Valdarno di Sopra: un mix di modernità e sostenibilità

Valdarno di Sopra: un mix di modernità e sostenibilità

Valdarno di Sopra: un mix di modernità e sostenibilità

Redazione Vinamundi

22 Settembre 2025

Il Valdarno di Sopra, una delle perle vitivinicole della Toscana, si distingue per la sua storia secolare e la sua visione contemporanea e sostenibile. La strada verso il riconoscimento di questa regione come un territorio di eccellenza vinicola è iniziata nel 1716, quando il Granduca di Toscana Cosimo III de’ Medici promulgò un editto che delineava i confini delle celebri zone vinicole toscane. Questo atto storico rappresentò un primo passo verso la regolamentazione della produzione vinicola, evidenziando l’importanza della qualità e della tradizione agricola della zona.

La qualità del vino e la sostenibilità

Il Valdarno di Sopra, protetto dagli Appennini e caratterizzato da un clima unico, ha visto negli anni una rinnovata attenzione nei confronti della qualità del vino e della sostenibilità. Oggi, i vini di questa regione sono riuniti sotto l’egida della denominazione “Valdarno di Sopra”, restituendo a questo territorio la sua identità storica. Questo cambiamento ha permesso di valorizzare:

  1. Le peculiarità del suolo
  2. Le condizioni climatiche
  3. La tradizione vitivinicola locale

Il Consorzio Valdarno di Sopra, fondato nel 2011, gioca un ruolo cruciale in questo processo. Sotto la guida del presidente Luca Sanjust e del direttore Ettore Ciancico, il consorzio conta attualmente 24 soci e produce circa 140.000 bottiglie all’anno, rappresentando un’ampia varietà di 44 tipologie di vino. La missione del Consorzio va oltre la semplice produzione vinicola: mira a fare del Valdarno di Sopra la prima Denominazione italiana interamente sostenibile. Molti produttori sono già certificati biologici o in fase di conversione.

Innovazioni e riconoscimenti

Il focus sulla sostenibilità non è solo una risposta alle nuove esigenze del mercato, ma riflette una crescente consapevolezza tra i produttori riguardo all’importanza di preservare l’ambiente. Il Consorzio ha proposto anche la menzione “Vigna”, riservata ai vini provenienti dai cru aziendali, riconoscendo l’importanza delle specifiche condizioni pedologiche e climatiche delle varie zone della denominazione.

Un altro sviluppo recente è la proposta di modifica della denominazione dei vini “Valdarno di Sopra” in “Vald’Arno di Sopra”, pubblicata in Gazzetta Ufficiale lo scorso 8 agosto e attualmente in attesa di approvazione dal Ministero dell’Agricoltura. Questo cambiamento potrebbe rappresentare un ulteriore passo verso la consolidazione dell’identità di questo territorio vinicolo.

Presentazione delle Anteprime Toscane

In occasione delle Anteprime Toscane, il Valdarno di Sopra ha avuto l’opportunità di presentarsi a un pubblico di operatori del settore durante una giornata dedicata, tenutasi nella suggestiva tenuta Il Borro a San Giustino Valdarno. Gli assaggi hanno messo in evidenza 54 etichette rappresentative delle annate 2022 e 2023, offrendo espressioni sensoriali molto diverse. La vendemmia del 2022 ha dato vita a vini strutturati e profondi, mentre il 2023 ha portato vini più puliti e freschi.

Tra i vini degustati, spiccano alcune etichette di particolare interesse:

  1. Vigna Baltea Valdarno di Sopra Malvasia Bianca Lunga 2024: brillante paglierino, bouquet di fiori bianchi, mango e miele.
  2. Tombolo Toscana Bianco 2023: note agrumate e freschezza in evidenza.
  3. Biancopardo Toscana Trebbiano 2023: esperienza gustativa affascinante.

Il Vertigine Valdarno di Sopra Rosso 2023 è un blend che unisce Sangiovese, Canaiolo e Malvasia Nera, mentre il Caberlot Toscana Rosso 2021 si distingue per la sua personalità, frutto di un vitigno che combina Cabernet Franc e Merlot.

Il Valdarno di Sopra non è solo un territorio dedicato al vino; è un esempio di come la tradizione e l’innovazione possano convivere e prosperare insieme. Con un forte impegno verso la sostenibilità e una chiara visione per il futuro, i produttori del Valdarno di Sopra stanno tracciando un sentiero luminoso per i vini toscani, confermando il loro ruolo di protagonisti nel panorama vinicolo italiano e internazionale.

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