per un futuro luminoso, in cui la tradizione e la qualità continueranno a essere al centro dell’attività di Andreola.